Nuova tappa per il complesso iter del Passante Nord, il collegamento autostradale a nord di Bologna progettato per contrastare lo storico congestionamento del nodo autostradale bolognese. Il 14 ottobre Autostrade ha infatti consegnato una nuova versione del progetto preliminare dell’opera, che prevede la realizzazione di circa 40 km di nuovo tracciato autostradale nella Bassa Bolognese e la contestuale banalizzazione dell’attuale tratto urbano della A14, con la rimozione delle barriere che attualmente separano l’autostrada dalla tangenziale.
Il progetto prevede un costo complessivo di 1,28 miliardi di euro, escluse le opere di compensazione; di questi, 155 milioni saranno necessari per gli espropri dei terreni di costruzione. La realizzazione dell’infrastruttura è prevista entro una scadenza di 10 anni, di cui 5 saranno necessari per espletare i bandi e altri 5 per i cantieri.
L’infrastruttura prevede 37,8 km di nuovo tracciato autostradale, oltre all’ampliamento di 2 km di tracciato già esistente di A14 (nei pressi dell’attuale area di servizio La Pioppa, in comune di Zola Predosa). Partendo dall’innesto sulla A14, nel tratto di collegamento tra la A1 e l’interconnessione con il Ramo Casalecchio, il tracciato procede in direzione est, prevedendo quattro svincoli: Calderara, Argelato, Granarolo e Castenaso. Sono inoltre previste un’intersezione con la A13 Bologna-Padova al kilometro 22 e il ricongiungimento con la A14 Bologna-Taranto al kilometro 38.
La strada del Passante Nord è tutt’altro che in discesa. Tra gli undici comuni interessati dal tracciato proposto, il più critico è Castenaso, dove maggioranza e opposizione sono concordi nel ritenere irricevibile il progetto di Autostrade. Anche le sindache di Calderara e San Lazzaro, entrambe in giunta metropolitana, hanno espresso contrarietà all’opera. I detrattori del progetto lamentano il consumo di suolo, in un’area a forte vocazione agricola e interessata da produzioni di qualità; e c’è chi, come il consigliere regionale Paruolo, critica la contraddittorietà degli studi di traffico realizzati nel corso degli anni per giustificare l’opera, fin dallo studio di fattibilità del 2003.
Un’infografica del Comitato per l’Alternativa al Passante Nord di Bologna fornisce un utile confronto visuale tra il tracciato previsto nel 2003, il tracciato proposto nel 2014 e la proposta alternativa del Comitato, ovvero l’ampliamento dell’attuale sede autostradale.