Nuovo aggiornamento fotografico dei primi di gennaio 2023 dai cantieri di Affori Nord, dove sono in corso due grandi progetti: Affori Porta Nord 1 e 2. Mentre i palazzi di Porta Nord 1, posti a nord della ferrovia sono ormai completi da tempo, Porta Nord 2 è invece il cantiere posto tra via Astesani, via Comasina e la stazione ferroviaria FN di Affori. Si tratta di due palazzi residenziali decisamente d’impatto: 15 piani e un edificio ricettivo (almeno dalle prime indiscrezioni) altrettanto alto, il cui cantiere deve ancora cominciare. Infatti, al momento sono in costruzione solo le due torri residenziali poste a sud del lotto triangolare. Per la terza torre sappiamo che la Commissione Paesaggio ha votato contro lo scorso ottobre, per il cambio di destinazione voluto dai costruttori, ovvero da ricettivo a residenziale.
Il Lotto 2 comprende i 2 torri di 15 piani (178 appartamenti) di GDF System srl – Gruppo Della Frera, un progetto dell’ing. Stefano Orvi. Come si può vedere dalle foto, la prima delle due torri è stata ormai completamente liberata dalle impalcature, mentre l’altra appare decisamente più in dietro coi lavori.
Referenze Fotografiche: Roberto Arsuffi
Affori Nord, Affori Porta Nord 1 e 2, Torre Parco, Via Comasina, Via Alessandro Astesani, Via Ettore Ciccotti, via Galiani, via del Reno, via Michele Scherillo,
Un intervento pesante e nato vecchio. Neanche il Ligresti di 40 anni fa avrebbe saputo fare di peggio.
Speriamo che la terza torre non-residenziale se mai verrà fatta riesca a compensare il grigiume delle altre due.
Verde pertinenziale é previsto?Oppure i lotti consumano tutto il suolo profondo disponibile? Costruendo in altezza,in teoria,si dovrebbero lasciare maggiori spazi verdi a terra…mi pare tuttavia che non sia cosí..
Suolo contaminato da un preesistente deposito di oli. Comunque l’intervento è agghiacciante, specie osservando i balconi a loggia dei piani più bassi tra le due torri che non vedranno mai il sole. L’intervento a nord della stazione (lato Comasina) era molto più riuscito.
Per una volta il comune fa una scelta razionale e non ideologica sul tema della sostenibilità, densificando le zone ben servite dal trasporto pubblico.
Certo che potevano almeno differenziarle fra loro in termini di altezza o conformazione… potevano anche mettere delle fioriere in ogni terrazzo in modo da obbligare ad avere un briciolo di verde… così come sono, due parallelepipedi grigi, sono oggettivamente brutti, a parte forse gli ultimi piani.
Vedi via pastro vignati, circa 3500,mq di verde privato,e fioriere
Chi abita davanti piange
Una cicatrice per i prossimi 100 anni
Solo 100?
illegale
Mostruoso. Ma chi autorizza queste oscenità? Cmq stanno riuscendo a rendere Milano una città orribile da cui voler fuggire . E In questi mostri la gente ci dovrebbe pure andare a “vivere”? Ci andasse chi li progetta!
Radere al suolo tutto subito
Che schifo, ma quel che peggio che gli hanno dato il permesso di fare quelle immondizie
Io fino all’anno scorso, per tre anni ho abitato proprio in via Vincenzo Da Seregno a 3 minuti a piedi dalla stazione. Dalla finestra della mia camera da letto si vedevano tutti i lavori, non vi dico la rabbia mia e dei vicini nell’aver rovinato il panorama. Che poi le avessero fatte colorate e con un po’ di verde, invece no, un obbrobrio tutto grigio classico da unione sovietica. Na merda!
A parte il progetto orripilante e comunque da qualcuno approvato io mi domando… ma quei balconi servono a che cosa.. sono fronte mare ?!? BOH
Palazzinari anni 80 style
Speriamo che il terzo obbrobrio non verrà maj costruito.
Se questo è il concetto di riqualificazione delle periferie espresso daa nostro sindaco Sala…piangemmo???
Saranno anche dei “mostri” ma loro hanno M3 letteralmente sotto casa! Io un po’ li invidio.
Le costruzioni sono brutte. Non armonizzano con il paesaggio.Non si sentiva l’esigenza di un alveare senza verde che porterà solo un ammasso di persone e di auto.
E’ il Regolamento Comunale di Milano: in prossimità delle fermate della metro si deroga ai limiti di volumetria e si può costruire in modo super intensivo.
E con buona pace degli esteti, è una buona idea.