Nuovo aggiornamento di metà aprile 2024 dal cantiere presente allo Scalo di Porta Romana, dove sarà realizzato il Villaggio Olimpico. Il cantiere è in grande fermento, come immaginabile. Qui saranno eretti gli edifici che ospiteranno gli atleti per poi essere convertiti a evento olimpico concluso, in residenza universitaria. Saranno successivamente costruiti altri edifici e la famosa passerella-passeggiata (che pare abbastanza costosa), oltre alla riqualificazione della stazione FS di Porta Romana.
Il Progetto di Parco Romana presentato dal team OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia. Mentre il Progetto Villaggio Olimpico è del gruppo SOM – Skidmore, Owings & Merrill.
A questo link i nuovi rendering.
Milano – Porta Romana, via Giovanni Lorenzini e via Giuseppe Ripamonti > VILLAGGIO OLIMPICO (nella mappa Urbanfile codice: PRO11) (residenziale-evento olimpico poi studentato) (nuova costruzione e ristrutturazione)
- committente: Coima SGR
- progetto architettonico: SOM – Skidmore, Owings & Merrill
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Villaggio Olimpico, Milano 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Scalo Romana, Porta Romana, Coima, Covivio, Prada Holding, OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati
Brutto forte !
Sorge spontanea una domanda : quale sarà il miracolo che consentirà la crescita così rigogliosa in termini sia quantitativi che qualitativi degli alberi presenti nei rendering? Lo chiedo perchè tutti e 6 gli edifici del villaggio Olimpico sono costruiti su di una enorme piastra in calcestruzzo molto più ampia delle impronte a terra degli edifici stessi . Dunque la vegetazione non avrà terreno profondo e permeabile a disposizione. Lo stesso discorso vale per la passerella sospesa sopra la ferrovia…dove sono visibili alberi alti alcuni metri che spuntano dalla soletta in calcestruzzo. Tutte soluzioni costose che realizzano verde di copertura di più costosa manutenzione quando il verde andrebbe realizzato su terreno permeabile e profondo,per fornire benefici ecosistemici sul lungo periodo e crescenti nel tempo. A nord della ferrovia poi , verso lo studentato Apartho (che non ha un metro quadrato di verde pertinenziale e dove è stato edificato un secondo palazzo in quello che era il cortile dell’ex consorzio agrario) si vede dai rendering una vasta zona in grigio, che sembra pavimentata…perchè? Cosa rappresenta quella porzione di terreno non verde? ???
Boh, comunque la nostra illuminata assessora al verde ha partorito la genialata dello sfalcio ridotto:
“A breve, in prossimità dei prati a sfalcio ridotto, saranno collocati circa 150 cartelli della campagna informativa, volta a spiegare ai cittadini e alle cittadine, l’obiettivo di questa pratica: migliorare la qualità del suolo e – ha concluso il comune – la qualità dell’aria e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, rispettare il ciclo della natura e ridurre la nostra impronta ecologica”. http://www.milanotoday.it
Brutto???
Sembrano i reparti di un carcere. Ora non si vede perché coperto dai teli,ma assicuro che è orribile come complesso.
Per non parlare dei materiali usati per I tamponamenti delle pareti: legno che quando piove cambia colore???.
Anche questo indice di come fare male le cose.
Speriamo di vedere qualcosa di bello alla fine dei lavori. Purtroppo l’istinto mi suggerisce che è stata un’occasione sprecata.
Imbarazzante intervento
Passo spesso col tram 24 e li vedo, questi brutti palazzi edificati così vicini, senza alberi e, mi si stringe il cuore. È la mia zona, deturpata dal cemento, arrivo a dire, che preferivo l’area dismessa con la ferrovia.
Ho ricordi di ragazza che andavo ad acquistare i fiori al Consorzio Agrario, ahimè tutto scomparso. Va benissimo il progresso e l’utilità di nuovi edifici, ma con un criterio differente. Prendete esempi migliori in paesi stranieri, se non siete capaci di progettare “la bellezza vivibile” per un futuro migliore!
P.S. Condivido in pieno i 2 precedenti commenti.
Sono palazzi veramente brutti. Capirei se si fosse trattato di recuperare brutti edifici esistenti. Farne dei nuovi così anonimi, squadrati, con quei rivestimenti, … Sembrano delle pessime case popolari. La cosa più grave è ciò che succederà dopo le olimpiadi anche a causa della loro bruttezza. L’ambiente che si formerà li dentro e nei dintorni creerà seri problemi alla comunità. Non è stato un investimento intelligente e lungimirante.