Milano Centro Storico. Aggiornamento di luglio 2024 dal grande cantiere che vede coinvolto il complesso per uffici di Corso Italia 23. Si tratta del palazzo di proprietà Allianz Real Estate progettato nel 1958 da Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli.
Allianz Real Estate ha selezionato SOM – Skidmore Owings & Merrill per rigenerare l’edificio. L’obiettivo del progetto, che sarà ultimato entro l’anno prossimo, è la creazione di un campus urbano, mantenendo una continuità di dialogo con il progetto originale degli anni Cinquanta.
Abbiamo compiuto un piccolo percorso fotografico da via Sant’Eufemia fino a via Santa Sofia. Come si vede i lavori alle facciate proseguono, mostrando anche i nuovi materiali e la loro forma.
Come avevamo già fatto notare, in confronto ai primi rendering diffusi nel 2019, le facciate sono state modificate, forse per “rispettare” maggiormente il progetto originale di Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli, firme importanti nel panorama architettonico di Milano. Infatti in precedenza la facciata doveva essere rivestita da una griglia vetrata, ora sostituita da lamelle color rosso aragosta (come il colore in facciata del progetto originario).
Il nuovo ingresso principale del complesso, dovrebbe essere: via Santa Sofia 28.
Visto che eravamo in zona, ecco che abbiamo notato l’arrivo delle prime alberature per l’area di cantiere della vicina stazione M4 Santa Sofia.
Anche il lato di via Santa Sofia è praticamente a buon punto (sarà il nuovo ingresso principale, via Santa Sofia 28).
Milano – Centro Storico, Corso Italia 23-25 (angolo via Santa Sofia 28) (retro in Via Sant’Eufemia 23) > CORSO ITALIA 23 (nella mappa Urbanfile codice: CS16) (uffici) (nuova costruzione + ristrutturazione)> UFFICI (Allianz spa)
Riqualificazione funzionale di edificio preesistente per un’area totale di 45.000mq con una superficie per gli uffici di 24.125mq per 2.851 postazioni di lavoro e un’auditorium di 200 posti.
- progetto originale: Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli, 1958
- progettazione architettonica/direzione artistica: SOM – Skidmore, Owings & Merrill – London, UK
- direzione lavori generale: Proger spa – Pescar, PE
- construction manager: Francesco Bragato @ BMS Progetti srl
- DL: ing. Nicola Antonio Malatesta @ BMS Progetti srl
- progettazione e direzione lavori strutturale: BMS Progetti srl
- DL strutture: ing. Sergio Sgambati @ BMS Progetti srl
- CSP/CSE: ing. Nicola Sciarra @ Proger spa – Pescara, PE
- direzione lavori impianti: Manens-Tifs spa – Verona, VR
- DL impianti: ing. Giorgio Marchioretti @ Manens-Tifs spa – Verona, VR
- respondabile LEED & WELL: ing. Fabio Viero @ Manens-Tifs spa – Verona, VR
- RL: arch. Vittorio Calvi @ Studio Calvi Architetti
- project manager: Jacobs Italia spa – Cologno Monzese, MI
- impresa esecutrice: Colombo Costruzioni spa – Lecco, LC
- impresa esecutrice opere di demolizione: Noldem srl – Torino, TO
- impresa facciate: AZA – Aghito Zambonini – Fiorenzuola D’Arda, PC
link: SOM Transforms Gio Ponti Complex in Milan into Campus of the Future – SOM
- design partner SOM > Kent Jackson – SOM
- design director SOM > Yasemin Kologlu – SOM
• CORTE ITALIA
Visto che eravamo in zona e che i cantieri sono praticamente dirimpettai, ecco alcune foto dal cantiere del complesso di Corte Italia, la riqualificazione firmata Asti Architetti del palazzo di Corso Italia 19.
Si tratta dell’ex sede storica del ASL – ATS Citta’ Metropolitana Di Milano. Covivio ha avviato i lavori per rigenerare gli uffici, un complesso di edifici di varie epoche che si affacciano anche su piazza Sant’Eufemia di circa 12.200 mq.
Si tratta di Palazzo Beretta costruito per uffici nel 1840-45 e ricostruito in parte dopo i bombardamenti del 1943. Saranno Asti Architetti e Arup Italia a definire il nuovo volto dell’edificio.
In questo caso, come si vede, il progetto è molto più “impegnativo” e vede anche l’aggiunta di corpi allo storico complesso, oltre all’immancabile sopralzo.
Milano – Centro Storico, Corso Italia 19 > CORTE ITALIA (nella mappa Urbanfile codice: CS15) (uffici) (ristrutturazione)
- committente: Covivio
- progetto architettonico: Asti Architetti e Arup Italia
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Corso Italia, Piazza Missori, Via Santa Sofia, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, Toruing Club Italiano, SOM – Skidmore Owings & Merrill, Allianz Real Estate, Gio Ponti, Piero Portaluppi, Antonio Fornaroli, ATI Project, Covivio
Un progetto recuperato in positivo ora molto più rispettoso dell’idea originale.
L’alternanza rosso grigio unita ai differenti volumi e altre scelte formali Rende anche il progetto di rinnovo vincente.
esternamemte non mi piace affatto come è stato “riqualificato”… con quel sopralzo, quella facciata scimmiottata… penso si potesse fare di meglio
Rosso Aragosta bellissimo.
Aspettiamo i commenti di chii si è laureato in arte e architettura al CEPU
Cmq bello che finalmente venga ristrutturato un pezzo di città anche in corso Italia ormai un po vecchiotta
Progetto molto ben riuscito
Se Giò Ponti si starà rivoltando nella tomba …del suo progetto è rimasta solo la facciata su Corso Italia. Il tanto promesso progetto green all’interno vede 7 piani di cemento armato al posto dei tre di prima. Sul rosso aragosta che tanto vi piace…un magnifico specchietto per allodole che camuffa una schifezza di copertura da capannone di periferia. Ultima nota quella schifezza di transatlantico a vetri che è atterrato sul tetto che alzare di tre piani tutto l’edificio …ma siccome hanno messo quattro piante in strada tutti contenti …al Cepu ci sono andati quelli che hanno progettato il recupero altro che…
Commento OT, ma qualcuno mi spiega la logica del comune di autorizzare un hotel 5 stelle, di fronte a questo edificio, il Radisson S. Sofia senza uno straccio di carico scarico per gli ospiti, ne su corso Italia ne su via S. Sofia?
Taxi e Ncc occupano la corsia di marcia di S.Sofia, quindi auto e autobus di linea devo andare contromano, e non è una cosa temporanea non essendo un piccolo hotel, si creano code che arrivano sino alle colonne di S. Lorenzo.
Rimango basito dall’incompetenza del comune.
Io l’avrei tirato giù e fatto un bel giardino fiorito dalla metro fino alle due chiesette.
Diciamo la verità, il palazzo originale era brutto e risultava pesante alla vista per materiali e composizione. Complimenti a SOM per essere riusciti a sviluppare una composizione dinamica che rende il palazzo vivero proprio landmark!
Gli ncc devo stare parcheggiati nella loro autorimessa atri.eno devono essere sanzionati. I taxi parimenti hanno le loro piazze di sosta e se sono di tipo radio devono circolare. I taxi non sono asserviti ad uno specifico albergo qui di il comune non c’entra nulla, mentre per gli ncc e eventualmente avrebbe dovuto essere onere della albergo mettere a disposizione un parcheggio. Il comune semmai dovrebbe sanzionare i comportamenti illeciti