Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: ottobre 2024

Aggiornamento di ottobre 2024 dal cantiere per la nuova stazione FS di Sesto San Giovanni, progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners in collaborazione con SCE Project. La stazione sarà di fatto il primo fondamentale tassello di questa titanica operazione che risanerà la vasta area della cittadina industriale delle acciaierie Falck.

I lavori di costruzione della nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni sono stati affidati a Cimolai Spa dopo una gara pubblica, indetta da Milanosesto Spa, la società proprietaria delle immense aree ex Falck, al centro di uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana. Partite con l’intervento denominato “Unione 0“.

Qui di seguito molte immagini dal cantiere dove si vede bene la lunga passerella di 89 metri di lunghezza per 18 di larghezza, posta al di sopra della linea ferroviaria esistente, dove sono in corso le operazioni di copertura. La copertura della struttura è completamente vetrata e supporta 2.400 mq di celle fotovoltaiche che renderanno il nuovo edificio autonomo dal punto di vista energetico.

Ormai la vecchia stazione, costruita nel 1969, è stata completamente rasa al suolo e rimangono solo i sotterranei da rimuovere.

Spettacolare la nuova scalinata, che porta l’inconfondibile disegno di Renzo Piano: acciaio e vetro che danno leggerezza alla struttura.

  • Referenze immagini: Marco Montella
  • Sesto San Giovanni, Stazione, Trasporti, Progetto, Riqualificazione, Milanosesto, Renzo Piano Building Workshop, Ottavio Di Blasi & Partners
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: ottobre 2024”

  1. Sono scettico. Bella è bella ma come si ridurrà, senza manutenzione adeguata, in uno o due anni?

    E soprattutto, i progettisti non si sono accorti che le belle colonne laterali delle pensiline riducono lo spazio della banchina? A banchina affollata, l’ho provato più volte in prima persona, tra colonna e linea gialla c’è lo spazio solo per una persona, due persone che si incrociano rischiano al passaggio del treno.

    Perché non fare colonne centrali o altra soluzione? Questo è un classico caso di estetica più importante della funzionalità. Errore grave in progettazione.

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    • Le colonne sembrano sottilissime e l’errore grave lo fai tu a impancarti lagnoso giudice mi sa, non avendo chissà quali titoli per farlo.

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      • Puoi valutare direttamente tu recandoti in banchina in orari di punta.
        Ma bastano anche le foto, si vede benissimo e ti ripeto che lo spazio tra colonne e linea gialla permette a stento il passaggio di una sola persona.

        Due persone non possono incrociarsi tra colonne e linea gialla. Prima questo problema non c’era, ora c’è. Questa è buona progettazione? A me sembra di no. Poi possono anche essere bellissime ste colonne ma creano un gran bel problema oggettivo, non soggettivo.

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    • Quando capita che uno studio come Renzo Piano Building Workshop firma un progetto insieme a un giovane studio, di solito di un suo allievo, vuol dire che è stato chiamato come consulente, cosa che rea stata precisata in precedenti articoli sul web. Gli allievi, bravi nel disegno, eccedono nel formalismo non avendo la capacità di sintesi del maestro. In questo caso mi sembra che la responsabilità delle aspetti tecnici-funzionali sia di SCE Project.

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  2. Scale/scalinate in metallo aperte a grate taglienti ripide e faticose e in balía delle intemperie. Scale mobili: be abbiamo l’esempio della metro che ogni due settimane o poco più è in manutenzione. I soffitti in vetro a copertura delle strette banchine sono già sgocciolanti. Binari quotidianamente attraversati di straforo senza controlli o veri divieti. Il vecchio sottopasso che collegava tutti i binari era perfetto… lo rifaranno? Perché poi eliminare un luogo coperto e protetto come era l’edificio della stazione con il bar l’edicola la biglietteria la sala d’attesa in un unico luogo condiviso e comunitario? La facciata aveva il suo caratteristico profilo. Si poteva mantenere.

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  3. Progetto assolutamente folle… Oltre alle banchine rese troppo strette dalla presenza delle colonne e quindi pericolose al passaggio dei treni, scale metalliche di aspetto precario ed esposte alle intemperie per superare i binari, per poi discendere di due livelli per prendere la Metro. E quando poi ascensori e scale mobili saranno fuori servizio? (Realtà quotidiana nelle nostre stazioni) Forse ai signori archistar sfugge che Sesto FS è importante nodo di interscambio con la metropolitana…. Vengano a farsi un giro al mattino per vedere la via crucis del saliscendi…..Ma una funzionale e moderna stazione sotterranea con accesso diretto alla Metro…? no eh? Buffoni Strapagati e Incompetenti.

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  4. Peccato che per uscire dalla stazione ci si impiega un quarto d’ora, quando va bene. Inviterei i “geni” dello Studio Piano ad ammirare la loro opera la mattina presto. Scesi dal treno occorre attendere pazientemente che si sciolga l’imbuto che si crea per salire le scale, tutti in fila indiana, pregando di non trovare persone che scendono perché si blocca tutto.
    Sali le scale, percorri la passerella, scendi le scale anche qui tutti bravi in fila indiana!
    E se un treno arriva ad un binario diverso dal solito, il panico ti assale perché devi sgomitare con le persone che aspettano sulla banchina per riuscire ad arrivare alle scale, salirle di corsa facendo lo slalom tra la gente, percorrere la passerella per poi precipitarsi giù per le scale cercando di non farsi venire un infarto o di non rompersi l’osso del collo!
    Davvero tutto molto pratico, soprattutto per le persone anziane, le mamme coi bambini e passeggini vari, turisti con valigie, persone con le stampelle.tonella
    Capisco che i lavori non sono conclusi, ma così proprio non va.

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  5. È già arrugginita e già non è finita, le scale mobili sono bloccate e saranno solo salita o solo discesa, rendendo la stazione impraticabile ai disabili.
    Io stesso, da normodotato, finita la scala ho avuto seri problemi e, in ultimo, come diceva “milanese” sono state ristrette le banchine con i piloni, che di per sé non sono mai state larghe.
    Mi sembra un progetto più bello da vedere che poi pratico da vivere, e non è il massimo essendo in primis una stazione ferroviaria e in secundis una stazione di interscambio con la metropolitana.

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  6. La nuova stazione di Sesto San Giovanni è esteticamente piacevole, ma presenta alcune criticità funzionali. Per raggiungere i binari, bisogna utilizzare delle scale in grata che, oltre ad essere un po’ già arrugginite, mi sembrano poco stabili. Con la moltitudine di persone che sale e scende, c’è il rischio di perdere il treno o, peggio, di cadere dalle scale.

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  7. Progetto molto bello da lontano, ma più ti avvicini, più emergono tutte le criticità che sono già state segnalate qui: banchine che erano già strette e ora sono state intasate di colonnine e percorsi non particolarmente funzionali.
    A me colpisce anche che i rivestimenti delle banchine siano rimasti quelli originali e quindi si vedono tutti i “cerotti” dell’attacco delle colonnine…voglio sperare che sia provvisorio!
    Se guardiamo alle ultime stazioni costruite nell’area milanese (Sesto, Tibaldi, Forlanini) c’è una tendenza ad un gigantismo totalmente fuoriluogo, immagino a costi molto elevati, e peraltro con dei risultati molto modesti. Perché non è possibile avere stazioni che danno priorità alla semplicità di accesso, movimento e scambio dei pendolari?

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  8. Chissà se ci saranno ascensori funzionanti, sufficientemente grandi da ospitare almeno 2 biciclette!!!, o quelle odiosissime strette canaline di cui non riesco a gestire la bicicletta!
    Peccato che i “famosissimi” architetti non provino prima a portare le biciclette da un binario all’altro.
    Tutto negativo!!!!!!!

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  9. Chiedo: le scale mobili saranno sono in salita? Sono previsti ascensori? Poiché per come si presenta ora la stazione, a lavori non ultimati, è tutto molto complicato, con percorsi tortuosi e insicuri.

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  10. Non commento sull’estetica perché non sono architetto, però da utente la stazione è diventata faticosa e pericolosa da usare. Le colonne della struttura metallica hanno ridotto di molto la dimensione della banchina, quindi non ci si può più spostare lungo la stessa senza rischiare la vita. Inoltre per cambiare binario prima bastava fare pochi gradini mentre adesso bisogna scalare il monte Everest e, se cambiano binario all’ultimo minuto, come purtroppo accade, bisogna decidere se rischiare l’osso del collo sulle lunghe scalinate oppure perdere il treno. il sottopassaggio era molto più pratico e facile da usare per tutti. Adesso la stazione è fatta solo per giovani che riescono a salire e scendere le scale di corsa. Sono previste le scale mobili e gli ascensori però già prevedo che spesso saranno fuori servizio e comunque saranno sempre più lenti che usare il vecchio sottopassaggio.Non commento sull’estetica perché non sono architetto, però da utente la stazione è diventata faticosa e pericolosa da usare. Le colonne della struttura metallica hanno ridotto di molto la dimensione della banchina, quindi non ci si può più spostare lungo la stessa senza rischiare la vita. Inoltre per cambiare binario prima bastava fare pochi gradini mentre adesso bisogna scalare il monte Everest e, se cambiano binario all’ultimo minuto, come purtroppo accade, bisogna decidere se rischiare l’osso del collo sulle lunghe scalinate oppure perdere il treno. il sottopassaggio era molto più pratico e facile da usare per tutti. Adesso la stazione è fatta solo per giovani che riescono a salire e scendere le scale di corsa. Sono previste le scale mobili e gli ascensori però già prevedo che spesso saranno fuori servizio e comunque saranno sempre più lenti che usare il vecchio sottopassaggio.

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