Roma, Ostiense.
Continua l’intervento di rigenerazione urbana sull’ex caserma militare di Via del Porto Fluviale, nel quartiere Ostiense a Roma. Il progetto – oggi al 45% di avanzamento lavori – rientra tra gli interventi finanziati dal PNRR attraverso il programma Pinqua (Programmi innovativi per la qualità dell’abitare) e prevede una trasformazione radicale del complesso, combinando recupero edilizio, efficienza energetica e inclusione sociale.

Porto Fluviale RecHouse: un modello di rigenerazione partecipata
Conosciuto come Porto Fluviale RecHouse, il progetto è frutto di una complessa operazione urbanistica condotta da Roma Capitale. La ex caserma, vincolata come bene di interesse storico-artistico dal MiBAC, era stata occupata dal 2003 da una comunità attiva nel quartiere. Lo sgombero, avvenuto in maniera pacifica, ha portato al ricollocamento delle famiglie in alloggi comunali e ATER, aprendo così la strada al cantiere.
Tra gli elementi distintivi dell’intervento vi è il percorso di coprogettazione con la comunità locale, che ha reso Porto Fluviale un esempio di rigenerazione urbana partecipata riconosciuto a livello nazionale.



Il progetto architettonico
L’intervento prevede:
• 54 alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), distribuiti tra il primo e il secondo piano dell’edificio;
• 2.500 mq di spazi pubblici e collettivi al piano terra, tra cui:
-botteghe artigianali,
– un mercato a km 0,
-uno sportello antiviolenza,
-spazi per attività civiche e didattiche;
• Una grande piazza di quartiere ricavata nell’ampio cortile interno, aperta alla comunità;
• Un giardino fotovoltaico in copertura, pensato per attivare una comunità energetica.
Tutti gli interventi sono coerenti con i principi di economia circolare e vicinato solidale, promuovendo un nuovo modo di abitare lo spazio urbano.





Efficienza energetica e sostenibilità
Particolare attenzione è stata riservata all’efficientamento energetico. Il tetto sarà coperto da pannelli fotovoltaici, contribuendo alla produzione di energia pulita e alla sostenibilità del complesso. L’intero progetto rispetta gli standard previsti dal PNRR in tema di innovazione ambientale e resilienza urbana.
Tempi e prossimi passi
Secondo quanto dichiarato dal sindaco Roberto Gualtieri durante una recente visita al cantiere, i lavori proseguono secondo cronoprogramma e si concluderanno nel 2026. Alla visita hanno partecipato anche la responsabile della task force UE per il PNRR Céline Gauer, il ministro Tommaso Foti e l’assessora Ornella Segnalini, a conferma dell’interesse istituzionale verso il progetto.


Referenze immagini: Roma Capitale; Maurizio Veloccia
Bello, sentiamo se la Procura è d’accordo.