Milano | Casoretto/Turro – Completata la riqualificazione di via Padova… che dire?

Milano Casoretto, Turro e Rottole.

Possiamo mettere la parola “completata” alla riqualificazione e sistemazione stradale di via Padova.

Via Padova è una delle arterie più lunghe di Milano, attraversando numerosi quartieri e territori. Parte da piazzale Loreto, prosegue lungo NoLo, la zona del Trotter, il Casoretto, Turro e Rottole, per poi raggiungere Cimiano e Crescenzago, terminando infine a Cascina Gobba. Nell’ultimo tratto costeggia il canale della Martesana e sconfina nel Comune di Vimodrone.

Spesso, quando si parla del “quartiere di via Padova”, ci si riferisce in realtà al tratto iniziale, da Loreto a Cimiano, considerato il più complesso e problematico. Questa parte della via è un microcosmo a sé: un’area dove convivono comunità provenienti dal Sud America, dall’Asia e dal Maghreb, dando vita a un mix culturale vivace ma spesso segnato da degrado e disagio sociale, a pochi passi da piazzale Loreto.

L’intervento di riqualificazione che descriviamo riguarda il tratto compreso tra via Giacosa e via Leonardo Cambini, includendo l’area davanti alla chiesa di San Giovanni Crisostomo (zone Turro e Casoretto). Qui sono stati piantati alberelli in grandi vasi (purtroppo già usati da alcuni come cestini dell’immondizia), rifatti i marciapiedi, posata pavimentazione in pietra in diversi punti e realizzate nuove aiuole.

A lavori conclusi, l’aspetto complessivo è piacevole. Tuttavia, come temevamo, i segni dell’incuria e dell’inciviltà sono già visibili, e temiamo che la situazione possa peggiorare rapidamente.

Il nostro percorso parte dall’incrocio tra via Padova, via Privata Terenzio Mamiani e via Anacreonte, per scendere verso Loreto fino a via Giacosa e via Francesco Predabissi.

Davanti alla chiesa di San Giovanni Crisostomo la piazzetta è stata pavimentata in pietra, con uno spazio giochi per bambini (di dubbia utilità e natura anche perché non ne comprendiamo il disegno). Le aiuole e le alberature preesistenti sono state mantenute, mentre un parcheggio è stato eliminato. Altre aiuole sono state create anche all’incrocio con via Cavezzali e via Cambini, ma già mostrano problemi di manutenzione, a poche settimane dall’inaugurazione.

Anche davanti al deposito ATM Molino, in via Padova 112, la pavimentazione è in pietra. Poco più avanti, tra la ferrovia e il distributore di benzina, è stata realizzata una piazzetta con panchine e alberi. Preferiamo lasciare al lettore il giudizio sull’attuale stato del luogo.

La piazzettina tra la ferrovia, il distributore e dove sbuca il tratto pedonale di via Giovanni Pontano…

Il “Tunnel Boulevard”, cioè il sottopasso ferroviario di via Padova, è un passaggio storico (primi del Novecento) che negli anni è stato più volte decorato con murales e grafiche dai comitati di quartiere. Purtroppo, resiste il problema del degrado e dell’odore di urina.

All’incrocio con via Angelo Mosso e via Arquà è stata creata una piccola piazza con aiuola centrale e nuova piantumazione, panchine e dissuasori per scoraggiare il parcheggio selvaggio. In via Arquà è presente anche un’aiuola circolare alberata. Già nel 2017-2018 l’area era stata parzialmente riqualificata dopo le proteste dei residenti: lo spazio verde di via Mosso, un tempo parte del Parco Trotter e aperto alla città, era diventato luogo di prostituzione, spaccio e bivacco. La chiusura con cancellata e il recupero del vecchio convitto hanno ridotto notevolmente questi fenomeni.

Proseguendo, tra vasi (già trasformati in pattumiere) e nuovi alberelli, si arriva all’incrocio con via Giorgio Chavez, dove una grande aiuola ha sostituito un anonimo spiazzo asfaltato. Da qui a via Giacosa e via Predabissi, i vasi con alberelli separano parcheggi e marciapiedi. La scelta dei vasi, anziché piantare direttamente a terra, si è rivelata poco lungimirante: la loro forma invita, purtroppo, a usarli come cestini improvvisati da chi non ha a cuore il decoro urbano e il bene comune. Per giunta abbiamo notato la totale o quasi totale mancanza di cestini dei rifiuti.

Noi abbiamo provato ad immaginare quale possibile soluzione per evitare che i vasi vengano trasformati in cestini dell’immondizia, a parte il buon senso (ma che non esiste a quanto pare) e la civiltà, il Comune potrebbe far mettere una retina metallica a imbuto rovesciato ad ogni cestino, rendendo difficile l’uso improprio dei vasi. Di seguito una sufggestione.

Proseguiamo il nostro percorso per via Padova.

La piazzetta all’incrocio con via Giacosa e via Predabissi era già stata parzialmente sistemata nel 2005-2006, con marciapiedi in autobloccanti, una ciclabile condivisa con i pedoni (poco funzionale) e arredo urbano. Forse sarebbe stato opportuno rivedere anche questo tratto, integrandolo con l’attuale intervento.

In conclusione, il progetto ha migliorato l’aspetto (in apparenza) di uno dei tratti più difficili di via Padova, ma resta forte il dubbio sulla sua tenuta nel tempo. La zona, soprattutto nei pressi di via Chavez, rimane sporca e popolata da attività di magazzino o negozi di quart’ordine e frequentatori poco raccomandabili. Come per il Giambellino, il problema non è solo estetico: senza un reale intervento “dall’interno” e una maggiore attenzione alla sicurezza, il rischio è che tutto si riduca a un cambio d’abito su un corpo che non si è lavato.

Sono in molti a lamentare la mancanza dei parcheggi (ma che novità) e preoccupati dalla creazione di tutti questi spazi pubblici che temono diventino presto dei luoghi di ritrovo per nullafacenti e spacciatori. Come al Giambellino (anche se qui la situazione è meno grave), forse bisognerebbe attivarsi anche sulla sicurezza della zona.

Area via Padova interessata all’intervento: E6-F5-G4

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Riqualificazione, Via Padova, Loreto, Casoretto, Turro, Cimiano, Crescenzago, Cascina Gobba, Arredo Urbano, Parcheggi, Street art, Via Rovereto, Parco Trotter, Rottole
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

48 commenti su “Milano | Casoretto/Turro – Completata la riqualificazione di via Padova… che dire?”

  1. Basta passare tutti i giorni per rendersi conto della civiltà delle nostre ‘risorse’ che di proposito (nonostante i cartelli improvvisati di qualche esercente con l’invito a non farlo) buttano volutamente con sprezzo qualsiasi tipo di rifiuto.
    Cosa aggiungere di più?

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  2. La riqualificazione urbana deve andare di pari passo con la promozione di attività socio culturali (terzo settore), con l’intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine (Ministero dell’Interno) e con una maggiore manutenzione degli spazi pubblici (Comune). Dare colpe a caso è un giochino da bambini dell’asilo che non sanno affrontare ragionamenti complessi. Sulla questione parcheggi, è inutile girarci intorno: non è possibile dare posti auto a tutti dove di spazio ce n’è poco. Via Padova, come altre zone della città, è ben servita dai mezzi pubblici e quindi si deve scoraggiare l’acquisto dell’auto privata.

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    • Prenda la 56. Anzi immagini una donna prendere la 56 la sera poi vediamo quanto sono usufruibili i mezzi pubblici se za adeguato controlli di di siurezza. Lavori totalmente inutili per la cittadinanza, con il solo obbiettivo puramente ideologico di “migliorare le periferie”.

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      • Migliorare le periferie non è ideologico. Mi fa molto sorridere questa guerra interiore che avete, mi par di capire, in tanti: da una parte chiedete riqualificazione e decoro, dall’altra gridate al complotto mondiale quando vi tolgono lo status quo. Riqualificare via Padova, come tante altre zone della città, è un processo graduale che deve mettere a sistema il lavoro di tante realtà e soprattutto deve convincere i cittadini a collaborare. E per collaborazione si intende anche mettere in discussione le abitudini di ciascuno di noi: io, che ho sempre usato l’auto privata per muovermi in città, ho comprato 2000 euro di bicicletta a pedalata assistita e HO PEDALATO. E’ un sacrificio? Sì. Chi può, deve farlo.

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        • Mi faccia capire devo prender la bici per?: 1. troppe “risorse” sui mezzi pubblici 2. i mezzi di superficie sono inutili perchè mentre li aspetto sono già arrivato con la bici 3. così salvo il pianeta dalla co2? volevo giusto capire.
          Ah Stefano ricordi, che la sua biciclietta a pedalata assistista è stata probabilmente prodotta nei suoi componenti in cina. Paese dove ci sono campi di concentramento e dove per ora c’è la maggiore produzione di c02 del pianeta insieme all’india. Forse le sfugge che l’inquinamento che vuole togliere dalla sua europetta, viene prodotto in paesi che producono, perchè l’europetta ha deciso deliberatamente di globalizzare la sua produzione e cioè portarla in paesi poveri per sfruttare le risorse umane e ambientali. Non c’è niente di costruttivo nel creare questo tipo di società. La società dove si collabora tra cittadini deve essere basta su una base di cultura simile, non esiste nessuna integrazione con culture completamente distinte. L’integrazione avviene se le sue amiche risorse, che spavantano qualsiasi donna prenda i mezzi pubblici, hanno voglia di integrarsi. Ma per lei il problema sono sempre l’italiani cattivi e malpensanti. Tutto il resto del mondo tutte le altre religioni sono meglio di noi. Per la cronaca io vado in giro a piedi perchè ho la fortuna di vivere in centro ma non è per tutti così quindi mettendomi nei panni degli altri, cosa che lei non fa, perchè evidentemente pensa che mia moglie per andare a lavorare a nerviano possa andarci con la bici? oppure mia mamma quando viene a prendere mia figlia da bicocca con sacche da portare la sera possa prendere sempre i mezzi pubblici… va be lei rimanga in questa città senz’anima. forse non sa che negli anni 50 tutti si aiutavano e le aziende creavano un contesto sociale per aiutare i propri operai. Li si che c’era meno richezza ma più vicinanza tra le persone anche di zone diverse dell’italia ma tutti che volevano migliorarlo il paese. Invece ora vengono le risorse per migliorare la loro condizione fregandosene degli altri e della società intorno. e poi il centro storico diventato una mera mercie per i turisti è una tristezza infinita. Comunque lei continui con la sua bici a salvare il mondo per fortuna che non deve prendere la 56, altrimenti sicuramente avremmo dovuto salvare le sue chiappe. faccia così mandi sua figlia alle 22 sulla 90/91 in stazione centrale …ah giusto prenderà la bici per salvare il pianeta?ehehehe…. e scherzi un po wf2 che le fa bene…

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    • “Dare colpe a caso è un giochino da bambini dell’asilo che non sanno affrontare ragionamenti complessi.”
      Direi piu’ che corretto, quindi le ricordo che la polizia locale non dipende dal ministero dell’interno ma che e’ una forza di polizia gestita dall’amministrazione comunale, e che con le varie riforme ha compiti paragonabili a quelli della polizia di stato, per questo non fanno piu’ le famose multe.
      “è inutile girarci intorno: non è possibile dare posti auto a tutti dove di spazio ce n’è poco.” Esatto, quindi se si decide di eliminare i posti auto esistenti, non si spiega perche’ il comune conceda i cambi di destinazione d’uso da garage ad attivita’ commerciale.

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  3. le solite c… di questa giunta che pensa le cose da un ufficio, e pensa che alcune zone siano quartieri di Zurigo. vivono su Marte!

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    • Sicuramente non in Via Padova. Dubito ci sia mai passato e dubito che sappia dove sia. Troppo fuori alla circonvalla interna per i suoi gusti.

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  4. Oltre che far schifo è addirittura peggiorativa per il traffico, per il commercio e la logistica, oer i parcheggi decimati, per il pericolo del transito di qualsiasi mezzo su ruote…. Ma dove vivete??? Molto probabilmente avete le pezze davanti agli occhi. L’inutilità di questo intervento è palese quanto l’incuria che già si può vedere nei ‘cestoni’ alberati porta bottiglie. Ma questo sito vive di ideologie urbane che non stanno né in cielo né in terra. Solo chi ha votato questo sindaco può compiacersi per tali aborri urbani.

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  5. Nelle zone periferiche della città le nuove aiuole sono state trasformate in discariche da chi non vuole fare la raccolta differenziata.
    Noi milanesi la facciamo da decenni e quindi ognuno può immaginare chi si comporti in questo modo…

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    • Per milanesi ormai si deve intendere abitanti a Milano, visto che i milanesi p.d. sono ormai estinti, vedo che persone chiaramente bianche, magari anche benvestire e vecchiette chiaramente con cittadinanza italiana, abbandonare i sacchetti vicino a cestini amsa; addirittura nei punti in cui i cestini c’erano ma sono stati tolti; oltre ad altre amenità del genere, ripeto fatte da bianchi, chiaramente di fattezze europee.
      Se tutti quelli che chiamate “risorse” e che abitano in via Padova e dintorni abbandonassero rifiuti in strada, via Padova sarebbe completamente chiusa al traffico per eccesso dirifiuti.
      Se no, ci si abbandoni pure ai soliti stereotipi tipo inglesi saccenti ed elitari, francesi mangiarane, svizzeri precisini, tedeschi tendenzialmente nazisti, eccetera.
      Le colpe (chiamamole così) sono sempre personali e non etniche.

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      • Esclusi ovviamente i luoghi comuni che hai elencato, è’ evidente che realtà contraddice la tua interpretazione dei diversi comportamenti, riconducibili a una determinata popolazione; ad esempio, non risulta a nessuno che i genitori milanesi abbiano mai insegnato ai bambini in età di scuola elementare a commettere furti, o che le mamme milanesi “adoperino” la maternità per evitare il carcere andando a rubare.

        E’ poi curioso come si possa negare la corrispondenza tra popolazioni e comportamenti, qunado per un secolo, a sinistra (diciamo così) e ancora adesso c’è chi lo fa, si è praticato una reale discriminazione sulla base dell’ appartenenza sociale: borghesi, padroni, proletari.

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    • L’altro ieri passando accanto a Villa Turro ho visto un signore che appoggiava al muro di cinta delle finestre vecchie e un barattolo di pittura mezzo pieno. Non era una ‘risorsa’, era italiano, e neanche italiano da chissà dove, aveva proprio la faccia ‘di qui’ (e credimi che, essendo nato e cresciuto in Brianza, le riconosco queste facce).

      Altro esempio: ieri camminando lungo via Melchiorre Gioia accanto alla BAM, subito dopo il Pirellino andando verso il centro, ho ripreso una coppia, lui e lei, mezza età, ben vestiti, che sfrecciavano in bicicletta tra i pedoni sul marciapiede nonostante proprio di fianco ci fosse la pista ciclabile bella larga e vuota. La “signora” (le virgolette sono d’obbligo) si è girata dall’altra parte e ha fatto finta di non sentire, il “signore” mi ha mandato a quel paese in perfetto dialetto milanese.

      Possiamo fare gli altezzosi quanto ci pare, ma la verità è che noi italiani in generale, SETTENTRIONALI E MILANESI COMPRESI, quanto a senso civico siamo proprio scarsini e lo stato pietoso della città (assieme ad altre cause, va da sé, come la zero manutenzione) ne è la diretta conseguenza.

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  6. Il problema è che queste “risorse” o individui che bazzicano Via Padova non sono i cinesi, rispettosi della cultura italiana, lavoratori e ben integrati, ma metà sono dei nullafacenti. Il cestino non sanno a cosa serva, per loro cultura. non lo fanno con cattiveria poverini. Il resto sono chiacchere e perbenismo.

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  7. Belle foto!
    Peccato che la relata’ non è così. Con questa nuova riqualificazione, ahimè non cambia nulla, se non la nostra indignazione per quando tutto verrà distrutto e trattato con ingratitudine. Il problema si può risolvere solo in un modo. Piu controllo e più pulizia. Basta! Io sono anche un po’ stanca di vedere la mia Milano ridotta ad uno schifo, soprattutto in questa zona.

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  8. “Subumania”é il nome non ufficiale di via Padova e zone limitrofe. Possono fare tutto il restyling che vogliono, ma Subumania sarà sempre Subumania

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  9. Mi piacerebbe capire perché non hanno semplicemente piantumato. Li non c’è la scusa della metropolitana.
    A questo riguardo, per vedere cosa succede è fatto in una parte del mondo per questo problema, invito a guardare la piazza del comune di Parigi, prima e dopo.

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    • bravissimo! Si continua a pavimentare le piazze e le strade con 4 alberelli in vaso (cosa potrebbe mai andare storto) mentre all’estero hanno l’ardire di provare a contrastare il cambiamento climatico diminuendo le isole di calore in città.

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  10. Anni fa, anche attraverso un lavoro di rete di quartiere, si cercò di dare voce e responsabilità alle varie etnie presenti. Poi stop. Il recupero del degrado avviene anzitutto dando valore a ciò che esiste, educando (anche a suon di multe e vigilanza) il senso di bene condiviso, alimentando occasioni di relazione. Che ruolo ha avuto/ha/avrà per esempio il Municipio 2 in tutto questo? La convivenza civile non si improvvisa, ma si educa e si stimola (soprattutto con chi ha retroterra culturali molto diversi). E comunque ciò che rende complesso oggi integrare gli stranieri è ciò che un tempo rendeva inaccettabili i “meridionali”. Serve tempo, determinazione, volontà politica.

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    • Se non ti integri alla seconda o terza generazione non ci sono ne scuse ne speranze, i meridionali ( perché le virgolette? non è mica un insulto) si sono integrati con il lavoro, l’unico stimolo possibile, cosa vuoi educare un maranza a caccia di collanine e orologi, che ti odia e ti ride in faccia.

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  11. Apprezzabile tentativo di riqualificazione ma alla mancanza di rispetto e incivilta’ nn c’e’ soluzione. Molto meglio intervenire sulla regolarizzazione delle attivita’ e dei negozianti extracomunitari assolutamente nn in linea con i pochi rimasti gestiti da noi italiani. Questo avrebbe portato alla chiusura quantomeno della meta’ dei negozi che ancora ad oggi n hanno nemmeno il registratore di cassa, ma nn vengono toccati. La chiusura dei negozi è la limitazione della presenza degli extracomunitari nn regolari quezto si’ sarebbe stata una riqualificazione della zona.

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  12. Molto velocemente un par de’ cippoli… hanno cominciato ad arrivare negli anni 50 e negli anni 90 (40 anni dopo…) erano talmente integrati che è nato un partito che voleva la secessione dal Sud e voleva rimandarli a casa tutti…

    Nel paese dell’hinterland dove sono cresciuto, ancora negli anni 80 se ne stavano nei loro quartieri, si frequentavano e sposavano solo tra di loro, e non si mischiavano con quelli del posto.

    E se sono risorse questi di adesso, i mafiosi, camorristi e ‘ndranghetisti che hanno aperto bottega qua cosa sono?

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    • Anche se in altri termini concordo con E.

      Il partito cui ti riferisci chiedeva aleatoriamente la secessione prima poi l’indipendenza da Roma ladrona, non dal Sud, di rimandare a casa tutti i meridionali poi te lo sei inventato tu.

      Anch’io sono cresciuto negli anni 70 in un paese vicinissimo a Milano, mio padre aveva una piccola ditta metalmeccanica e ti posso dire che metà dei suoi operai erano meridionali che facevano sacrifici, si davano da fare per integrarsi e raggiungere una certa stabilità economica per far studiare ai figli e farli integrale a loro volta.

      Ad oggi a Milano credo che ci siano più meridionali di origine che milanesi, che magari cercano (talvolta con scarso successo, altre volte, ad un orecchio attento, anche) di avere l’accento lombardo.

      Se poi tu ritieni che siano tutti mafiosi e camorristi, va be’, son problemi tuoi.

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  13. Da frequentatore abbastanza assiduo del Trotter faccio notare l’estrema pulizia che c’è al suo interno, un posto dove in estate (e non solo) migliaia di persone di vare etnie trovano uno spazio di relax o gioco per i loro piccoli; ecco magari sono un illuso, ma credo che questo luogo, che da decenni ospita le scuole e le attività dei loro figli, sia sentito veramente come casa e sia quindi indenne da atti di noncuranza, vandalismo, dispregio.
    Forse la chiave è proprio questa, insistere sul dare un senso di appartenenza.

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  14. Via Padova è migliorata? Per me decisamente sì.

    Ci sono alcuni parcheggi in meno? Non deve essere un problema dell’amministrazione. Va ridato spazio alle persone, non alle automobili.

    Via Padova è sporca? Si, non è oggettivamente mai ben pulita, ma ci si può lavorare.

    Per me è un intervento importante, non c’è paragone rispetto a prima, finalmente c’è più spazio per camminare e sostare senza il rischio di essere investiti dalle auto, come davanti all’anagrafe, o al parco Trotter o alla bocciofila o verso via Mosso.

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    • Sono questi ragionamenti che faranno andare sempre peggio la vita urbana e sociale di questa città (ma anche di altre): ragionamenti campati per aria, ideologie astratte, visione d’insieme miope, un po’ ‘fuori dal mondo’, ideologie di sostenibilità civile e ambientali utopiche,…..
      Sembra lo stereotipo di quei pochi cittadini che andarono a votare e che per ‘maggioranza’ fecero riconfermare sala……..

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      • Quindi l’ideologia è sempre quella degli altri. Non è ideologia la tua, menzionare elezioni e sindaco per un semplice intervento di sistemazione dei marciapiedi di una strada.

        Ma dimmi, davvero, che ideologia c’è nell’allargare un po’, nel sistemare e nel migliorare dei banali marciapiedi?

        Le auto continuano a esserci, a sfrecciare in velocità e continuano a parcheggiare. Si vede anche dalle foto se non sei di Milano.

        Le alternativeche proppni? non fare mai niente? O restringere i marciapiedi e far diventare tutta la via un parcheggio? Io preferisco i miglioramenti, e questo per me lo è, può essere piccolo ma lo è.

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  15. Purtroppo la mancanza di cestini è un problema che interessa non solo via Padova ma anche la zona vicina che parte da giacosa e arriva fino a viale Monza. Appena messi vengono o spostati o rubati (che cosa se ne faranno poi?!?). Si potrebbe tornare ai cestini attaccati ai pali, sono più piccoli di quelli che poggiano per terra, ma è meglio di niente.

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  16. Immagino che oltre ad aver fatto questa cagata, possiamo già salutare il cantiere di riqualificazione fino al semaforo con via Arici, la parte finanziata dal PNRR. A Parigi stanno mettendo le foreste nelle piazze ma in Via Padova non si possono piantare alberi, ci sarà una metropolitana fantasma sotto.
    Il tutto in una zona ormai tra i 4000 e i 5000 euro al metro quadrato: troppo poco per il centro-sinistra.

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  17. I rifiuti buttati sono figli dello “street food”, che sia di cibo o di bevande.
    Non scende l’inquilino dal 3° piano a buttare la bottiglietta d’acqua o la lattina di birra.

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  18. I commenti dei lettori dei lettori di chiara matrice politica globalista sono veramente interessanti e istruttiivi e possono togliere ogni dubbio circa la pericolosità di certe categorie di cittadini; quando costoro si definivano apertamente comunisti, i cittadini tedeschi dell’ est accettavano il rischio di farsi uccidere colpiti alla schiena, pur di fuggire dal muro di Berlino e dal paradiso comunista, eppure a milioni qui da noi votavano allegramente il pci e manifestavano con bandierone rosse ogni fine settimana.
    Anche dopo il crollo del folle sistema sovietico, ancora c’ era un partito che prendeva voti in nome del comunismo. Quando proprio si è visto che il fallimento era totale, voilà, ecco pronta la nuova ideologia: il globalismo immigrazionista.
    Di fronte al fallimento di TUTTE le cosiddette società multietniche, costoro – I global – dovrebbero semplicemente prendere atto dell’ assurdità della loro teoria sociale; cosa sarà necessario questa volta per liberare le loro menti? Averte intenzione di trasformare tutta la nostra Milano in una via Padova?
    Patetici, devo proprio dirlo, i commenti di chi “scorge” i vari “bianchi” (definizione questa sì razzista) che lordano la città con rifiuti vari…ma va là!

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  19. Leggo commenti desolanti.
    Via Padova rispetto a pochi anni fa sembra un’altra via, la pavimentazione è bella, gli alberelli non potevano essere interrati pernovvi motivi ma sono una bella novità.
    Criticare tutto è sempre facile, dove ora c’è Mosso solo pochi anni fa c’erano solo spaccio e prostituzione.
    La proposta fatta con chat gpt è imbarazzante.
    Tutti fenomeni sullo smartphone.
    Sembra che questa pagina sia stata creata per denigrare a prescindere qualsiasi cosa.

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  20. Sarò nuova in via arqua. Qualcuno ha dei suggerimenti sulla zona ? Conosco gia via Padova/ predabissi, via dei transiti e so che tipo di Zone sono purtroppo… però ho sentito dire che via arqua è ancora peggio. Qualcuno potrebbe confermare?
    Grazie per l’aiuto!!!

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