Milano Centro Storico.
Ottobre 2025. Aggiornamento fotografico dal cantiere per il ripristino in superficie delle aree interessate ai lavori per la costruzione della stazione M4 Sant’Ambrogio e il collegamento con la linea M2 Sant’Ambrogio. Il ripristino riguarda una parte di piazza Sant’Ambrogio, via San Vittore, via De Amicis e via Giosuè Carducci, dove si trovava l’area occupata per oltre 8 anni dal cantiere della M4. La metropolitana è stata aperta interamente un anno fa esatto, come abbiamo visto, infatti era il 12 ottobre 2024 (la prima parte venne aperta il 26 novembre 2022), mentre il tunnel di collegamento è stato aperto al passaggio il 21 febbraio 2025.
Ormai il grosso è fatto e il cantiere lentamente sta restituendo parte della città ai cittadini. Purtroppo il bel verde composto da alberi, che adornava quest’angolo, è stato eliminato (e non certo per la presenza della metropolitana).
Cominciamo il nostro giretto all’incrocio tra le vie De Amicis, via Olona e via Carducci. Finalmente le ciclabili ora sono connesse con quella rifatta, di via Olona.










Di seguito alcune immagini del tratto di via Carducci davanti alla Pusterla di Sant’Ambrogio.






L’ascensore posto a lato della pusterla.







Nei giorni scorsi sono state rimosse le piante rampicanti volutamente piantumate, che ormai avevano invaso la parete del fossato. Deduciamo che forse ci sono stati dei “segnali” di caduta d’intonaco e delle crepe sulla parete sistemata da qualche mese, che hanno costretto alla brutale soluzione. DOvrebbero venire ripiantata appena possibile.





Ci rendiamo conto di insistere, ma il silenzio che circonda la trasformazione dell’area attorno alla pusterla di Sant’Ambrogio è sconcertante. Dove prima c’era verde e alberi, ora domina il cemento. Le immagini del “prima e dopo” parlano da sole.



- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google Map
- Sant’Ambrogio, M4, M2, Metropolitana, Cerchia Navigli, Via De Amicis, Via Carducci, Scavo, Archeologia, via San Vittore, Porta Vercellina, Cooperativa Archeologia, San Gerolamo
De-ForestaMI… 🙄
Intervento molto bello, più insistete a mostrare gl alberi che non possono evidentemente crescere se c’è la linea della nuova metropolitana sotto, oppure ogni crepetta sul muro, o, ancora, a sforzarvi di fotografare sovra-illuminato l’ascensore trasparente, unicamente per enfatizzarne il volume, e più mi convinco che se sono questi gli argomenti critici allora è veramente un bel lavoro. Bravi!
Per quanto riguarda gli alberi, nel tratto di via San Vittore tra via Carducci e via Lanzone la metro corre a 32 metri di profondità. Perciò l’assenza di alberi in quel punto può essere giustificata solo all’incrocio con via Carducci, dove c’è l’ingresso della M4, ma per quanto riguarda il resto del tratto fino a piazza Sant’Ambrogio, la metro non può essere usata come scusa. Per quanto riguarda via Carducci, invece, gli alberi non potevano essere messi sul lato est per via del collegamento M2-M4, ma sul lato ovest non c’è nulla. Se in quel punto avessero fatto 2 corsie carrabili come in gran parte della Cerchia dei Navigli riqualificata invece che 3, avrebbero avuto spazio per piantare alcuni alberi a ovest di via Carducci e anche allargare un po’ il marciapiede o la ciclabile. Quindi, la metro c’entra poco o nulla, che a vedere la situazione verde a Milano, sembra che abbiamo linee di metro che corrono sotto tutte le strade manco fossimo a Parigi (che ha comunque più alberi di Milano). Secondo me il motivo vero è la sovrintendenza che ha rotto le scatole come per piazza Cordusio, dove alla fine hanno comunque ceduto e hanno messo delle aiuole per piccole piante (lì sì che c’è la metro sotto). Oppure non hanno voluto/potuto sacrificare una corsia carrabile per mettere del verde. Sicuramente quella del verde non è una piccola critica pretestuosa, ma è una questione molto importante in un momento di crisi climatica, con piazze e strade che diventano invivibili d’estate.
Prima di scrivere inesattezze sa a quanti metri sotto il piano stradale corre la galleria della metropolitana? Il mezzanino è stato ricavato alla quota del fondo del fossato e le gallerie sono ancora più profonde. Pertanto gli alberi potevano tranquillamente coesistere con il progetto, che ha spostato sottoservizi, fognature e riorganizzato gli spazi. Inoltre esistono anche i tetti verdi chiamati anche giardini pensili che consentono di avere spazi inerbiti e verdi anche sopra edifici ipogei. Il verde non è un elemento di arredo, un soprammobile…ma un’infrastruttura di salute pubblica. Non averlo contemplato è un errore progettuale.
Tra l’altro, degli alberelli di piccole dimensioni potevano essere piantati anche sul lato est di via Carducci e all’incrocio con via San Vittore, esattamente come hanno fatto in via San Vittore sopra il mezzanino della M4. Questo conferma che non c’erano particolari impedimenti tecnici per piantumare. E sicuramente c’erano zero scuse per non mettere neanche un’aiuola con cespugli e fiori.
I tuoi argomenti non sono validi e qualunque progettista con un minimo di intelligenza e sensibilità sarebbe stato in grado di proporre soluzioni molto più adeguate sia per l’inserimento del verde sia per l’integrazione urbana con la stazione.
Uno degli interventi peggiori che la città abbia mai conosciuto e certamente uno dei più lunghi. Com’è possibile che, a un anno dall’apertura della linea, non sia ancora tutto completato? Si percepisce una forte incoerenza nei materiali, nei colori e nell’arredo urbano, oltre a un’enorme superficie pavimentata completamente priva di verde.
Se la presenza di alberi non fosse possibile a causa della metropolitana, il che è una scusa poco credibile considerando la profondità abissale delle nuove linee, tanto che si impiega un’eternità per raggiungere la banchina, esistono comunque innumerevoli strategie progettuali per integrare il verde in superficie, che qualsiasi progettista con un minimo di intelligenza e sensibilità saprebbe proporre.
Una vera vergogna per Milano, soprattutto nel cuore urbano della città.