Milano | Crescenzago-Cascina Gobba – Prolungamento Metrotranvia 7: novembre 2025

Milano, Crescenzago e Cascina Gobba.

Novembre 2025. Nuovo aggiornamento dal cantiere per la realizzazione della Metrotranvia 7 “Interquartiere Nord” coprendo, nell’area Nord-Ovest i territori di Precotto, Quartiere Parco Adriano in via Tremelloni, Quartiere Adriano con l’omonima via, dove si attesta il primo capolinea, seguito poi dal cantiere, ancora da completare della tratta che porterà la metrotranvia a Crescenzago passando da via San Mamete e poi sul nuovo ponte sulla Martesana, per poi attestarsi nell’apposito capolinea creato a Cascina Gobba in via Angelo Rizzoli.

In totale sono tre i tratti delle metrotranvia finanziati dal Pnrr per complessivi 86,3 milioni di euro a cui si aggiungono 120 milioni di fondi Foi e comunali.

Cominciamo il nostro tour fotografico da via Rizzoli dove ci sarà il capolinea della nuova metrotranvia. Oltre alla sistemazione del lato Ovest della via, anche il versante verso il fiume Lambro è in riqualificazione.

Passiamo ora oltre via Padova, dove si trova il nuovo cavalcavia allargato per consentire il passaggio dei tram. Giungiamo alla rotonda da dove arrivano le auto dalla tangenziale. Qui possiamo vedere la grande spianata che porta al nuovo ponte sulla Martesana. Si vedono già i blocchi di cemento che ospiteranno i pali per i cavi della metrotranvia oltre ai tombini del nuovo sistema fognario e deflusso delle acque.

Giungiamo in via Idro, la strada che costeggia la Martesana. Qui troviamo il ponte metallico che consentirà lo scavalco del canale ai tram.

Passiamo ora in via San Mamete, dove si trova l’antico borgo frazione di Crescenzago, dove l’area verso la Martesana vede la realizzazione del percorso tranviario protetto e una strada carrabile. Al contempo è in fase di realizzazione la discesa per la ciclabile che porta alla diramazione di via San Mamete che conduce alla Cascina Bosco e al borgo con la cappella di San Mamete, poste ad un paio di metri sotto il livello della strada principale. Ai lati della nuova strada sarà creata una nuova area verde pubblica che si unisce al canale (finalmente da via Idro si potrà raggiungere via San Mamete senza fare il “giro di Peppe” attuale).

Sul versante ovest di via San Mamete si trova il cantiere del rettilineo percorso che attraverserà la via Privata Trasimeno e correndo parallelo al Campo Sportivo di Crescenzago, giungerà a via Adriano, dove attualmente è stato attestato il capolinea della metrotranvia 7.

Ed eccoci in via Privata Trasimeno, dove possiamo osservare i due versanti del cantiere.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, ATM, Comune di Milano, Angelo Tavecchia, Comune di Milano
  • Metrotranvia, Quarto Oggiaro, Villapizzone, Bovisa, Affori, Niguarda, Bicocca, Precotto, Quartiere Adriano, Cascina Gobba, viale Fulvio Testi, PNRR, Trasporti, Tram, Via Padova, Martesana
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Crescenzago-Cascina Gobba – Prolungamento Metrotranvia 7: novembre 2025”

  1. Non siamo in grado di progettare e gestire linee tranviarie a Milano. Mi spiace essere così drastico.

    La mancanza di asservimento semaforico, nel 2025, è scandalosa. Il 7, in una tratta in corsia interamente riservata, è lento esattamente come una carrelli in pieno centro storico.

    A ogni semaforo si ferma, aspetta che tutte le automobili siano passate e poi arranca con lentezza esasperante per fermarsi subito dopo all’ennesima fermata.

    Un completo disastro per chi ha in mente i tram francesi o tedeschi o svizzeri.
    Velocità commerciale calcolata da me più volte è di 12 km/h. In bici si fanno i 15 km/h senza sforzo.

    Anche le pensiline: direttamente dagli anni ‘90, schermi obsoleti, design obsoleto. Unica cosa che salvo è che almeno la sede è inerbita.

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  2. Sono di recente stato a Varsavia. I tram sono sostanzialmente delle metropolitane in superficie. Fermate ogni 400-500 m almeno, nessun cedimento dei binari, mezzi bidirezionali più lunghi, larghi e comodi dei nostri, confortevoli anche in accelerazione e frenata, quasi sempre in sede protetta, che vanno a velocità che per noi milanesi risultano inaudite per un tram.
    La dimensione delle strade unita all’assenza di sosta in linea sulle strade principali permette di avere 2 o 3 corsie per senso di marcia e parterre centrale tranviario, oltre a piste ciclabili e marciapiedi. Però da noi queste cose non si vedono nemmeno dove lo spazio ci sarebbe.

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  3. Complimenti a chi ha studiato la viabilità di questi giorni in via Racconigi. Incompetenti allo stato puro …code infinite per fare 100 metri e attraversare la via ornato. Sempre peggio !!!

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  4. Asservire i semafori al tram non ci vuole il genio di Leonardo, ma solamente la voglia di farlo, come in tutte le città d’europa.Non costerebbe neanche tanto, certo meno dei 187 varchi Area B e relativo software. Chi è che non lo vuole fare? ATM, Assessore viabilità,Ministero Trasporti? Mah….

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  5. Praticamente fanno la fermata di via Trasimeno proprio sotto le finestre dei n.civivi 22/1/3/5/7 mentre la potrebbero fare in Trasimeno affianco del campo sportivo, dove non darebbe nessun fastidio mentre l’altra Trasimeno S.Mamete , non viene nemmeno presa in considerazione pertanto abbiamo fermata Trasimeno 22/1/3/5/7fermata Dei Mulini perché se stiamo a vedere bene la piantina le persone che abitano in Trasimeno angolo S.Mamete dovrebbero venire fino alla fermata Trasimeno vicino ai n. civici 22/1/3/5/7 inoltre non si capisce perché non si possa spostare tale fermata , notare per pochi metri, da sotto le finestre di tali numeri civici per poi lasciare senza fermata le persone di via S.Mamete angolo Trasimeno .
    Ottimi veramente ottimi organizzatori

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  6. L’asservimento semaforico non è una cosa difficile o costosa.. Se non viene fatto è colpa di qualche incompetente, o qualche burocrate del Comune, della ATM o anche del Ministero dei trasporti si è messo di traverso.

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