Milano | Cordusio – Si inizia a delineare il nuovo Salotto di Milano

Come abbiamo visto in vari articoli precedenti, il Cordusio da qualche tempo sta cambiando pelle e da cuore finanziario si trasformerà in piazza commerciale.

Tutti i palazzi sono in fase di rinnovo e trasformazione e ci auguriamo che la piazza possa di nuovo assumere un aspetto più bello e più monumentale.

Al momento, infatti, a causa di un arredo urbano mancante o poco curato la piazza appare soffocata da cavi di ogni tipo, cartelli stradali in eccesso e panettoni disposti senza un senso logico.

Piazza Cordusio e il Palazzo delle Generali - 1902

Molti dei nuovi proprietari dei palazzi che si affacciano sull’ellisse sono concordi nel dire che la piazza ha bisogno di una prima fase di “pulizia” dai troppi pali e panettoni, macchine e motorini, e poi di una rivisitazione del traffico e soprattutto delle linee dei tram.

I nuovi protagonisti della piazza sono, in senso orario: Benetton col palazzo all’angolo con via San Prospero da poco restaurato; Fosun con Palazzo Broggi (ex-Uniceredit), che con i suoi quasi 50mila metri quadrati resta di gran lunga il palazzo più grande e costoso della piazza; Cattolica assicurazioni che possiede Palazzo Biandrà rilevato alla fine del 2012 per cento milioni; Generali che, trasferendo gli uffici tra un anno nel nuovo grattacielo a Tre Torri, ha in progetto una rivoluzione commerciale per la vecchia sede (sono già in atto gli sfratti che stanno provocando anche alcune proteste tra gli storici negozi); Blackstone con l’ex Palazzo delle PosteHines, che ha acquisito con trattativa privata per 120 milioni di euro il palazzo di Sorgente i cui lavori dovrebbero partire nei primi mesi del 2017; il Palazzo Cogeram della famiglia Luce di Genova al momento rimane inalterato.

«Stiamo portando avanti un progetto di livello internazionale che ci auguriamo venga riconosciuto nel mondo e contribuisca a riqualificare il centro di Milano, rispettando il paesaggio urbano e la cultura milanese all’interno di un processo più generale di valorizzazione del centro storico – spiega Antoine Castro, a capo degli investimenti europei di Fosun -. Sarà un progetto innovativo pronto per il 2020» (da Edilizia e territorio – ilsole24ore).

A quanto pare per palazzo Broggi ci sono già quattro nomi di fama internazionale che vorrebbero aprire un hotel di lusso in centro a Milano: Marriott, Hilton, Shangri-La e InterContinental. Anche se al momento spicca Hilton con il brand Waldorf Astoria.

Altro affare certo riguarda Palazzo delle ex-Poste che, tra i vari negozi e uffici già in ristrutturazione da qualche mese, nel giugno 2017 vedrà aprire il primo Roastery di Starbucks, unico spazio in Europa del nuovo brand che punta sul caffè pregiato, per l’apertura del quale la catena americana ha previsto oltre 30 milioni di euro di investimenti in joint venture con Percassi.

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Il Roastery di Starbucks a Seattle

Qui la storia del Cordusio

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Piazza-Cordusio-Palazzo-Broggi-Poste_2

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | Cordusio – Si inizia a delineare il nuovo Salotto di Milano”

  1. Bellissimo progetto. La parte più dura a mio parere è ridurre l’invasività dei tram: ci passano 6 linee e quindi specie nelle ore di punta il passaggio è continuo e senza sosta.
    L’ideale sarebbe andare leggermente sottoterra ma dubito che la M1 lo permetta (al di la del costo)

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    • La M1 corre appena sotto la superficie quindi è impossibile, a meno che non si costruisca un passante tranviario che inizi molto prima (ad es. in via Legnano prima del Piccolo) e passi SOTTO la metro. Non impossibile (era stato anche proposto, qualche anno fa) ma molto costoso.

      Senza contare che da piazza Cordusio i binari si sdoppiano in DUE direzioni praticamente opposte, via Mazzini/Torino e via Meravigli.

      Vedo molto più fattibile una ristrutturazione dei binari esistenti, ad esempio coi due sensi di marcia interlacciati come alle Colonne di S. Lorenzo (o come in molte vie pedonali dì Amsterdam) in modo da ridurre l’occupazione di spazio.

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      • Il tram e la cosa piu bella che c è a milano.
        Davvero è un problema e una limitazione per la nuova piazza?
        Il tram che passa semmai aggiunge valore e caratterizza le piazze.

        Piuttosto il ridisegno deve valorizzare il tram e ridisegnare totalmente i marciapiedi rispetto alla sede auto, quella si che e un problema estetico.
        La cosa migiore sarebbe portare i marciapiedi a livello strada/piazza, eliminare ogni cesura che fa effetto isola salvagente per i,pedoni, o peggio percorso knaip tra le varie sedi e palazzoni.

        Oggi la,piazza(quale piazza) si guada non si attraversa.
        Perdere il tram e perdere atmosfera e valore.
        Mettiamo in moto questi benedetti architettimo urbanisti per trovare una soluzione finalmente all altezza dimquello che potrebbe essere cordusio ma non e mai stata.

        Finalmente!
        Questa e la migliore notizia per milano.
        Spero che il centro cosi cambi frequentazione e anima, in meglio.

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  2. quello che si può togliere è una linea (tra 2 e 14 che alla fine sono un doppione in zona centro). Va rimosso invece il raccordo tranviario Orefici Tommaso Grossi, i semafori devono attivarsi solo al transito del tram (senza fermarsi ogni volta) e solo quelli necessari, altrimenti giallo lampeggiante e ci si muove coi diritti di precedenza, chiudere fisicamente la possibilità di attraversare la piazza, unica eccezione il passaggio Meravigli Orefici, tutto il resto transennato e telecamere a controllo.

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    • Purtroppo in ogni caso Piazza Cordusio resta uno svincolo ferroviario:
      In Via Orefici passano 14, 2 e 12 che tagliano la Piazza e svoltano su Via Broletto e 27 e 16 che la attraversano e prendono Via Meravigli. Poi c’è l’1 che taglia l’altro lato da Via Broletto a Tommaso Grossi.

      Via Orefici è il vero collo di bottiglia (e la ragione che ATM tira sempre fuori quando si chiede di aumentare le frequenze dei tram che in periferia sono insufficienti) e temo che interlacciare i binari non sia fattibile (funziona alle Colonne, ma ci passa una sola linea).

      Mi domando se soluzioni più radicali non siano possibili (spostarsi su vie limitrofe/ sdoppiando le linee passanti o creando capolinea alternativi altrove), perché paradossalmente in Centro non c’è assolutamente bisogno di 6 linee ma ci passano solo perché non posso passare altrove (infatti son sempre semivuoti e si riempiono uscendo dal centro).

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      • Con tutto il rispetto.
        Se veramente non siamo in grado di progettare una soluzione eccellente e bella con la presenza dei tram di milano e a milano, allora francamente è meglio chiudere baracca e burattini…
        Dichiariamo incapacita estetica e progettuale e trasferiamoci nelle altre capitali europee.
        Senza veramente polemica.
        Ma veramente…

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        • Senza polemica, w il Tram. Ci mancherebbe altro a Milano…

          Mi va benone che risistemino la piazza in modo ordinato, la pedonalizzino completamente e ci lascino il tram come è adesso. Sembrerà anni luce più bello.

          Resto del parere che 6 linee di tram in una sola piazza sia assurdo: con frequenza a 8 minuti, parliamo di 90 tram l’ora.
          Inoltre io nelle altre capitali Europee una piazza centrale pedonale dove girano in sede promiscua 6 linee di tram di cui 5 con bestioni da 25 metri, non l’ho mai vista, ma magari mi sbaglio e viene bene lo stesso 🙂
          Anche perché temo che l’alternativa low cost sia tagliare/razionalizzare le linee e questo mi spiacerebbe.

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          • Ok, Roberto.
            Ti sembrerà strano però concordo che sono molti molti i tram che ci passano li e sarebbe più bello se ci fosse minore passaggio… detto questo.
            Come si può fare?
            Anche perchè io il 27 lo prendo spesso, anche gli altri.
            Collegano snodi nevraligici. E poi d’altro canto auspico un AUMENTO delle frequenze (per utilizzare meno la macchina) e non una DIMINUIZIONE. Sarebbe un impoverimento non un gaudagno.

            2) Off.topic: secondo me la paizza NON basta mettere MENO cose (auto e furgoni) e PIU’ cose altre(marciapiedi etc) ma necessita di un ridisegno complessivo TOTALE, ridisegnando spazi pedoni, tram e bici, ricucire dante mercanti castello etc…
            Bisogna ridisegnarla non migliorarla.
            Eliminando furgoni e auto e parcheggi e etc etc tutto quello che si è detto, tendendo il tram, magari come dici meno invasivo.
            Ma è compatibile?
            Si può fare senza diminuire le corse o le frequenze?
            Se si direi che è la soluzine perfetta.
            Ciao

          • wf
            Ridurre le frequenze o tagliare le linee sarebbe assurdo. Ma forse non ce l’ha ordinato il dottore che tutte le linee attraversino il centro per tornare in periferia: si potrebbero trovar posti dove fare dei capolinea in centro, come accade per il 24, il 15, il 3.

            Sicuramente se discutessimo il tema su un forum specifico su trasporti a Milano, ci sarebbero milioni di idee su come evitare l’ingorgo di tram a Cordusio. E io eviterei di annoiare tutti gli altri utenti di UF che temo siano (giustamente) più interessati a tematiche diverse, scusate,

            Certo che se chiudessimo la fermata M1 di Cordusio (che è appiccicata a Duomo) ed ristrutturassimo i volumi del mezzanino per un interramento parziale del tram coprendo il tutto con del verde, il ridisegno della Piazza verrebbe ancora meglio…. 😉

          • Bellissimo.
            Grazie per avermi fatto scoprire sta cosa.
            E poi questi sono tram moderni ma snelli e comodi dentro non come quelle m €r%€ dei jumbo tram progettati dal cappellaio matto.
            Futurista.

  3. Aggiungo che è jnutile dire che con un cambio cosi importante di nomi e massiccio nella dimensione di intervento ci sarà un effetto dominio e una corsa alla comoravendita e al cambio di esercizi commerciali food e nkn food in tutto il centro storico ingessato che andrà da paizza castello fino a corso vittorio emanuele.

    Cambiano le presenze cambieranno anche le esigenze di offerta commerciale food e non verso, io questo lo spero, un pubb,ico estero e piu internazionale.
    E queste esigenze dovranno essere soddisfatte da un cabio di offerta spero nei modi e nella sostanza piu internazionale.

    Ottime notizie per milano.

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  4. Onestamente penso che i tram siano l’ultimo problema di piazza Cordusio. Con una piazza pulita e ordinata la presenza dei tram non sarà un fastidio!

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    • Ma certo, il tram è proprio l’ultimo dei problemi. La zona ne ha di enormi, perchè non si ripensa un allargamento dei marciapiedi piuttosto, o un uso più razionale della piazza? Basterebbe questo per migliorare tantissimo la percezione. Davvero, i tram esistono ovunque in Europa e a Milano sono un simbolo, toglierli o limitarli sarebbe criminale

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  5. Mi associo con chi non vede problemi nel tram. Anzi un layout fatto bene potrebbe valorizzarli. Ricordo infatti che all’aeroporto di Dubai un punto ristoro è realizzato in un “finto tram” milanese con tanto di logo del comune e numero.

    Quindi: piedi per terra e un bel lavoro di pulizia con pensiline e chioschi di servizio gradevoli e ben organizzati, evitando che si trasformi in un campionario di pali, catenelle, semafori e scemenze come piazza XXIV Maggio.

    E se l!Ufficio Impianti Fissi del Ministero dei Trasporti non è in grado di capire, che il Comune intervenga una volta per tutte!

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    • Infatti, una classica scemenza burocratica all’italiana. In centro e nord Europa i tram girano tranquillamente nelle zone pedonali in decine di città senza paletti né catenelle, e non mi semBra d aver mai sentito di chissà quali incidenti.

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  6. I tram non si toccano che si tolgano le auto e non solo da Corduio, vogliamo parlare di piazza Edison, via Armorari.
    Se il progetto devo elinare il tram meglio che non si tocchi nulla con la speranza che prima o poi qualcuno in Comune rinsavisca e chiuda il centro alle auto

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  7. L’importante che continui ad essere tollerato il transito delle nostre 260cv turbo coi vetri neri! Anche sabato e domenica

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  8. Salve, una piccola precisazione…Palazzo Biandrà è stata anche la sede della “The City National Bank” negli anni ’30, e prima della Banca Industriale Italiana.
    finito di costruire nel 1902, arch. Luca Beltrami

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