Piazza Luigi di Savoia si trova sul lato destro della Stazione Centrale ed è circondata su di un lato dalla mole della Centrale e sull’altro da alcuni Hotel.
Più di una decina di anni fa il Comune per evitare il bivacco di gente poco raccomandabile ha eliminato le panchine dal giardinetto centrale, rendendolo a tutti gli effetti solo un luogo di passaggio.
Sempre in questa piazza si trovano due delle pochissime fontane di Milano e, a confermare la leggenda, anche queste troppo spesso sono disattivate e mostrano i catini sempre asciutti.
Ricordiamo ai più distratti che sempre nella piazza, nella parte più a settentrione, proprio di fronte al padiglione reale si trova nella pavimentazione il simbolo dei Savoia incastonato tra i sampietrini, vecchio di oltre ottant’anni (ma quanto è duraturo questo pavimento!). Basterebbe un po’ più di attenzione. Una porzione di piazza è occupata in questi giorni da un piccolo cantiere per la sistemazione della sottostante fognatura.
É un posto veramente squallido.
Di fatto non si capisce se questa piazza sia un parcheggio, un giardino abbandonato pieno di alberi malati, uno stallo per bici e/o taxi, o un terminal bus senza nemmeno una pensilina che ripari i passeggeri dalle intemperie.
In effetti tutte le suddette cose convivono nel medesimo spazio senza un criterio o un ordine, e nessuna cosa espleta al meglio la propria funzione.
Dovrebbero perlomeno fare un intervento di ristrutturazione simile a quello della piazza dall’altro lato della Stazione (piazza 4 novembre): se non sbaglio in quel caso i fondi erano di privati.
Speriamo.
Le fontane sono (questa volta giustamente) disattivate perché in caso contrario diverrebbero la vasca da bagno degli individui inqualificabili che lì aleggiano e bivaccano. Ecco quindi la soluzione italica tipica: eliminare non la causa del degrado (in questo caso, gli individui inqualificabili) bensì le occasioni che tali soggetti inevitabilmente avrebbero di aumentare il degrado stesso. Complimenti.