Approvato dalla Giunta il progetto di fattibilità tecnica per la riqualificazione dell’asse viario Lorenteggio-Giambellino. Parte quindi il percorso di condivisione con il Municipio 6 e la città con l’obiettivo di redigere entro l’estate il progetto esecutivo per un valore stimato di 7,5 milioni di euro.
“Il progetto – dichiara l’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli – è strettamente connesso al ‘piano periferie’ e in particolare, per l’area di via Segneri, sarà funzionale alla trasformazione urbanistica alla quale l’area è soggetta per la realizzazione della nuova linea della metropolitana M4”.
Tre i lotti interessati dagli interventi: il primo, via Giambellino nel tratto da piazza Tirana a largo dei Gelsomini, e via Segneri nel tratto da piazza Tirana a via dei Sanniti-via Manzano; il secondo, via Odazio; il terzo, via Segneri nel tratto da via dei Sanniti-Manzano a via Lorenteggio, e via dei Sanniti-via degli Apuli-via Manzano-via Recoaro.
La riqualificazione riguarda il parterre centrale percorso dal tram 14 in via Giambellino, con la risistemazione delle aree oggi utilizzate in modo disordinato, e l’alberatura della strada. Risistemazione e creazione di aree verdi anche in via Segneri.
Gli interventi sui tre lotti, oltre a coinvolgere il Municipio 6, vedranno la partecipazione degli Assessorati ai Lavori pubblici e al Verde.
Bello, ma gli alberi mancavano da circa 60 anni e li mettono 5 anni prima dell’inaugurazione della MM4?
Siam sicuri che il tram resterà visto che corre a qualche centinaio di metri dalla MM? Probabilmente aspettavamo qualche anno e si rivedeva meglio l’asse (e si metteva pure qualche albero in più oltre a migliorare la circolazione visto che la via è una camera a gas)
La M4, come la 5, è una metro leggera con una capacià minore rispetto alle metro pesanti tradizionali, quindi una linea di forza a supporto rimarrà quanto mai utile. Prova ne è che lungo l’asse di viale Zara/Testi i tram sono stati mantenuti anche dopo l’apertura della M5, esattamente sovrapposti al tracciato della metro.
Non sono del tutto d’accordo, in Viale Zara/Testi passano varie linee che si sovrappongono in parte alla M5 ma poi proseguono in altre direzioni (il 31 va a Cinisello…) e che quindi non aveva senso tagliare.
Il 14 invece è completamente sovrapposto (sfalsato di un isolato) alla M4 nel suo percorso più affollato da Coni Zugna a Lorenteggio ma purtroppo non la interseca mai. E non interscambia bene nemmeno con la S9. Inoltre fa una quantità di fermate ridicola per un tram in corsia protetta.
Io penso che una linea di autobus potrebbe essere più frequente, con fermate più ravvicinate e più veloce, oltre a consentire collegamenti con S9, M4 e M2 più comodi. Ovviamente il parterre del tram andrebbe tenuto riservato ai mezzi pubblici ma la maggior flessibilità dei bus penso potrebbe consentire di mettere anche le piste ciclabili che servono come il pane su quell’asse e che la presenza dei binari non consente minimamente (ad esempio in Via Solari)
Vi prego e scongiuro di non fare l’errore storico di sostituire il bus al tram…
Dimezzate le fermate del 14, una volta in esercizio la m4, ridisegnate l’assetto stradale, proseguite la corsia protetta in via solari, cambiate i vagoni e convogli ma non vi fate tentare dallabbandonare il ferro a favore della gomma, autobus.
Tra 20 anni ve ne potreste pentire amarissimamente…
Negli anni 60 era giusto, ma fra 20 anni l’unica differenza tra ferro e gomma saranno (appunto) le ruote. Il resto sarà tutto elettrico comunque.
Anch’io amo il tram, ma se poi mi trovo con una linea che ha frequenze ridicole per via dell’imbuto a Cordusio, lentissima perchè la popolazione invecchia e gli anziani han bisogno di più fermate, che non si ferma dove c’è il passante o dove c’è la metro e dove mi ammazzo sulle rotaie se vado in bici….la poesia mi passa e mi viene un po’ di sano pragmatismo.
Cioè aspetta tu dici che il tram oggi fa troppe fermate, e proponi di sostituirlo con un bus il cui vantaggio sarebbe quello di avere “fermate più ravvicinate” ? Ma che senso ha?
Poi o si fa una pista ciclabile o si mantiene la corsia preferenziale, il posto per entrambe non c’è.
E giusto per ribadirlo, il 14 incontrerà M4 in Piazza della Resistenza Partigiana, ovvero alla fermata De Amicis della M4, e in zona Segneri-Piazza Tirana (ma almeno controllare su internet prima di scrivere?).
L’asse del 14 ha enormi potenzialità. Semafori asserviti, completamento della preferenziale di Via Solari e una velocizzazione dei transiti in centro possono ridare smalto alla linea. Teoricamente sarebbe ideale la divisione della linea in due tronconi (14-nord e 14-sud -da rinumerare-), dato che post M4 la tratta sud avrà meno carico di quella nord (ed è mia personalissima opinione che linee così lunghe sono difficili da gestire -ovviamente è solo una mia idea- ). L’unico vero problema è la mancanza di attestamenti in centro città, e il traffico di via Orefici. Risolti quelli siamo a metà dell’opera. Ovviamente è un discorso lungo e difficile, ma non per questo dobbiamo mandare all’aria il servizio per presunte sovrapposizioni con la metro.
@GR Come ho scritto chiaramente il 14 non incontra la MM4 nel suo tratto più frequentato (Coni Zugna-Lorenteggio, quello che anche ATM sta cercando di potenziare). In Piazza Tirana la MM4 non ha fermata (anzi è esattamente in mezzo tra due): a questo bisognerà comunque porre rimedio con la rete di autobus (14 o meno).
Il bus ha tempi di fermata/ripartenza e apertura/chiusura porte estremamente più veloci di quelle di un tram, basta salire su entrambi per accorgersene ed è per questo che è molto più adatto per linee di collegamento con tante fermate come sarà il 14 post M4: basta aver preso il 14 di notte per capire che anche l’asservimento non fa miracoli se hai decine di fermate da fare.
Quanto a Via Solari, potete crocefiggermi, ma il giorno che togliessero le rotaie io come ciclista sarei la persona più felice del mondo.
Perché non c’è posto per entrambe? Intendo la pista ciclabile e la corsia preferenziale.
Si potrebbe recuperare spazio eliminando la possibilità per le auto di parcheggiare da Giambellino fino a tutta Solari (entrambi i lati ovviamente). Se manca ancora spazio, si potrebbe eliminare il tram e le sue rotaie.
Per bilanciare l’intervento, orti elettrici in co-housing
Mi dispiace robertoq ma utilizzare dei mezzi che compartecipano la propria sede stradale con il traffico veicolare comune, leggi automobilisti di Milano, dio me ne scampi.
La mia non è velleità poetica o romantica in questo caso, visto anche che il 14 è il più brutto brucomela mai visto.
Avresti autobus perennemente in ritardo stracarichi che sarebbero bloccati nel traffico ogni volta che sostano e ripartono dalle fermate.
Ti dico.
Migliorate il servizio magari dividendolo il due tronconi fino al Duomo.
Ma ti pentiresti amaramente se lo vedessi scomparire.
wf, dove c’è il percorso protetto, quello deve rimanere, che ci passino tram o bus.
Comunque non temere, tanto resta tutto com’è: tram, frequenze ridicole, imbuto in Orefici, niente sdoppiamento che non c’è spazio per i capolinea in centro e la chimera dell’asservimento come panacea a tutti i mali.
Poi arriverà la MM4 e ATM (o più probabilmente FS o la RATP o chiunque vincerà l’appalto europeo) taglieranno prima le frequenze e poi la linea (perchè la gente vuole un bus che li porti alla MM4 e alle linee S, e non una tradotta che li porti in centro facendo 40 fermate…).
E a noi resteranno degli alberi in un pezzetto di Giambellino. Bellissimi ma forse a sapere che il tram non ci passava più, li mettevi in un altro modo e predisponevi le piste ciclabili su tutto l’asse…. 🙂
Magnifica idea il trasformare l’asse tram viario in un bellissimo boulevard alberato… bella fuga Prospettica verde che si verrebbe a creare.
Altre ottime notizie OFF topic…
Riapertura dei Navigli, il sindaco Sala a Chicago per il forum “Urban Waterways”. A Milano, al lavoro il Coomitato scientifico
Riapertura Navigli, i costi potrebbero ridursi a “soli” 200 milioni
La Darsena di Milano
Il sindaco di Milano Beppe Sala è oggi a Chicago per confrontarsi con altri amministratori da tutto il mondo sul tema delle città d’acqua al forum internazionale “Urban Waterways”. Sala illustrerà ai colleghi sindaco il progetto di fattibilità per la parziale riapertura dei Navigli e cercherà di capire quale può essere il ritorno in termini di indotto turistico per Milano derivante da questa operazione. Dopo che il Comitato scientifico istituito dal Comune e già insediatosi avrà prodotto uno studio di fattibilità tecnica ed economica, se si riterrà che ci sono le condizioni per portare avanti il progetto il sindaco intende sottoporre l’idea al parere dei milanesi tramite referendum. Al centro del progetto, la realizzazione di un collegamento idraulico per portare acqua sotto il tracciato da far riafforare, con la possibilità di aperture programmate di alcuni tratti.
Come riporta il Corriere oggi, il Comitato scientifico ha iniziato ad affrontare il lavoro: la cifra di partenza di 400 milioni di euro parrebbe elidibile in modo sostanziale, isolando le opere essenziali, che avrebbero un costo di 200 milioni e cercando forme di partenariato pubblico-privato.
Intervento piu’ che mai necessario,l’asse tranviario andrebbe anche “velocizzato” togliendo le fermate troppo ravvicinate…alcune sono a soli 100 mt di distanza.Spero si intervenga…nonostante la corsia preferenziale il 14 e’ troppo lento.
Domanda tecnica: per evitare tra 50 anni i problemi che si sono verificati in via MacMahon è prevista qualche barriera per impedire che le radici crescano sotto i binari?
Il problema in Mac Mahon è stato causato dal tipo di alberi che sono stati messi a dimora, gli olmi, che hanno radici molto superficiali e che tendono ad andare in orizzontale, interferendo con il sedime tranviario. Basta non piantare olmi e questo problema non si presenterà.
D’altronde, dei numerosi viali alberati con parterre tranviario (compreso il primo tratto di via Giambellino), l’unico che ha dato problemi è stato quello di MacMahon, proprio a causa delle essenze piantumate
grazie per la risposta
Era ora….ma Via Gonin? Rimarrà con il cemento a lato dei binari?
Via Gonin è una distesa di cemento, asfalto e bitume, ma non credo abbia i titoli per godere del “piano periferie” del Comune perchè è comunque decorosa e tenuta abbastanza bene dagli abitanti.
(comunque nel giardinetto vicino ci han trapiantato i carpini che c’erano in Duomo prima delle palme)
Bene per gli alberi! ma la prima cosa da fare con quei soldi per le periferie è aumentare la frequenza se volete farlo con un filobus o con un tram non mi interessa…ci devono essere tram o filobus ogni 2 minuti come per le metro così hanno senso altrimenti la gente prende mezzi alternativi…non arriva tardi e non perde mezz’ora della propria vita negli spostamenti perchè il comune e atm hanno deciso che ne deve passare uno ogni 10 minuti….
Poi mettete tutti gli alberi che volete ma da oggi al 2022 devono metttere una frequenza da metropolitana per risolvere il problema del congestionamento della zona solari…c…o. e dividete sta linea in 2.
Lorenteggio duomo e duomo cimitero maggiore…sveglia Maran Sala e compagnia bella..
Non ci vuole tanto basta volerlo qui il problema è che sto comune non sa cosa vuole e chiede le cose ai consigli di zona con gente che di competenza ha quelle di qualsiasi pensionato del bar…
Se Sala conoscesse la città l’avrebbe già fatto…non possiamo aspettare il 2018 o 2022 perchè ci moriamo per colpa dell’inquinamento prodotto dalle sciagurate modifiche viabilistiche in zona solari…
Sono passati due anni da questo articolo e tutto è rimasto come prima… come dovrebbe agire un cittadino a questo punto? Possiamo piantarli noi 4 alberi?
Mi offro volontario per piantarli io. Se solo nell’asse Tirana – Brunelleschi avessero realizzato 1/10 dei progetti di riqualifica di cui si legge periodicamente (dall’abbattimento dei palazzi-fogna, alla riqualificazione del tram, passando per la sistemazione di piazza Tirana, biblioteca Odazio, piazza in via Segneri, ciclabile fino a piazza Napoli) potrei vantarmi di abitare in una delle zone più belle di Milano. Almeno la M4 va avanti.