Milano | Scali Ferroviari – Il Fiume Verde di Stefano Boeri

2016_Fiume_Verde_Stefano_Boeri

Mercoledì sera, nella sede di ARUP, che ha presentato un concept per lo sviluppo dell’ Area Expo ( link ), l’architetto Stefano Boeri ha illustrato il progetto ‘Fiume Verde’, di cui già erano uscite delle anticipazioni.

L’idea nasce dal volere utilizzare le aree degli scali ferroviari dismessi e la cintura ferroviaria che li connette, come motore per uno sviluppo futuro urbanistico e ambientale della città, creando una continua fascia a verde di oltre 35 km di estensione lineare con più di 1.500.000 mdi nuovi parchi.

Boeri, nell’elaborare questa sua visione, parte dall’ultimo accordo di programma sugli scali ferroviari, assumendo che sarà adottato, e non ne modifica le caratteristiche e gli indici di edificabilità; ma, utilizzando quegli stessi indici, distribuisce i volumi in modo che la superficie a verde che viene a crearsi nell’area degli scali salga dal minimo previsto di 50% all’80-90%.

Questo permette di creare  1.000.000 min più di verde solo negli scali, che vanno uniti ai  500.000 mdell’area Expo (come da previsione), e tutti questo parchi a loro volta sono parte di un sistema che sfrutta i tracciati ferroviari esistenti per creare corridoi verdi.

La parte per noi più interessante di questa proposta è che è fattibile senza modifiche di sorta. Minimizza il consumo di suolo concentrando le volumetrie sul perimetro delle aree e sviluppandole per lo più in altezza; confermando, così, che una città a sviluppo verticale non solo non è incompatibile con il suo sviluppo ambientale, ma addirittura lo favorisce, se perseguito con criterio.

 

FiumeVerdePresentazione1

FiumeVerdePercentualiVerdeEdificato
Occupazione suolo

FiumeVerdePresentazione2

PortaRomanaEdificazionePerimetro
Scalo di Porta Romana, ipotesi di edificazione sul perimetro
PortaRomanaConfrontoEdificiAlti-Bassi
Confronto tra edificazione con edifici bassi ed edifici alti sul perimetro
PortaRomana
Scalo di Porta Romana

 

Di recente, nel nostro piccolo, anche Urbanfile aveva fatto un’ipotesi di trasformazione dello Scalo Romana a parco grazie allo sviluppo in altezza delle volumetrie previste ( link )

 

 

 

 

ScaloFariniConfrontoEdificiAlti-Bassi
Confronto tra edificazione con edifici bassi ed edifici alti sul perimetro
ScaloFariniPlanimetria
Planimetria dello Scalo farini
ScaloFariniSkyline
Lo Scalo Farini visto dalla Ghisolfa
PortaGenovaPlanimetria
Planimetria dello Scalo di Porta Genova
Lambrate
Lo Scalo di Lambrate
GrecoBreda
Lo Scalo Greco-Breda
Rogoredo
Lo Scalo di Rogoredo
SanCristoforo
Planimetria dello Scalo di San Cristoforo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Scali Ferroviari – Il Fiume Verde di Stefano Boeri”

  1. Perfetta l’idea di costruire in altezza sulle aree dismesse ma poi mi sfugge un punto: vuole piantare gli alberi tra le rotaie e sulla massicciata per fare il fiume verde dove passano i binari?
    Specie nella zona est (dove passano passante, linea di cintura e AV) non vedo come il suo progetto si possa realizzare – a meno di non dipingere binari, traversine e rete di alimentazione di verde, che potrebbe anche essere carino.

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  2. E’ più bello il vostro rendering, tra l’altro voi avete messo i palazzi nei bordi ma con un po’ di respiro, qui invece sembrano un muro.
    Tra l’altro così con il parco solo da un lato avrebbero meno attrattiva.
    E’ meglio seguire in parte l’esempio city life con i palazzi dentro nel verde e non con un lato sulla strada.
    Complimenti siete più bravi voi…

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  3. Curando l’estetica dei grattacieli, tipo city lire/porta nuova, e aggiungendo la metropolitana “circolare”, se non erro, non sono di Milano, avrebbe quel percorso, ovviamente interrandola quel tanto che basta per farci il parco sopra, si realizzerebbe qualcosa di unico.

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  4. chiedo scusa, ma non riesco a capire quando leggo che

    “Boeri, nell’elaborare questa sua visione, parte dall’ultimo accordo di programma sugli scali ferroviari, assumendo che sarà adottato, e non ne modifica le caratteristiche e gli indici di edificabilità; ma, utilizzando quegli stessi indici, distribuisce i volumi in modo che la superficie a verde che viene a crearsi nell’area degli scali salga dal minimo previsto di 50% all’80-90%.”

    Io l’ho interpretata come un’ovvietà: se faccio un palazzo da un metro quadro su mille piani occuperò meno superficie rispetto a un palazzo di mille metri quadri su un piano.

    Poi leggo di un aumento della superficie totale: forse mi sbaglio, ma se tengo invariati gli indici, il primo risultato che ottengo è l’aumento delle volumetrie edificabili…. Tra parentesi, mi sembrano incomprensibili le modalità di aumento di questa superficie lungo la cintura senza dismissione della stessa, a meno di scavare 35km di tunnel (!!) per recuperare lo spazio necessario….

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  5. Certo l’idea di avere dei parchi dentro la città così ampi sarebbe un segno forte che farebbe uscure uscire Milano dal pregiudizio di città grigia e con solo cemento.

    Perchè a Milano non manca il verde però manca del verde di ampio respiro e integrato con la vita cittadina (ad eccezione del Sempione, sempre quello..ndr)

    Si ofrmerebbero dei parchi come l’Englischer Garten di Monaco (Baviera, DE).
    Per i parchi dentro la città bisogna guardare ai tedeschi..
    Sono i più vivi e vivibili, per famiglie, bambini, runner, turisti, cittadini, bevitori, vivere bene, con soddisfazione del verde che stacca dalla vita di lavoro e dall’ufficio…

    Stiamo a vedere.

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  6. Solita demagogia.
    Quando si metterà mano agli scali ferroviari bisognerà pensare prima di tutto a ricucire il tessuto urbano, ciò che è stato fatto benissimo a Porta Nuova.
    Il verde serve, ma questa idea di cintura è davvero campata per aria.

    Per fortuna non si farà.

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  7. Tutto molto bello eh, per carità, ma per caso Boeri ha una mezza idea su come sostituire quei 35 km di binari che verrebbero sostituiti dal verde? Perché a disegnare qualche albero su una cartina siamk bravi tutti. Menomale che resterà solo una sparata politica e nulla più.

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