Milano | Darsena – Ecco le nuove regole per la Darsena

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Norme e regole chiare e definite per la gestione della Darsena e la porzione di Navigli amministrati dal Comune di Milano.

La Giunta ha approvato il nuovo disciplinare per le funzioni delegate della Zona portuale con l’obiettivo di valorizzare la vocazione turistica, tutelare il paesaggio e garantire trasparenza e libera concorrenza per lo sviluppo di attività commerciali e imprenditoriali. E parte subito la sperimentazione: un bando di gara per individuare il gestore di un nuovo spazio espositivo e commerciale galleggiante in Darsena.

Il riordino normativo è stato messo a punto per garantire l’equilibrio tra la tutela del pregio dei Navigli e la massima valorizzazione economica degli spazi, affinché la notevole attrattività della Darsena si traduca in risorse per fronteggiare gli altrettanto notevoli costi di gestione. I ricavi delle concessioni saranno infatti completamente destinati alla manutenzione dei luoghi.

“La Darsena rappresenta un importante simbolo di Milano – afferma l’assessore Roberto Tasca – e l’Assessorato al Demanio, al quale afferisce il ruolo di Autorità portuale, ha definito un regolamento per disciplinare le attività. Abbiamo anche condiviso con le colleghe di Giunta Cristina Tajani e Roberta Guaineri la prima delibera sperimentale per la valorizzazione economica della Darsena tramite una concessione per l’organizzazione di eventi. Questo periodo sperimentale ci consentirà le opportune valutazioni per migliorare ulteriormente il percorso di valorizzazione”.

Il regolamento

Il disciplinare definisce le regole per le concessioni di spazi sulla Darsena (temporanei e ordinari) e per l’ormeggio di imbarcazioni. Le porzioni di suolo e acqua degli imbocchi della Conca di Viarenna, del Naviglio Grande e Pavese devono rimanere sempre liberi per garantire lo stato naturale del luogo. Così come il fondo del bacino di nord-ovest sulla sponda settentrionale di viale D’Annunzio. Nessuna concessione è prevista sulla sponda attrezzata a giardino sul fronte di piazzale Cantore.

Possibili le occupazioni delle acque che lambiscono le sponde lungo le vie navigabili (tronchi dei Navigli) ma a condizione che sia lasciato lo spazio sufficiente a consentire l’incrocio di  imbarcazioni con dimensioni massime consentite dalla normativa regionale.

Deve invece restare libero, perché riservato alle concessioni di ormeggio, lo spazio d’acqua lungo la banchina settentrionale lato viale D’Annunzio nel tratto dell’imbocco della Conca di Viarenna fino alla curva dello Sperone. Lo spazio di acqua lungo la banchina meridionale lato viale Gorizia è invece riservato a concessioni ordinarie (superiori a 15 giorni) assegnate con procedura di evidenza pubblica per utilizzi turistico-ricreativi, sportivi e commerciali. L’approdo delle imbarcazioni è gratuito e consentito sul fondo del bacino nord-ovest della sponda settentrionale di viale D’Annunzio.

Nel regolamento sono previste concessioni temporanee per gli spazi acquei e a terra, rilasciate dopo la domanda formalizzata dagli organizzatori, per un massimo di 15 giorni consecutivi, per lo svolgimento di manifestazioni ed eventi.

Le concessioni ordinarie, che prevedono periodi superiori a 15 giorni ed inferiori a 40 anni, sono invece rilasciate in seguito a bandi di gara pubblica indetti dal Comune. Per tutti gli spazi concessi gli oneri previsti saranno a carico dei concessionari.

Anche l’ormeggio delle imbarcazioni è suddiviso in temporaneo e ordinario. Per l’ormeggio temporaneo si va da un minimo di un giorno a un massimo di sette giorni e la richiesta, con la relativa documentazione sulla conformità dell’imbarcazione, deve essere inoltrata al Comune 15 giorni prima della data dell’ormeggio. L’ormeggio ordinario riguarda tempi superiori a 7 giorni e i permessi sono rilasciati in seguito a gara pubblica, il cui bando conterrà elementi come la durata della concessione, lo spazio interessato, il canone, i criteri per la formazione della graduatoria e le condizioni di partecipazione.

Il regolamento disciplina anche l’uso delle acque per la navigazione. Saranno autorizzate le barche con concessione di ormeggio e quelle conformi alle caratteristiche indicate dalla normativa regionale sulla circolazione nautica dei Navigli Lombardi: cioè le barche per la pratica del canottaggio fino a 16,5 metri di lunghezza ‘fuori tutto’, le canoe, i kayak e in generale tutte le unità di navigazione a remi fino a 6 metri di lunghezza ‘fuori tutto’, estesi fino a 13 metri di lunghezza ‘fuori tutto’ sul Naviglio Grande. Vietata la balneazione ad eccezione delle manifestazioni sportive. Così come non si
possono usare sci nautici, moto d’acqua e acquascooter.

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Le linee di indirizzo per il primo bando sperimentale

La Giunta ha anche approvato in via sperimentale le linee di indirizzo per la concessione onerosa di uno spazio acqueo nella Darsena in zona Alaggio, con l’obiettivo di organizzare iniziative per la valorizzazione del luogo. La concessione avverrà attraverso un bando di gara pubblica che rispetterà i
requisiti della trasparenza e libera concorrenza oltre a quelli della congrua valorizzazione economica.

L’assegnatario dovrà progettare e realizzare a proprie spese una struttura galleggiante di 168 mq per attività commerciali e di promozione e senza la possibilità di somministrare cibi e bevande. Nell’ambito di una convenzione di tre anni (2017-2019), l’assegnatario dovrà organizzare eventi
gratuiti per la cittadinanza per 80 giorni l’anno.

Vincerà la gara chi presenterà l’offerta economica più vantaggiosa (massimo di 40 punti) e il progetto tecnico (massimo di 60 punti) più convincente. La base d’asta è fissata a 35mila euro di canone annui. Sarà ulteriore elemento di valutazione dell’offerta tecnica la disponibilità a progettare e gestire un  servizio di ristorazione a bordo di un’unità di navigazione in Darsena e lungo le vie navigabili dei Navigli.

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2 commenti su “Milano | Darsena – Ecco le nuove regole per la Darsena”

  1. mi chiedo che senso ha assegnare gli spazi con criteri opposti rispetto a quelli adottati durante la ricostruzione della darsena.
    La stretta sponda sud ha caratteristiche di passeggio/sosta ed è attrezzata con un minimo di verde che le conferisce un’aspetto molto gradevole.
    L’ampia sponda nord è invece destinata ai grandi flussi ed è caratterizzata da un’imponente e anonima barriera in mattoni.
    Collocando le piattaforme galleggianti sulla sponda sud, si avrà l’effetto di affollarla oltre le proprie capacità, e soprattutto di nasconderla dalla vista poichè sarà coperta dai retri degli spazi espositivi e commerciali temporanei che solitamente non sono particolarmente curati e gradevoli….

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  2. In effetti la sponda sud già vede nei mesi estivi un flusso di gente superiore alle sue possibilità (vedi le aiuole completamente danneggiate dal continuo camminarci sopra delle persone), il mettere ulteriori attività vorrebbe dire collassare completamente quella parte della Darsena.. Sull’altro lato invece vanno benissimo delle attività, un qualcosa che dia senso al muraglione che lo chiude da un lato.. sperando nel buon senso dei gestori che metta un limite al proprio dehors per non limitare troppo la fruizione degli spazi (come il baretto a fianco del mercato che il Sabato sera con le temperature miti praticamente chiude il passaggio costringendo a volte chi vi passa a far alzare le persone dai tavoli per passare..)..

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