Spiace raccontare come il Centro Storico di Milano – formato da molti piccoli quartieri come il Cordusio, le Cinque Vie, il Broletto, il Carrobbio e la Vetra, che sono sorti sui resti della parte più antica della città – anziché essere la parte più bella e affascinante sia talvolta forse la più disordinata dell’intera Milano.
La storia si è stratificata qui, producendo anche angoli suggestivi, ma dopo il 1900 pian piano questa è stata lentamente spezzata, disintegrata, rivoluzionata e spesso lasciata sospesa come in attesa di interventi ancora più stravolgenti che hanno prodotto solo angoli tra i più brutti che si possano vedere in una città.
Naturalmente grande contributo di questa rivoluzionaria distruzione lo hanno dato i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale avvenuti nel 1943. Comunque anche il Comune in tutti questi anni non pare essersi impegnato molto nella ricostruzione e nel riordino del vecchio tessuto urbano. Così abbiamo collezionato un miscuglio di architetture più disparate e aree depresse a cui si affianca un NON arredo urbano poco consono ad una città storica e artistica.
Così abbiamo messo insieme alcuni punti critici che vi mostreremo in vari articoli.
Tocca a Piazza Mentana ricevere una spulciata sull’arredo urbano e la sciatteria. Solo alla fine dello scorso anno il Comune aveva annunciato che il piazzale sarebbe diventato un piccolo giardinetto per il quartiere. Per ora non si muove una foglia e anzi, sembra tutto così lasciato ancora al caso che questa piazza, assieme a Piazza Santo Sepolcro può vincere il premio come piazza meno valorizzata del centro storico. Per fortuna gli alberi che ombreggiano la piazza danno quel senso di umanità altrimenti dimenticato nel caos delle vetture parcheggiate nel totale disordine.
Già, quello dei parcheggi è un bel problema. Un parcheggio sotterraneo è meglio evitarlo sopratutto visto le esperienze passate; eppure potrebbe essere una soluzione secondo noi.
I vecchi palazzi naturalmente non hanno parcheggi e le vetture dei residenti dove le mettiamo? Forse in centro dovrebbero anzitutto trovarsi parcheggi solo per i residenti e chi vuole giungere qui con la propria vettura, dovrebbe trovare posto solo negli autosilo a pagamento altrimenti fare come altri e utilizzare i mezzi pubblici.
Stesso problema di sciatteria e di parcheggio pubblico brutto e disadorno spetta anche all’attigua piazza Guglielmo Massaia. Almeno il parcheggio fosse distribuito secondo un’ordinata rastrelliera e magari ingentilito da due o tre alberi…
Ecco come, secondo noi, potrebbe diventare anche questa piccola piazza, rimanendo un parcheggio ma con un lungo marciapiede che delimiti l’area e magari, tre alberi che delizino quest’angolo di Milano.
Interessante notare nella prima foto lo stato pietoso della manutenzione delle strade Milanesi (e siamo in pieno centro…)
Vorrei aggiungere all’analisi già perfetta, la difficoltà per chi si muove in bici in questa zona. Per scoraggiare il traffico veicolare hanno introdotto alcuni anti-intuitivi sensi unici che obbligano i ciclisti a scegliere tra seguire rotte molto più lunghe o tentare il contromano, con grave pericolo per sè e gli altri. E’ una zona che si presta alla ciclabilità , molto meglio far passare le bici da lì che ad esempio sulla presunta ed ormai ex ciclabile di via de amicis
Sono assolutamente d’accordo.
Tra l’altro credo che molte di quelle vie si prestino alla circolazione contromano delle bici, se opportunamente sgombrate dalle auto: la zona 30 (e ZTL) c’è, il divieto ai mezzi pesanti pure.
Basta quindi una larghezza di 4,25metri (2.75 per le auto e 1.5 per il contromano delle bici, con striscia disegnata per terra).
Credo che preservare il parcheggio residenti sia un dovere nelle zone semicentrali e periferiche ma nella Milano Romana dovrebbe essere obbligatorio (se vuoi avere un’auto) munirti di garage o di abbonamento a parcheggio.
Giustissima considerazione. Purtroppo a Milano come nel resto (peggiore) d’Italia si è consolidata l’dea che il parcheggio libero sotto casa si uno dei diritti fondamentali dell’uomo. E questa convinzione / consuetudine va spesso anche aldilà della legge come nel caso di tutti i parcheggi su marciapiede che sarebbero formalmente vietati ma ormai comunemente accettati.
Nel centro storico poi questa abitudine oltre che un segno di poca civiltà è anche un oltraggio alla storia della nostra bella città
Certo che se c’è una via a Milano di cui nessun automobilista sente la mancanza è quella.
Potevano pedonalizzarla o ridurla a via locale per residenti, mettere un filare di alberi, le panchine, le piste ciclabili. Organizzarci fiere e mercatini. Qualsiasi cosa.
Invece han tolto i binari, messo bitume sui marciapiedi e poi la riaprono al traffico?
Se la facevan diventare un minimo vitale avevan paura di disturbare i ricchissimi residenti delle vie limitrofe?
Esatto.
Sarebbe però anche ora d finirla che lobby e lobbine blocchino la,città in uno schifo
Abbiamo i marciapiedi in catrame fin sotto al Duomo, ma le poche pavimentazioni in pietra che abbiamo le usiamo come parcheggio…
Quella zona va tutta completamente rivalorizzata. A parte restituire ai Milanesi una parte della città più bella da godere, possibile che nessuno della nostra amministrazione ( presente è passata ) ci veda un enorme potenziale turistico che sicuramente incrementerebbe notevolmente il PIL di questa città ? Immaginatela a traffico pedonale privilegiato, ripulita da auto in sosta selvaggia dove poter creare percorsi turistici per godere delle numerose bellezze storico culturali della città. Qualcosa mi dice che i tanto amati turisti di Sala avrebbero un motivo in più per venire a Milano…
Visto che hai lasciato un commento molto intelligente e condivisibile che aggiunge una voce in più verso la giusta direzione ti invito a scegliere un nickname e non solo anonimo in modo tale che si possa dare più forza ai contributi tra utenti della community di urbanfile.
Ottimo commento!
Fate un po di piste ciclabile e togliete le macchine! Un centro deve finalmente essere un centro vero!
“ciclabili”. Scusate l’errore di battitura!
Non serve fare piste ciclabili nelle zone 30, è sufficiente permettere l’accesso contro mano alle biciclette come si fa in tutta europa.
Se non c’è traffico e la velocità è ridotta fare una pista ciclabile è inutile.
Le piste ciclabili vanno fatte solo nelle strade larghe dove il traffico veicolare è sostenuto ed è pericoloso andare in bici.
Gli interventi che prevedono piste ciclabili in zone 30 senza traffico sono soldi buttati nel cesso e in questa modalità la nostra giunta è super esperta.
Ma guarda un pò che mi devo trovare molto d’accordo con Adriano.
Sicuro di non essere fake Adriano?
wf per quanto riguarda il come fare le cose, basta NON farle come fanno Maran e Granelli e saremo sempre d’accordo.ahahah….
A parte gli scherzi, per quanto possa valere, ti assicuro che non ho più scritto come anonimo.
Buona giornata