Porta Vittoria è sinonimo di (mezzo) fallimento. Realizzata in parte e sviluppata a singhiozzo, ha cessato di esistere dopo il fallimento definitivo della società nel settembre del 2016. Ora il tutto è ancora sotto sequestro ed in asta fallimentare, presentando tutti questi stabili (tranne per quello che ospita Esselunga) disabitati dopo anni.
In tutto questo disastro finanziario ed edilizio, chi ci ha rimesso è il Comune, che vede la sua parte, quella pubblica, non realizzata. Lasciando così buona parte del complesso residenziale costruito, dove sorgeva la vecchia stazione ferroviaria di Porta Vittoria, incompleto, degradato e con seri problemi igienici anche per tutti i quartieri che affacciano sull’area.
L’asta per la vendita di tutto il complesso è andata deserta a fine novembre (la base di partenza per l’asta era di 152 milioni), ma ora si stanno percorrendo altre strade.
Pare ci siano due richieste di concordato fallimentare, una da parte del fondo Algebris di Davide Serra, tramite Nike Real Estate Srl, e una da parte del fondo York. Di positivo pare ci sia che coloro che si faranno carico del complesso dovranno prima sistemare la parte pubblica, altrimenti non otterranno l’agibilità degli edifici già realizzati.
Lo scorso gennaio il Municipio 4 ha approvato il progetto per il “parco temporaneo” da realizzare là dove doveva sorgere la famosa BEIC (Biblioteca Europea di Informazione e Cutura), che non ha raggiunto mai neanche lo stadio più avanzato di progettazione, e dove ancora non si è trovata una soluzione (ci sono le cubature, ma secondo noi, se viene realizzato un parco, sarà difficile poi eliminarlo per costruirvi qualcosa). Il progetto per un giardino temporaneo va avanti da diversi anni, tanto che nel consiglio del municipio si era già fatta una proposta per intitolarlo alla giornata dell’Otto Marzo.
Il progetto del giardino dell’Otto Marzo prevede percorsi liberi, dove si susseguono aree tematiche di diversa natura. A separare e isolare il giardino da via Monte Ortigara sarà creato un piccolo rilievo di qualche metro. Saranno previste anche aree per i bambini e luoghi per le altre età, compresa un’area relax e di lettura.
Ora sappiamo cosa sarà realizzato al posto dell’attuale incompiuta. Speriamo che si concludano anche le trattative per definire l’operatore che finalmente sblocchi tutto questo complesso residenziale che, concluso nel 2015, sta lentamente degradandosi nell’abbandono.
E’ evidente che il Comune i soldi per una biblioteca decente per i Milanesi non li ha e non li vuole cercare.
Speriamo si faccia in futuro, magari in una zona meno sfigata della città (il quadrante sud est è evidentemente jellato)
Parco temporaneo? Ma perché non definitivo, scusate? Visto che la Biblioteca non si riesce a fare dato che de danee ghe né minga, la creazione di un parco mi sembra la soluzione di gran lunga preferibile: Non mi sembra di chiedere l’impossibile.
Il perché lo spiega più che bene l’articolo: perché il terreno, ufficialmente, è edificabile e quindi lì un parco “definitivo” tecnicamente non si può fare (o almeno dichiarare tale).
Per l’appunto l’articolo lo spiega bene: vista la situazione di oggettiva difficoltà della proprietà il Comune potrebbe rinegoziare gli accordi. Certo ci vorrebbe la volontà dell’Amministrazione di andare in tale direzione.
Tutto cio’ che è un grande intervento pubblico a Milano come in italia va sempre a finir male: vedasi Beic vedasi Museo arte contemporanea a City Life. Possibile che per pare grande una città ci vogliano solo grattacieli con uffici, residenze e centri commerciali?????
La Beic è un fallimento doloroso. Che non se ne parli dimostra come Milano sia molto abile a nascondere la polvere sotto il tappeto. Abbiamo un’area su cui gravitano 5 milioni di persone, una città con decine di licei, 8 università con 180.000 studenti complessivi, senza una grande e moderna biblioteca di riferimento. E’ un caso più unico che raro in Europa. Su questo versante purtroppo siamo lontani da standard internazionali e indietro rispetto a molte città italiane più piccole, del nord come del sud.
Nessun aggiornamento per l’area adiacente verso via Piranesi? Si parlava di fare un centro sportivo, ma ad oggi ancora solo erbacce, rifiuti, ratti e ingressi del passante chiusi.
ottima idea il parco, che come tutte le cose temporanee in italia, verrà mantenuto solo per 2-3000 anni…
Anzi in questo breve periodo, sarebbe molto interessante poter unire i dolci rilievi dei due parchi con una leggera passerella sopra viale umbria.
Allora metteteci alberi di mimosa .
Molti così in primavera sarà Un esplosione di colore.
Si si come no, il “parco temporaneo” la solita scusa per bloccare l’edificazione di qualcosa di significativo in quella zona che tra l’altro è zona edificabile. L’obiettivo degli imbucati da chissàdove al municipio 4 è quello di far crescere qualche micro alberello per poi scendere in piazza a difenderlo e protestare quando si vorrà appunto edificare qualcosa di significativo in quell’area EDIFICABILE.
Il Municipio 4 e’ a guida leghista.
Forse piantando gli alberi volevano esattamente proprio evitare che si costruisse “qualcosa” al posto della biblioteca… 🙂
Si come no, sxlvini un bacia pantofole e reggimoccolo di roma…