Milano – Due moschee in tempo per Expo

Scritto da Luca Chiappini

Render del progetto del Caim
Della moschea voluta dal Caim s’è parlato parecchio nelle ultime settimane (il nostro articolo del 13 marzo). Il progetto ha fatto molto discutere e ancora si sta cercando una soluzione comune. A quanto pare ora la direzione sembra propendere piuttosto verso due moschee:
– quella voluta dal Caim, al posto dell’ex-Palasharp in via Sant’Elia (zona M1 Lampugnano), che sarebbe edificata con soli finanziamenti privati (divisa in due parti: la prima dedicata strettamente alla preghiera, la seconda aperta al pubblico con biblioteca, teatro, sala conferenze, zona ristorante e bar, e un vasto cortile porticato);
– quella in un’area nei pressi di viale Certosa (negli spazi di un’ex-concessionaria di automobili in uno stabile in vendita in zona Viale Certosa, in prossimità dell’Autostrada dei Laghi), voluta dai Consolati di Giordania e Marocco. Quest’ultima strada in particolare che sembra avere più “spianato” il proprio percorso, più istituzionale e col progetto-moschea fortemente voluto dal consolato giordano, con il supporto del consolato del Marocco, rappresentante la più popolosa comunità musulmana di Milano.
Il progetto di cui si sta discutendo vorrebbe il suo completamento e l’inaugurazione entro la fatidica data del 1 maggio 2015, giorno di battesimo di Expo.
Come potrebbe apparire la moschea del Caim a Lampugnano
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