A Milano sono 19 i bagni pubblici, lavatoi e docce, di cui 7 sotterranei, abbandonati da decenni. Realizzati soprattutto tra l’inizio del 1900 e gli anni Cinquanta. Costruiti principalmente per soddisfare le migliaia di cittadini privi di molti servizi nelle case di ringhiera. E’ il risultato di una ricerca condotta dal settore Lavori pubblici del Comune dopo il ritrovamento dei bagni pubblici in piazza XXIV Maggio coperti e chiusi da anni, attualmente interessata da lavori di riqualificazione. In particolare, i bagni sono stati individuati attraverso lo studio di una mappa dei beni comunali realizzata nel 1980. Prossimo obiettivo è la stima del valore inteso come memoria storica, lo stato delle strutture e un giudizio sulla loro recuperabilità.
Esempi di strutture finite nell’oblio del tempo si trovano: in piazzale Principessa Clotilde, dove si trovano dei bagni sotterranei; in via Argelati; in via Zarotto c’è un vecchio lavatoio; in via Anfossi, a due passi da via Cadore, si trovano delle docce; in via Marcello Pucci e via Pietro Pancrazi, poco distante da corso Sempione, altre docce; a Niguarda, nel piazzale dell’Ospedale c’è un bagno sotterraneo; tra via Otranto e via Carbonia a Quarto Oggiaro ci sono sia docce sia lavatoi; come in via Figino; docce in via Livigno e in via Esterle e un lavatoio in via Trenno, zona San Siro; mentre nella centralissima via Cusani c’erano dei servizi igienici che poi sono stati demoliti.
Bagni pubblici di Via Palestro |
Bagni pubblici in via Esterle 15 |