In via Puccini 3 si trova un piccolo edificio dalla facciata anonima che rimane incastrato tra due palazzi moderni decisamente bruttini, specie dopo il sopralzo avvenuto qualche anno fa e che li ha sgraziati ulteriormente dotandoli di una sorta di cappello esageratamente fuori proporzione.
La facciata composta solo da due piani, il terreno e il primo piano, dall’aspetto vecchio che si trova incastrata tra i due palazzi cela uno dei cortili quattrocenteschi più graziosi di Milano: il cortile (o quel che ne rimane) del Palazzo Dal Verme.
Il Palazzo Dal Verme fu la dimora nobiliare di una delle famiglie più potenti della corte viscontea e sforzesca del XV secolo. Fu fatto edificare nella prima metà del 1400 da Luigi Dal Verme (1390-1449), conte di Sanguinetto. Il Dal Verme iniziò la sua carriera di condottiero al servizio del Conte di Carmagnola, di cui sposò la figlia, Luchina Bussone. Fu poi capitano di ventura sotto le insegne di Filippo Maria Visconti, dal quale ottenne i feudi di Bobbio e Voghera, e in seguito alla morte di questi combatté al fianco di Francesco Sforza. La costruzione della loro dimora nei pressi del Castello fu poi proseguita dal figlio Pietro e dal nipote Federico.
Anche in questo caso è un peccato aver perso un po’ troppo il filo storico dell’edificio snaturandolo eccessivamente con questi palazzoni sproporzionati e invadenti che soffocano sia il vecchio cortile che la stessa strada ancora in parte dall’aspetto ottocentesco.

Gli sgraziati sottotetti costruiti qualche anno fa.
non saranno il massimo ma per quel che c’è a Milano non mi sembrano così brutti quei palazzi.