Zona Porta Ticinese – Come riparare quel disastro che è il Vicolo dei Fabbri

Vicolo dei Fabbri, molti non sanno neppure dove si trovi. Si tratta di uno dei vecchi terraggi che nel medioevo correvano lungo il lato interno delle mura di difesa che a loro volta correvano lungo la cerchia dei navigli. Il Vicolo, ora Via, dei Fabbri univa lo slargo (P.za Resistenza Partigiana) che si trovava dove un tempo vi era la pusterla dei Fabbri in fondo a via Cesare Correnti e il Corso di Porta Ticinese all’altezza delel Colonne. Oggi è spezzato in tre blocchi, tutti a fondo cieco. Questo si è verificato perché un piano regolatore progettato nel dopoguerra prevedeva la sua sparizione per far spazio a vie moderne e più larghe e a nuovi edifici che in parte sono stati realizzati creando quest’aspetto disordinato che caratterizza soprattutto questo tratto del centro di Milano. Edifici di due epoche differenti che in alcuni punti sono quasi adossati gli uni agli altri senza alcun senso.

Da anni l’edificio di Via De Amicis al civico 16, alquanto brutto e anonimo, è in procinto di essere trasformato, anche se le impalcature sono state alzate, per poi essere smontate nuovamente diverse volte. Palazzina di due piani costruita negli anni Cinquanta, da anni completamente vuota.

In rete, recentemente è saltato fuori questo progetto che potrebbe essere quello che darà nuova vita a questo palazzo. Nel frattempo le vecchie case superstiti, di Via dei Fabbri sono già in fase di ristrutturazione da mesi. Putroppo il mal riuscito mix di case d’epoca e case costruite negli anni Cinquanta hanno prodotto una commistione di stili, altezze, volumetrie e scenografie veramente brutte e di difficile risoluzione.

Degli Esposti Architetti

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6 commenti su “Zona Porta Ticinese – Come riparare quel disastro che è il Vicolo dei Fabbri”

  1. si ma il progetto della palazzina anni 60 se fosse attuato .. porterebbe via luce e aria alla case di via dei fabbri.. Io sarei par la demolizione della palazzina…
    cosa non facile. E che dire del palazzo di 10 piani che chiude la Colonne di san lorenzo?

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  2. Sì ma il progetto della palazzina moderna è T E R R I B I L E.
    sarebbe un pugno allo stomaco di tutta la zona.

    Ma queste cose perché non le costruiscono dirimpetto ai campi da sci invece che nel centro storico di una città.

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  3. di per sè la proposta non mi dispiace, ma non risolve affatto il disordine urbanistico del vicolo dei Fabbri.
    Qui come altrove (es corso Garibaldi) ci vuole solo la demolizione

    Est71

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  4. Sono d’accordo con il commento di Antonio, se attuato il progetto porterebbe via luce e aria alla case di via dei fabbri, alcune addirittura si trovano a meno di 5 metri dall’immobile! (E infatti gli architetti si sono ben guardati dall’inserire lo stabile di Fabbri 18 nel rendering… Stabile perdipiù tutelato dalle belle arti!). Il progetto pubblicato in questo articolo comunque è vecchio, risale al 2009 e sono ormai scadute tutte le autorizzazioni relative; la proprietà committente, Immobiliare De Amicis srl (indicata sul sito degli architetti di cui inserite il link) ha abbandonato a se stessa l’area ed il cantiere, generando uno stato di degrado notevole e con occupazioni abusive di suolo importanti, violando così diversi articoli del regolamento edilizio. Molto molto strano che nessuno del comune sia ancora intervenuto, nonostante le ripetute segnalazioni – che ci sia qualche protetto?

    Detto questo, l’area di via De Amicis 16 è solo uno dei problemi di via dei Fabbri: sporca, buia, senza marciapiedi, abbandonata a se stessa, senza quasi illuminazione pubblica (due lampioni sono installati proprio all’interno della proprietà di de amicis 16 – dunque un’area privata, e per di più abbandonata in area di cantiere!), necessita di una serie di interventi pubblici di arredo urbano che la rendano una via vivibile come dovrebbe essere.

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  5. E’ passato un anno – un altro anno, e nulla è cambiato. La palazzina di De Amicis 16 giace indisturbata in condizione di degrado e insalubrità disastrose, tra pennelli pericolanti, strutture in tubi innocenti abbandonate a se stessi, vetri rotti ed erbacce… Tutt’intorno, uno scannatoio notturno, topi morti, escrementi, siringhe, bottiglie rotte… Possibile che nessuno intervenga sul serio? Com’è possibile che il Comune permetta una situazione di degrado assoluto del genere, e per così tanto tempo? Ma chi vive nei palazzi limitrofi come fa a sopportare tutto ciò?

    Scrivete uno dei vostri articoli belli ed onesti, scattate qualche foto, documentando la situazione, sia mai che svegli qualche animo un pò pigro!

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