A volte capita che si realizzino opere, anche costose, per poi lasciarle lì come soprammobili dimenticati sugli scaffali troppo in alto.
Ogni volta che facciamo un salto in piazza Enzo Papi – alla Barona – e osserviamo la bella scultura-fontana di Igor Mitoraj, ci chiediamo cosa ci faccia in quel luogo. Piazza quasi sempre vuota, avrebbe dovuto diventare un punto di ritrovo per il quartiere Sant’Ambrogio, con negozi e bar e invece da sempre la circondano portici imbrattati e abbandonati.
Qualcuno può dire che anche le periferie debbano essere valorizzate e concordiamo con questa visione. Tuttavia in un caso come questo, a nostro avviso, il valore si annulla poiché un’opera di tale valore pare solo sprecata, abbandonata a sé stessa da anni.
Una fontana come questa (forse, dopo la fontana del Piermarini, la più preziosa e bella di Milano) secondo noi avrebbe dovuto essere collocata in centro e valorizzata in modo da poter essere ammirata da cittadini e turisti.
Qui a malapena viene goduta da alcuni abitanti che qualche anno fa (2006) si erano mobilitati – probabilmente inascoltati – per sollecitare una pulizia e un ripristino della fontana dimenticata dal Comune.
Se almeno ci fossero negozi e bar ad animare lo spazio della piazza, se i portici non fossero tanto degradati, questa bella scultura-fontana, risulterebbe ben collocata anche nella sua sede attuale.
Nella piazza si trova anche un’altra scultura della quale non siamo riusciti a capirne l’autore e il senso.
Questa fontana l’ho scoperta nel febbraio del 2014, quando mi sono messa a caccia delle “poche e bistrattate” fontane di Milano. Più che trovare un’altra collocazione alla fontana, sarebbe auspicabile un recupero della piazza dando attuazione al progetto originario di farne un punto di aggregazione per il quartiere. Rispetto alle vostre foto io avevo trovato l’opera più sporca e il centauro aveva al collo un copertone di bicicletta. Quindi un minimo è stato fatto, ma moltissimo resta da fare, il consiglio di zona non può fare nulla ?
Forse dopo la sistemazione si potrebbe pensare di introdurla nel circuito dei giri turistici, lì vicino c’è anche una chiesa moderna molto interessante “S. Giovanni Bono”.
Ma state scherzando spero, quella piazza è una delle più importanti del quartiere, vissuta moltissimo dai bambini che escono dalla vicina scuola elementare. Spostarla significherebbe rendere quella zona ancora più degradata. Se non vivete la città in tutte le sue sfaccettature almeno evitate di proporre cavolate. L’unica cosa condivisibile è la valorizzazione dei portici.