Trasporti: arriva Leonardo sulla linea Verde

Il primo dei 10 nuovi treni della linea 2 della metropolitana è in servizio:  il  “Leonardo” nero con i profili verdi è partito dalla stazione di Garibaldi FS, con a bordo l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, l’assessore ai Lavori Pubblici, Carmela Rozza, il vice sindaco della Città metropolitana, Eugenio Cominicini, il presidente di ATM, Bruno Rota, e tutti i passeggeri che oggi per la prima volta hanno potuto godere della bellezza del primo Leonardo nero con i profili verdi ufficialmente in linea.

“Siamo soddisfatti di poter presentare ai milanesi anche sulla linea 2 questo gioiello di tecnologia – ha detto il presidente e direttore generale di ATM Bruno Rota – un ulteriore sforzo di ATM per cercare di rendere sempre più efficiente il servizio. L’Azienda dimostra, ancora una volta, concretamente, che le efficienze conseguite in questi ultimi anni hanno consentito di liberare risorse per investimenti che possono essere immediatamente percepiti dalla clientela come miglioramento effettivo del servizio”.

Il finanziamento di 220 milioni di euro con cui sono stati acquistati i 30 nuovi treni, di cui questo Leonardo fa parte, è interamente a carico di ATM, che si avvale di un mutuo con la BEI (Banca europea degli investimenti) coperto da una garanzia fidejussoria del Comune di Milano. Di questi, 14 sono già in servizio sulla linea M1 dall’inizio di Expo, nel pieno rispetto dei tempi. Oggi entra in servizio il primo destinato alla linea M2. Una linea che continua la sua crescita assai rilevante dei passeggeri trasportati ormai stabilmente superiori ai 500 mila/giorno (a prescindere da Expo) e per la quale si rende sempre più urgente un radicale intervento di ammodernamento, di cui questi primi dieci treni sono un primo tassello.

 

“È un impegno  molto gravoso – ha specificato Rota –  che l’Azienda ha potuto affrontare nonostante le risorse annualmente messe a disposizione non siano aumentate in termini reali perché ha saputo “risparmiare” economizzando anche sui processi e sugli acquisti. Le procedure di affidamento effettuate tramite gara nel  2015 saranno 1840 con un trend in costante incremento: erano 1.257 nel 2011, 1.447 nel 2012, 1.737 nel 2013, 1.817 nel 2014. La crescita è del 45% e si accompagna al crollo degli affidamenti con procedure negoziate.”

 

Il primo “Leonardo”, destinato alla M1, era arrivato a Milano dallo stabilimento del fornitore (Ansaldo Breda) il 29 luglio 2014. Il primo treno verde è arrivato a Milano nell’estate del 2015 dagli stabilimenti di Pistoia. Dopo le necessarie fasi di messa a punto e collaudo, oggi entra in servizio. Il decimo treno per la linea M2 entrerà in servizio in tempi serrati entro fine febbraio 2016 mentre il ventesimo nuovo Leonardo per la linea rossa sarà in servizio entro fine giugno 2016. Una gara pubblica da 300 milioni di Euro, senza strascichi e con la messa in servizio dei treni nel pieno rispetto dei tempi.

Le peculiari caratteristiche della linea verde hanno reso necessarie prove di circolazioni specifiche. Durante questa fase sono state individuate e proposte ad Ansaldo Breda modifiche migliorative relative alle caratteristiche della linea. Alcune di queste sono state recepite già in fase di realizzazione: sulla linea verde, ad esempio, non è presente la marcia automatica ed è dunque stata studiata una versione specifica del segnalamento di bordo.

 

Tecnici  e manager di ATM hanno costantemente seguito il lavoro di realizzazione dei convogli presso gli stabilimenti del fornitore e continueranno a farlo anche per i prossimi convogli.

“Un rigoroso sistema di controllo e di collaborazione che ha dato i suoi frutti: il rispetto del cronoprogramma delle consegne di questi treni è un risultato ottenuto grazie a un impegno senza sosta” ha proseguito Rota. E le vicissitudini recenti del gruppo Ansaldo con la sua cessione ad Hitachi non hanno influenzato la qualità della commessa grazie ad un rapporto di collaborazione con i tecnici della parte “metropolitane” di Ansaldo Breda molto buono e molto professionale”.

I treni sono composti da 6 carrozze completamente comunicanti tra loro, per una lunghezza complessiva di 107 metri e una capacità di 1.232 passeggeri; 90 km/h la loro velocità massima, con strutture irrobustite e carrelli studiati per garantire una marcia silenziosa. È stato installato un impianto di climatizzazione integrale estate/inverno ed è presente una illuminazione a Led. Le pareti sono dotate di una speciale pellicolatura resistente agli atti vandalici. È stata inoltre prevista la predisposizione a connettività Wi-Fi. Gli azionamenti sono ad inverter, capaci di garantire, rispetto ai vecchi treni, minori consumi energetici fino al 25%.

MIGLIORA IL SERVIZIO SULLA LINEA VERDE – Dall’ 1 Novembre la M2 migliora  il servizio serale, dopo le 21.30 circa,con più corse sia sulla tratta cittadina, sia sul ramo extraurbano di Assago Forum, garantendo un livello di servizio incrementato a vantaggio dei fruitori degli eventi presso il Forum, con 4 corse/ora.

Infine, è stato ottimizzato l’ultimo orario di partenza dei treni da tutti capilinea, in modo da migliorare i servizi di interscambio e rendere più omogeneo e fruibile il passaggio tra una linea e l’altra.

 

“ATM – ha concluso Rota – va avanti per i milanesi, anche dopo Expo”.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Trasporti: arriva Leonardo sulla linea Verde”

  1. Sicuramente sono super tecnologici, ma come design li trovo orrendi e, soprattutto, datati. Dopotutto sono solo un restyling del Meneghino che, a sua volta, è un restyling dei treni M3 del 1990… e si vede.

    Il frontale con la cornicetta spigolosa e i fari a “occhietto” non se pò guardà. Anni 80. Le fiancate dritte e con i finestrini piccoli sono vecchi, vecchi, vecchi (vedere treni M5, stesso costruttore, per un confronto).

    OT: qualcuno mi spiega cosa ci fanno i pulsanti di apertura sulle porte, se poi le apre sempre il guidatore come prima?? Ricordo che qualche anno fa l’ATM aveva fatto una campagna sul passaggio all’apertura manuale, pubblicizzando anche il risparmio energetico che ci sarebbe stato su larga scala… perché non si è proseguito per questa strada?

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    • I treni originali della linea 1 e 2 esteticamente erano più riusciti sia del Meneghino che, soprattutto, di questi che sembrano quelli che facevamo con il Lego da bambini.
      Il design vecchi treni, che risale ai primi anni ’60, sembra anche oggi più moderno di quelli che si sono succeduti ed era nato insieme al design delle stazioni e alla grafica dei pannelli informativi (anche questi ultimi oggetto in anni recenti di “attentati” da parte di ATM)
      Anche per evitare di avere materiale eterogeneo su una stessa linea (che dà impressione di servizio disorganizzato e mina la visual identity) sarebbe stato meglio mantenere lo stile dei vecchi treni anche con le nuove forniture, magari con qualche adattamento.
      I mezzi di trasporto non sono vestiti che si cambiano ad ogni stagione solo per il gusto di cambiare.
      Milano, “città della moda e del design” dovrebbe ricordarsi che design e moda sono due coste totalmente diverse.
      Ma forse in ATM l’ossessione verso il cambiamento “a prescindere” deriva dall’urgenza di conferire incarichi professionali a qualche architetto o designer “de noantri”.

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  2. Il treno meneghino era perfetto.. moderno con colori tenui, da capitale europea . questi leo sono orribili e meno pratici e pacchiani.. un inno al provincialismo.

    Su tutte le linee si vedono treni uno diverso dall’altro… era davvero impossibile radunare tutti i meneghino su una linea e tutti i Leonardo su un’altra? Perché poi I meneghino non si sono più comprati?

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