II Parte.
Vogliamo fare un giro per le vie Adda, Emilio Cornalia, Antonio Bordoni, Viale Liberazione e Piazza Einaudi. Il quadrilatero del Centro Direzionale dimenticato da decenni e che ancora oggi pare annaspare. Pensare che a pochi metri, dal lato opposto di Viale della Liberazione si trova il favoloso complesso di Porta Nuova-Varesine, coi suoi palazzi sfavillanti, i giardini curati, le piste ciclabili e gli spazi urbani a misura d’uomo. Qui, nell’insieme di strade recuperate negli anni Cinquanta da un quartiere alla periferia, incastrato com’era tra il canale della Martesana e i rilievi ferroviari che di fatto mantennero per lungo tempo la zona isolata, fino agli anni Cinquanta/Sessanta.
La seconda parte si occupa del parcheggio costruito oltre quindici anni fa (circa), all’angolo tra le vie Adda e Cornalia e che nella parte superficiale è adibito a giardinetto del quartiere. Purtroppo quest’angolo probabilmente non appartiene alla stessa proprietà il lato meridionale è stato sistemato a ciottoli di fiume e la parete, ora cieca, è uno schifo senza senso. Un cartello pubblicitario e una marea di scarabocchi fanno da decoro, quando qui potrebbe benissimo starci un bel murales. Così è veramente brutto.
L’eredità più duratura di Expo rischiano di essere le scritte “No Expo” presenti in ogni dove in città. O_o’