Milano | Porta Garibaldi – Via Rosales: il disastro parcheggi

Nel settembre del 2014  gli abitanti di via Rosales, stanchi di vedere le automobili parcheggiate persino sulle aiuole, si armarono di rastrello e paletta e portarono le aiuole nuovamente in vita.

Ma a quanto pare questa piccola attività di recupero degli spazi non è stato sufficiente e ancora adesso il marciapiede della via, nel tratto abbastanza largo, è un sicuro parcheggio per automobili.

A Milano la minaccia delle multe pare proprio non spaventare nessuno e i pedoni sempre più devono muoversi tra vetture parcheggiate dove non dovrebbero.

 

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Zona Porta Garibaldi – La sera in via Rosales è rimasta solo la strada dove passeggiare

Chi fa da sè fa per tre in via Rosales

I parcheggi in via Gaspare Rosales

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Porta Garibaldi – Via Rosales: il disastro parcheggi”

  1. ennesimo marciapiede rifatto recentemente o inserito in un contesto di riqualificazione della via, senza pensare ad interventi anti intrusione delle auto.
    Licenziare in tronco i responsabili.
    Ogni intervento di riqualificazione su strada deve avere quella imposizione per non dare la sensazione di soldi pubblici buttati nel cesso oltre che di continuo degrado.

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    • Sono d’accordo, però quando vedo le parigine o gli archetti che occupano metà di alcuni strettissimi marciapiedi penso a quanto l’inciviltà di alcuni danneggi tutti. Spesso mi incastro col passeggino, figuriamoci un disabile.

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    • Inutile scrivere frasi a effetto tipo “licenziare in tronco i responsabili” quando sappiamo tutti benissimo che non è possibile (anche perché non hanno infranto nessuna legge, sono i parcheggiatori quelli in torto).

      Dalla foto 3 si vede che le parigine sull’altro lato della strada CI SONO: se di qui non le hanno messe, ovviamente è perché il parcheggio abusivo è tacitamente tollerato, come in moltissimi altri punti di Milano.

      Del resto si sa che a Milano andare contro il “sacrosanto diritto” di andare in macchina anche dal soggiorno al bagno per fare pipì significa perdere voti: anche una giunta ecologista come questa non può calcare troppo la mano, specie in un anno elettorale. Prova a leggere i commenti-tipo a un qualsiasi articolo su traffico e trasporti sul Corriere Milano e te ne renderai conto.

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  2. Poco da discutere, la gente va civilizzata a forza come in tutto il mondo: multe. Inutile parlare per anni se a questa deludente giunta poco o niente è interessato. Ricordiamo in cinque anni zero viali alberati liberati, via Juvara ancora dorme.

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    • Sono sicuro che le multe al signore del Suv gli fanno ridere. Le mette in conto e magari le fa pagare all’azienda (sua) cui è intestata la macchina.

      Sono appena tornato da un viaggio in USA. Una sera gli amici che mi ospitavano hanno parcheggiato la macchina in un posto disabili: uno dei miei amici ha appena ottenuto l’invalidità ma non ha ancora il “bollino” sul vetro. Dopo DIECI MINUTI c’era una macchina della polizia con tanto di lampeggianti accesi, già pronta a chiamare il carro attrezzi.

      Ovviamente il mio amico aveva pronto il certificato in tasca, ma per una cosa simile in USA ti puoi anche fare la classica notte al fresco. Questi sì che sono deterrenti, mica la (statisticamente poco probabile) multa!!!

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  3. Quelle foto sono l’emblema di menefreghismo, strafottenza e disprezzo per gli altri. Disabili? Anziani o donne con passeggino? Chissene. La multa è poco ma può servire, ciò che serve sono anche strade disegnate in modo diverso e educazione al senso civico che andrebbe insegnata anche a scuola. Comunque a pochi metri da lì c’è un enorme parcheggio sotterraneo, se puoi permetterti una macchina puoi permetterti anche pochi euro per parcheggiare in modo regolare.

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