Città Metropolitana–Viaggio nel ramo di Gessate della M2
Febbraio 2016
1°) parte Vimodrone – Cassina D/P
“Nel ramo della metro2 che volge ad est, vi è un tratto ai pochi milanesi conosciuto eppur così importante come testimoniano i numerosi fruitori della rete.”
La prima parte oggetto della nostra indagine sono le stazioni di Vimodrone, Cascina Burrona, Cernusco S/N, Villa fiorita e Cassina D/P.
La tratta (Cascina Gobba – Gorgonzola) è stata inaugurata nel 1968 (anche se i treni della M2 vi circolano solo dal 1972) in sostituzione all’obsoleta tranvia che collegava piazzale Sire Raul a Vaprio d’Adda (linee celeri dell’Adda), inizialmente il progetto prevedeva di collegare Milano a Bergamo con una linea su ferro in potenziamento alle già esistenti linee ferroviarie (Milano – Bergamo via Treviglio e Milano – Bergamo via Carate Brianza). Dopo il ridimensionamento del progetto e l’attestamento della linea a Gorgonzola sono state aggiunte in-extremis, prima dell’apertura della tratta, le stazioni “gemelle” a basso impatto economico di Cascina Burrona, Villa Fiorita, Bussero e Villa Pompea.

Il nostro reportage si è focalizzato sui problemi e le potenzialità di questo ramo, troppo trascurato, rispetto al resto della rete metropolitana. La tratta ha un’utenza giornaliera elevata, in particolare negli orari di punta, la maggior parte di loro sono pendolari che prestano lavoro e studio presso il Capoluogo lombardo.
La Città di Cernusco Sul Naviglio conta oltre 33 mila anime ed è servita, alle porte del suo centro storico, dall’omonima stazione. Questa è l’unica ad aver superato le barriere architettoniche grazie a due moderni ascensori inaugurati nel Marzo 2011. A Novembre 2015 è stato raggiunto un accordo tra il Comune di Cernusco S/N, il Comune di Milano e ATM per la riqualificazione e realizzazione di 3 ascensori nella stazione di Villa Fiorita, per un importo di 1.000.000 di euro, saranno cofinanziati dal Comune di Milano e dal Comune di Cernusco sul Naviglio.
Oltre questi casi, nella Milano della cultura del trasporto pubblico e del dinamismo, le stazioni di Vimodrone, Cascina Burrona e Cassina offrono numerose difficoltà a quei cittadini con disabilità che si trovano ad usufruire dei mezzi. In questi giorni è stata aperta una petizione per chiedere al futuro Sindaco di Milano di dotare le stazioni extraurbane di scale mobili e/o ascensori. (Qui il link: http://chn.ge/1JWzfXv)
Non solo barriere architettoniche, ma anche la scarsa manutenzione spesse volte accompagna queste stazioni. ( Qui di seguito foto che documentano i “muri della mobilità” ed il degrado)
Da sottolineare un investimento previsto per l’ammodernamento degli impianti di alimentazione elettrica della stessa M2 che ammontano complessivamente a 36,6 milioni di euro, dei quali 16,6 milioni di euro a carico di ATM.
-Stazione di Vimodrone.





-Stazione di Cascina Burrona, situata nel comune di Vimodrone, recentemente abbellita, ma non vi sono progetti importanti per eliminarne le barriere architettoniche.





-Stazione di Cernusco S/N, situata nell’omonimo comune, unica stazione del ramo Gessate ove presenti ascensori. La sua struttura è uguale a quella della stazione di Vimodrone.






-Stazione di Villa Fiorita, situata nel comune di Cernusco S/N, nel Novembre 2015 è stato siglato un contratto tra il comune di Cernusco e quello di Milano per la riqualificazione e la realizzazione di 3 ascensori.





-Stazione di Cassina De’ Pecchi, situata nell’omonimo comune





Mi piace molto il connubio “ciclopista della Martesana – M2”: dopo aver pedalato fino a Crespi e dopo aver rinfrescato le membra nell’Adda, si può tornare comodamente in centro con la metro. D’altronde si può fare la medesima cosa con ciclabile del Naviglio Grande – S9 da Albairate, o ciclabile Pavese – S13 da Pavia. É un bel modo per visitare Milano e la città metropolitana: quando ho dei conoscenti in città propongo sempre queste attività.
Scrivimi quando lo fai 🙂