Milano | Porta Vercellina – Basterebbe poco per una città più vivibile

Corso Vercelli con via Belfiore e via Marghera forma un continuo commerciale fino a Piazza De Angeli e costituisce il fulcro della vita sociale e commerciale per i quartieri della zona ovest di Milano.

In questi giorni, finalmente, il Comune sta intervenendo per sistemare piazza Wagner una volta per tutte.

Via Marghera, via Ravizza e via Raffaello Sanzio sono uno dei centri di vita notturna milanese, specie per quanto riguarda ristoranti e pub. Corso Vercelli, più commerciale, è una sorta di Corso Buenos Aires eppure basta andarci un sabato per rendersi conto di come spesso a fatica la gente riesca a passeggiare sui microscopici marciapiedi larghi meno di due metri. Un tempo il corso era anche alberato ma, come è successo in altri casi, anche qui negli anni Cinquanta si è preferito l’asfalto agli alberi.

Si è parlato spesso di riportare il verde nel corso, ma non si sono mai visti progetti concreti su questo tema.

Noi abbiamo provato a pensare qualcosa di semplice ma che cambierebbe volto all’intera zona.

Anzitutto si potrebbero allargare i marciapiedi del Corso Vercelli, togliendo i parcheggi e piantumando alberi, anche di piccolo taglio, come erano un tempo.

Poi si potrebbe pedonalizzare completamente via Belfiore (una curiosità: nella via i marciapiedi sono larghi su un lato e strettissimi sul altro) fino a Piazza Wagner. Anche la piazza potrebbe essere più bella eliminando il parcheggio posto proprio davanti alla chiesa di San Pietro in Sala.

Proseguiamo il nostro viaggio ideale in via Marghera, dove si potrebbe procedere a una pedonalizzazione nei due tratti (spezzata all’altezza di via Cuneo/Ravizza) e magari piantare delle aiuole con alberelli (sotto passa la metropolitana, non si possono piantare alberi più alti).

Non si tratta probabilmente di un grande progetto, ma sicuramente potrebbe essere un intervento destinato a dare una nuova veste ad una zona bella che però è stata per troppo tempo trascurata.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Porta Vercellina – Basterebbe poco per una città più vivibile”

  1. D’accordo totalmente. Sono 30 anni, dal brevissimo periodo di corso Vercelli col tram “difeso” dal serpentone nero-giallo, che la zona soffre marciapiedi e spazi inadeguati. E i pochi interventi fatti come il semaforo a metà del corso, hanno forse peggiorato il quadro.
    Quello che non capisco è perché non siano i commercianti stessi a farsi promotori. Come dimostra la case-history di via Dante, ne avrebbero solo da guadagnare.
    Aggiungo: e perché non trasformare la landa desolata di piazzale Pagano, magari inserendo un parcheggio multipiano a rotazione che permetta di evitare la caccia al posto per la sosta.

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  2. Queste vie sono brutte e tristi, dalle foto nessuno potrebbe dire che invece è una delle zone più vive della città.

    Il problema alla base di tutto è lo spazio per le auto, occorre molto coraggio.
    I comitati no alberi e no pedonalizzazione sono molto agguerriti e non possono essere ignorati.

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    • E’ già, il problema è sempre lo stesso, bisogna avere il coraggio di sottrarre lo spazio alle auto per destinarlo ad altri utilizzi. Aggiungerei a questo proposto tra le cose da fare anche quello di liberare i larghi marciapiedi delle vie circostanti come Via Sanzio e Buonarroti dalla sosta selvaggia come si è iniziato timidamente a fare a macchia di leopardo.

      Il comitato contro ci sarà sempre ma come hanno dimostrato tutte le pedonalizzazioni recenti la situazione non fa altro che migliorare, gli unici a non essersene ancora accorti sono i commercianti. Vero è che pedonalizzando si rischia di perdere il cliente che vive con il culo attaccato alla macchina ma sicuramente se ne guadagna ALMENO un altro che invece ha piacere a passeggiare in un luogo esteticamente bello ed al riparo dal traffico.

      Questa giunta ha pedonalizzato come mai si è fatto nel passato e tutte le pedonalizzazioni sono state dei grandi successi (salvo forse il castello per cui però si attende una sistemazione decorosa, io voto per ampliare il parco).

      Se si ha a cuore la vivibilità della città e la nostra salute non c’è altra strada.

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  3. Basterebbe cominciare con il contrasto alla sosta selvaggia: tutta la zona è in balia delle auto – dalle foto, scattate probabilmente ad agosto, non si direbbe, ma abbondano i parcheggi in doppia fila, sulle piste ciclabili, su passi carrai e posti per disabili, specialmente la sera coi ristoranti aperti e i vigili inesistenti; il sotterraneo di piazza Piemonte, peraltro economico, è sempre tristemente semivuoto mentre il parcheggio anche in mezzo alla strada (se n’era parlato qui su UF qualche tempo fa) è più selvaggio che mai.
    Basterebbe questo per iniziare a pensare di essere in un Paese civile.

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  4. Pedonalizzare Marghera è un problema viabilistico ancor prima che di parcheggio o di opportunità commerciale: come farebbe il traffico da Corso Vercelli a raggiungere Via Trivulzio? Quella via è l’unico passaggio disponibile in direzione Gambara/Forze Armate..

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  5. Notizia dell’ultima ora:

    Candidato sindaco di Milano Stefano Parisi ha dichiarato che SE ELETTO elimineà l’ISOLA PEDONALE DI PIAZZA CASTELLO.

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    • A posto siamo, un altro candidato del partito dell’auto.. la prossima uscita sarà quella di eliminare area C.

      Credo che questa contrapposizione ideologica comunque ci sia solo in Italia, penso che all’estero la vivibilità delle città sia patrimonio comune di tutte la parti politiche.

      Bah.

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      • Questa gente qui purtroppo ci inchioda a rimanere una città di provincia, dove quello che conta è solo il loden e il leccatino.
        Zero visione, zero ambizioni di far diventare Milano una vera capitale internazionale.
        Il suo problema è che molti abitanti hanno espresso disagio, capito?
        Nemmeno a Segrate con le villette questi ragionamenti.
        Altro che riapertura dei navigli.
        qui arriva un altro amministratore di condominio.
        Tappetini nuovi e condomini contenti.

        Amsterdam, Parigi, Londra e Berlino anni luce da un’altra parte.
        Qui al massimo due fioriere in corso Vittorio Emanuele

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        • Qualcosa si devono inventare visto che Sala, per le sue caratteristiche e la sua storia (è stato city manager con Albertini e la Moratti), pur presentandosi con il CSX intercetterà anche un sacco di voti di CDX.

          Blandire gli autotalebani è un modo facile per recuperare qualche voto a destra, è un trucco che fanno sempre. Del resto basta leggere i commenti-tipo sulle pagine di Milano del Corriere o di Repubblica per vedere che, nonostante i progressi degli ultimi anni, di nostalgici dell’epoca d’oro dei combustili fossili ce n’è ancora parecchi in giro (forse, azzardo, perché corrisponde anche all’era della loro giovinezza).

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          • Si appunto!
            Al 100%.

            Sognano Milano come in The Dome, che cali un enorme Loden (alla Mario Monti) su Milano.
            Vernice grigia in una mano e pennello nell’altra.

            Spero che prosegua la giunta con Sala a questo punto.
            Solo un matto può pensare di riaprire Piazza Castello alle auto.

  6. L’isola del castello così com’è ora è un grande spazio vuoto anche perché piazza castello è piazza solo nel nome, ha più l’aspetto di una via dove però non ci sono ragioni per venire a passeggiarci. La vera piazza è in realtà Via Beltrami.

    Io penso che l’idea di proteggere uno degli edifici storici più famosi di Milano dal traffico sia stata una buona idea ma ora bisogna cercare di rendere attrattivo quello spazio.

    Visto che non stiamo parlando di una vera piazza penso che l’unico modo per renderla fruibile sia quello di trasformare lo spazio vuoto in verde preservando ovviamemente le vedute prospettiche.

    Non è un caso se tutti i progetti di sistemazione temporanea della piazza che hanno avuto più voti prevedessero il verde anziché brutti ed inutili manufatti.

    Su una cosa do ragione a Parisi, finita la triennale si smontino subito gli expo gate, se vogliamo conservarli troviamogli una collocazione in qualche piazza di periferia. Non trasformiamo come al solito il temporaneo in definitivo.

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    • Chiudere via Farini significa riversare tutte le auto in via Valtellina intasandola ancora di più e inotre si renderebbe ancora più difficoltoso il movimento delle auto in Piazzale Maciachini, già pesantemente compromesso nelle ore di punta! Lo spiega lei a quelli che abitano in Via Valtellina/Piazzale Maciachini, che avranno triplicati i livelli di PM10 e l’inquinamento acustico???

      Prima di fare proposte insensate, riflettere. Grazie!

      ps: Io in città uso solo ed esclusivamente i mezzi pubblici, ma quando si esagera con le pedonalizzazioni me ne rendo conto!

      Riguardo a Piazza Castello (non voterò comunque Parisi), io sono a favore di un parziale ripristino della viabilità in quanto, usando spesso la 61, il traffico è notevolmente aumentato in Foro Bonaparte da quando Piazza Castello è pedonale. Per lo stesso tragitto ci si impiega il doppio del tempo rispetto a prima!!! Riaprire due corsie in Piazza Castello non mi sembra così drammatico; basta farle a ridosso del tram e non si noterebbero neanche!

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      • Via Farini è già parzialmente a traffico limitato venendo dal centro. Una sua chiusura definitiva non cambierebbe più di tanto il traffico. La maggior parte di chi la percorre oggi è per parcheggiare o fermarsi in doppia fila davanti a qualche negozio.

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  7. La sosta selvaggia presente da anni in via Raffaello Sanzio (auto in mezzo alla strada, su strisce pedonali e discese da marciapiede ecc.), che provoca peraltro parecchi incidenti ad es. all’angolo con via San Siro, potrebbe essere facilmente eliminata con la prosecuzione della pista ciclabile che già arriva da piazza Buonarroti.
    Molto facilmente basterebbe prolungare la pista ciclabile tracciandola su un lato di via Sanzio, spostando l’area per i parcheggi più al centro della carreggiata (come fatto ad es. in corso Buenos Aires).
    La spesa sarebbe limitata, i parcheggi regolari mantenuti ed i parcheggi selvaggi eliminati.

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