Giusto un altro centro commerciale ci mancava… Comunque questo shopping center, che sta sorgendo nel comune di Locate di Triulzi, a due passi da Opera e dalla ferrovia del passante (più precisamente con la linea S13) sarà votato alla qualità e all’eccellenza. Anche dal punto di vista architettonico, Scalo Milano, avrà degli “edifici” che pare siano ben curati e ricercati. Infatti l’immagine a cui si sono ispirati gli architetti dello studio d’architettura e urbanistica Metrogramma Milano, è quella di un complesso industriale, di una fabbrica, come icona dello spirito produttivo milanese. Sono previsti 300 negozi che accoglieranno brand scontati delle più grandi griffe, ma non solo, anche del design e persino il cibo, dove troverà spazio nel Food Village.
Inaugurazione pare sia prevista durante la primavera di quest’anno ( 2016). Scalo Milano sorge nel comune di Locate di Triulzi, a sud di Milano, una location privilegiata a valenza sovraregionale.
Foto dal cantiere
Quest’inesattezza da voi non me l’aspettavo proprio: “la ferrovia del passante”!?! O_o’
Suggerisco: “la stazione ferroviaria di Locate Triulzi servita dalla linea suburbana S13”.
Scusate la pedanteria, ma i vostri articoli ci hanno abituato alla precisione e ad una scrupolosa scelta dei termini da usare, sicché ora ho delle aspettative che non potete deludere. 😉
Non possiamo chiamarla Suburbana e basta?
Gent.mi “Urbani urbanisti” di Urbanfile (scusate il calembeur),
avete notato che sono stati posti dei ponteggi sulle faccaite delle Poste di Piazza Cairoli ?!?
Non sarà mica che stanno preparando i lavori per lo sbarco in Italia del “Cortes Ingles” (con annesso Starbucks)?
AVete novità o info su tali lavori?
Grazie e ottimo lavoro sempre!
@Jules
La S13 fa tutte le stazioni del Passante…
STAZIONI S13
– Milano Bovisa
– Milano Lancetti
– Milano Porta Garibaldi
– Milano Repubblica
– Milano Porta Venezia
– Milano Dateo
– Milano Porta Vittoria
– Milano Rogoredo
– Locate Triulzi
– Pieve Emanuele
– Villamaggiore
– Certosa di Pavia
– Pavia
Quindi non è scorretto chaimarla passante.
Mi stava venendo il dubbio che fosse una linea tipo Como – Cadorna..
@wf: hai ragione nell’affermare che la linea S13 si instrada nel Passante ferroviario di Milano da Bovisa a Porta Vittoria. Da lì fino a Pieve Emanuele usa altre infrastrutture ferroviarie collegate al Passante, ma non identificabili con questo nome. Da qui, la mia osservazione.
Concordo, però, che nel linguaggio comune si sentano spesso frasi tipo: “ho preso il passante da Lodi a Saronno”. L’inesattezza è, a mio avviso, soprattutto colpa di un’inadeguata presentazione e promozione del servizio da parte di Trenord e degli enti locali coinvolti.
Diciamo che dal cosiddetto “l’uomo della strada” me lo aspetto di più che da un blog specializzato ed attento come Urbanfile. 🙂
Esatto Jules.
Perfettamente d’accordo con l inaccettabile confusione cromatica e comunicativa delle linee s passanti, le linee s non passanti e le linee metro.
Non c’è lo possiamo più permettere se persone informatissime come voi di Urban file vi confondete, figuriamoci un turista appena sbarcato a Milano.
Però anche non d accordo poiché passante è un gerundio, il che significa che le Linee s, solo alcune di esse diventano appunto passanti sottoterra a Milano per uscire ridiventando linee regionali s.
Quindi le linee s possono o non possono essere “passanti” .
La s1 non lo è.
La s13 si.
Ma il disastro vero è che queste cose devono essere decise e confermate da una comunicazione chiara e soprattutto univoca.
Ci azzuffiamo noi, figurati gli utenti occasionali.
O peggio i turisti.
Inaccettabile per Milano nel 2016.
Soprattutto dopo l’Expo.
Quando Milano torneranno tanti turisti a esplorare la città.
Un altro centro commerciale? Ancora consumo di territorio in zone già abbondantemente compromesse? L’aspetto architettonico potrà essere il più gradevole che si possa immaginare ma queste operazioni semplicemente non dovrebbero essere fatte.
Il consumo di suolo su quell’area c’è stato una volta , quando c’erano al Saiwa e la Granarolo.Fortunatamente hanno riutilizzato un ‘area abbandonata. Poi sulla sostenibilità d un altro centro commerciale possiamo discutere.