Milano | Castello – Parcheggi in divieto – Via Porlezza

Il segnale divieto di sosta è probabilmente il cartello più ignorato dagli automobilisti.

Se viene messo in un luogo, il motivo ci sarà, no? Eppure quante volte, se ci facciamo caso, si parcheggiano le macchine sotto questo cartello (l’esempio di qualche articolo fa, dove la gente è sempre costretta a camminare per strada perché le auto impediscono il passaggio sul marciapiede).

Le multe, che pure talvolta vengono emesse, paiono non costituire un sufficiente deterrente.

In questo post vi presentiamo la situazione in Via Porlezza, dove cartelli piazzati in alcuni punti, a quanto pare, sono inutili.

 

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Cartello di Divieto di Sosta per chi non lo conoscesse

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Castello – Parcheggi in divieto – Via Porlezza”

  1. I cartelli non servono a nulla. Si risparmino i soldi per metterli e si usino per semplici parigine, dissuasori, parapedonali che rendano fisicamente impossibile la sosta

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    • Concordo che impedire fisicamente la sosta sia l’unico modo. Del resto se si fa così anche in paesi con molto più senso civico del nostro (es. Nordeuropa o UK) un motivo ci sarà.

      Non solo, ma in genere all’estero i dissuasori sono dei robusti pali con un diametro e uno spessore del metallo almeno doppi delle nostre ridicole parigine, che si abbattono anche solo soffiandoci sopra (o, milanesemente, “buffandoch adòss”).

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