Milano fa sempre un passo avanti e tre indietro sull’arredo urbano.
Da qualche anno il Comune e A2A stanno sostituendo i punti luce in città con le nuove lampade a LED. Naturalmente questo sta avvenendo anche a Isola e Porta Nuova, dove, a seguito dei grandi interventi edilizi, all’epoca si erano studiati dei lampioni ad hoc, di design e ben stilizzati.
Ora, per l’appunto, il servizio di rinnovo è giunto alla zona dell’Isola e in Via Gaetano de Castillia, dove sono già stati sostituiti i punti luce sui lampioni preesistenti creando un effetto ibrido alquanto strano. In pratica sono rimasti i pali precedenti grigi e sono stati sostituiti solo i fari che avevano un certo design con questi creati da A2A in forma neutra per poter essere istallati ovunque in città.
Per carità, i lampioni a LED sono meglio del vecchio sistema d’illuminazione, più economici e meno inquinanti, però esteticamente sono proprio brutti, specie se installati su pali già esistenti. Così ora, sui pali troviamo quest’incastro realizzato a forza e che sa più di precario che di definitivo.
Sono piccole cose, che come sempre fanno la differenza tra una città attenta all’arredo urbano e una più approssimativa, e Milano troppo spesso appartiene più alla seconda che alla prima categoria.
Questo sistema così poco attento lo avevamo già fatto notare per i lampioni del centro storico, e significa solo che il Comune di Milano non ha, dal dopoguerra in poi, programmato un serio progetto di arredo urbano unitario e bello ma si è servito sempre di piccoli appalti che hanno prodotto a seconda dei periodi lampioni dalle forme più disparate.
@Garba: mi pregerò di dirlo ai miei nonni, lombardi da ottomila generazioni, che da sempre lo pronunciano con la A.
Comunque i “verbi servili” (che non si dice più da cent’anni, adesso si chiamano verbi modali) sono potere e dovere e vess (a) dree, con o senza a, caso mai è una perifrasi, ma di certo non un verbo servile.
Aloha!
E volere
C’è un assessore che me lo ero fatto amico su Facebook per vedere le sue iniziative .Doveva definire le politiche inerenti la progettazione e la realizzazione degli interventi di arredo urbano.All’inizio era interessante e pure rispondeva.Poi si è messo a discutere solo .ma solo di politica facendo solo paragoni con la fazione opposta .L’ho tolto dalle amicizie.
Oltre le considerazioni est-etiche che dell’articolo condivido tutte, oltre lo scadimento del gusto che su tutti piani culturali fa parte del “buio” di questa decadenza, segnalo un articolo sul problema costi/benefici
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“Il caso di Milano è emblematico per dimostrare che il led e il risparmio energetico da soli non sono la soluzione alla comune percezione di città buie. La sola sostituzione delle lampade nei punti luce già esistenti non è servita a rendere le strade più vivibili: anzi, i milanesi lamentano che in alcune zone la situazione è peggiorata.”
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http://m.dagospia.com/costi-record-e-lampioni-spenti-l-italia-e-al-buio-brillano-solo-i-centri-commerciali-140459
Mandato alla pagina del comune la segnalazione. Hanno detto che hanno inoltrato agli uffici competenti. ?