Tolti gli Expogate, ecco la situazione a bonifica quasi conclusa. Adesso aspettiamo l’inizio dei lavori per l’orto-urbano che servirà come momentaneo arredo urbano in attesa della futura riqualificazione e sistemazione di Piazza Castello.
Ricordiamo che il progetto vincitore, eletto solo un mese fa da una giuria, dovrà attendere ancora qualche anno, anche perché il Comune dovrà trovare la somma per realizzarlo.
Intanto abbiamo dato uno sguardo anche al resto di Largo Cairoli e Foro Bonaparte, anch’esso in attesa di una riqualificazione.
Trovo che un orto urbano sia totalmente fuori contesto. Avrei preferito che mantenessero gli expo gate finché i lavori di riqualificazione non partono. Spreco di soldi…
Se la Moratti avesse approvato expo gate, poi indetto un concorso, fatto demolire expo gate e poi bloccato il concorso per mancanza di soldi per metterci un fascistissimo orto di guerra….. C’era manifestazione permanente e il girotondo e i sentinelli schierati 24/7.
E invece meglio l’orto che expogate e grazie al cielo ha fatto tutto un sindaco “de sinistra” cosi’ nessuno si lagna piu’ di tanto!
ma che tristezza queste polemiche “destra” VS “sinistra” non se ne può’ piu’! Caro anonimo, cosa ci vuole per farti capire che sono due categorie del ‘900 e che noi siamo ormai da 17 fuori da quel secolo???!!!
Apri gli occhi e anche la mente!
Sto semplicemente facendo una osservazione e senza polemica! Del resto cosa gira per Milano a far polemica a ogni sciopero o manifestazione o fash mob lo vedi tu come lo vedo io (e a me che “destra e sinistra” sian morte da 17 anni non sembra proprio anzi – prova ad aprire un quotidiano in questi giorni!)
concordo con Dado… veramente insopportabile questa mania italiana di attaccare a ogni cosa etichette ideologiche (oltretutto vecchie stravecchie superate e strasuperate)
se vuoi fare il troll di gelmini de corato & co hai proprio sbagliato sito
‘Sto semplicemente facendo una osservazione e senza polemica!’…chissà quando fai polemica allora! (oh, detto senza polemica)
Largo Cairoli via chiuso al traffico tagliando così come accade ormai in molte capitali europee la città in due. Chi vuole andare da un lato all’altro della città circumnaviga usando la circonvallazione. Questa è l’una riqualificazione degna di quel luogo e di una città moderna e civile. Punto !
ma… invece che delle pianticelle da orto, non ci starebbero forse meglio, che so, delle palme o dei banani?
Ci si potrebbe anche risparmiare con lo sconto-quantità.
🙂
dipende, solo se la polizza antincendio è compresa nel prezzo 😉
io continuo a non capire, a parte andare a buttarla in politica da bar, come possa esserci ancora nel 2017 qualcuno che non ha capito che l’expo-gate era pensato sin dalla sua concezione come installazione temporanea, posto che credo sia stato scritto anche in alcuni vespasiani.
le installazioni temporanee sono, per l’appunto, temporanee. chi parla di “sprechi” non comprende che nel valutarne i costi si tiene conto della loro temporaneità per cui mantenerle più a lungo dell’orizzonte per cui sono ideate (e vale anche per gli orti) costerebbe di più che rimuoverle.
Carissimo Garba
Di professione faccio l’ingegnere aerospaziale e le garantisco che l’Expogate sarebbe tranquillamente durato ancora un anno senza nessun problema.
Saluti,
Mino
Io invece non sono avvezzo a fare gare di titoli e le faccio solo notare che in uno spazio pubblico bisogna metterci dei contenuti e questi costano.
Non era una gara di titoli ma una spiegazione che la mia non era una politica da bar. L’expogate poteva essere utilizzato come bar, spazio espositivo, light fastfood ecc. Questi avrebbero mantenuto aperta la struttura e sarebbero costati nulla al comune affinché non si partisse con il vero progetto di riqualificazione. L’orto invece ha anch’esso costi di mantenimento e non porta entrare al comune (a meno che qualcuno si metta a vendere carote in pieno centro).
Quanto disprezzo per i bar. Dai, che almeno una volta nella vita ci sono stati tutti.
ma com’è un orto fascista?
http://www.corriere.it/foto-gallery/ambiente/15_febbraio_25/milano-guerra-grano-frumento-piazza-duomo-4b08e5ca-bd08-11e4-ad0c-cca964a9a2a1.shtml