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Milano | Duomo – L’aiuola del Duomo quasi completata

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Ancora poco e finalmente la tanto controversa aiuola di piazza del Duomo sarà consegnata alla città.

Palme e banani arrederanno per almeno tre anni la piazza. Ricordiamo che le palmette, ben 40, sono di specie Trachycarpus fortunei, di origine asiatica coltivate da secoli nella pianura e che sopravvivono benissimo al clima freddo, tanto che ne troviamo di simili persino in Germania e Inghilterra, oltre che sul territorio cittadino. Il progetto lo si deve a Marco Bay e lo sponsor dell’operazione di allestimento della caffetteria americana (che si ispirò al classico caffè milanese e italiano) di Starbucks.

Le palme a dire il vero ci piacciono molto, adesso dovremo attendere che i banani e le altre piante si sviluppino e fioriscano perché al momento, appena piantate, sono ancora striminzite.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


10 thoughts on “Milano | Duomo – L’aiuola del Duomo quasi completata

  1. wf

    Dietro le palme il palazzacci del mac donando sembrano la casa rosada e altri palazzi di Buenos Aires.
    Bellissimi et luminosi.

  2. Sergio

    Nonostante l’autore – che tuttavia stimo – continui a lodare questo intervento, non posso evitare di ribadire che il progetto è dal mio punto di vista (e di moltissimi) totalmente decontestualizzato, così come verrebbero concepite un’installazione artistica o una scenografia teatrale… peccato che si tratti invece di un’opera urbana che tutti – per volontà di pochi – dovranno per ben tre anni sopportare…

  3. robertoq

    Bisogna dire che visto dal Duomo verso i Palazzi Ottocenteschi (come in queste foto), il giardino ha un suo perché: mi ricorda Rapallo o le “località di villeggiatura” dove i Signori andavano a svernare nell’800.

    La vista verso il Duomo invece continuo a trovarla degna di un Casinò di Trump a Las Vegas, ma ci si fa l’occhio e poi onestamente non è naturale mettersi dietro le palme a guardare il Duomo (è normale fare il contrario), anche perché mescolarsi ai tassisti che fumano e commentano ad alta voce qualsiasi cosa non è piacevole (a proposito ma quando se ne va di li il parcheggio taxi??)

    1. Giancarlob

      Perfettamente d’ accordo: stavo pensando ai palazzi del lungomare di Salerno visti dal passeggio lato mare…..

  4. GArBa

    le palme continuano a piacermi. per la verità mi sarebbe piaciuto un qualsiasi allestimento con alberi di alto fusto, perchè è evidente il (lodevole) intento di sostituire con un elemento naturale l’edificio mai compiuto che nel progetto del Mengoni avrebbe dovuto concludere degnamente la piazza.

    sui banani invece, per la forma che prendono, continuo ad avere forti dubbi, come pure sul brecciolino. un classico tappeto erboso rasato avrebbe creato un bel contrasto con le palme, nello stile dei giardini all’inglese.

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