Da domani, venerdì 14 luglio, fino al prossimo 12 agosto, sarà in vigore in Darsena l’ordinanza che vieta di introdurre bottiglie di vetro, lattine, aste da selfie e fuochi artificiali e di esercitare il commercio in forma itinerante.
Nel periodo estivo la Darsena è un importante luogo di ritrovo di cittadini e turisti che amano trascorrere la serata in quest’area completamente riqualificata.
Nel dettaglio l’ordinanza specifica che dalle 00.01 del 14 luglio alle 00.01 del 13 agosto nell’area della Darsena, compresa tra piazza XXIV Maggio, viale Gorizia, via Codara, piazzale Cantore e viale Giovanni D’Annunzio, è vietato “introdurre, depositare al suolo, detenere, trasportare, cedere o ricevere a qualsiasi titolo bottiglie e contenitori di vetro, lattine di qualsiasi tipo e aste per selfie”.
Lo stesso divieto è valido anche per fuochi artificiali, petardi, botti o razzi.
È previsto anche il divieto di “vendere e/o distribuire anche gratuitamente bevande in bottiglia di vetro e contenitori di latta” a tutti i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande. A questi è consentita “la vendita delle bevande previa spillatura o mescita in contenitori di carta o plastica”.
Infine l’ordinanza prevede anche il divieto di esercitare il commercio in forma itinerante su area pubblica di qualsiasi tipologia, compresi street food.
“Si tratta di un provvedimento rinnovabile – spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – e continueremo fino a quando sarà necessario. Non c’è volontà punitiva, l’obiettivo di questa ordinanza è di far diventare un’abitudine quella di non introdurre bottiglie di vetro o lattine in darsena, come di fatto è successo in altre aree dei Navigli dove, pur senza ordinanze, gli esercenti sono abituati a non vendere bottiglie di vetro e per chi consuma è normale bere le bibite nei bicchieri di plastica”.
Sulle sponde del Naviglio Grande invece ci sarà, come al solito, il mercatino illegale dei venditori abusivi extracomunitari. Lo stesso varrà per la stazione della metropolitana di Porta Genova. Perchè se sei italiano devi pagare, se sei straniero puoi fare quello che ti pare. Io mi sono stufato di segnalare ogni volta questo scempio ai vigili e al Comune. Non è mai cambiato nulla. Ma perchè nelle altre città Europee le leggi le fanno rispettare da tutti e solo in Italia facciamo finta di niente, consentendo il commercio illegale, abusivo e contraffatto, che è in mano alla mafia e alle organizzazioni criminali???
Ci vuole il manganello senza ma è senza se. In ItaGlia vige il caos in tutto.manganello manganello è ancora manganello
La vendita degli abusivi sui navigli, o in corso Garibaldi è fastidiosa, ma ricordo che i venditori abusi prosperano anche perchè gli acquirenti abusivi (italiani, milanesi, piemontesidoc), prosperano!
Se vendi borse sulla strada in Germania, credo che nessuno si ferma a comprare merce contraffatta. Poi, giustamente, arriva la polizia che senza manganelli, ma con civiltà fa rispettare le regole. Ma se prima della polizia, non hai avuto clienti, tu non ci riprovi.
Legge della domanda e offertta.
In Italia c’è una legge che punisce (multa civile, no manganello) anche chi acquista merce contraffatta… mai sentito che sia stata applicata.
Manganellate in testa anche hai clienti più multa da 10.000euro e 1 mese di carcere.
Un mese di prognosi…
Risolvere il problema in poco tempo. Chi non è d accordo manganellate in testa anche lui, 100.000 euro di multa e 1 anno di carcere
Non riesco a capire il divieto per il commercio ambulante di street food (i vari apecar e baracchini che si vedono): questo è legale a differenza dei venditori di borse che invece non sono toccati dall’ordinanza e se gli dici di vendere le bevande in bicchieri di carta, lo fanno.
Paura che la gente si ferisca con un burrito oppure un piccolo regalo estivo per i rapaci ed esosi esercizi pubblici della zona?