Milano | Arredo Urbano: i semafori tristi

Semaforo in Via Morgagni

Onestamente non ricordo una “strage” così diffusa di semafori rotti e storti in ogni angolo della città. Forse un segno che sta a significare che i materiali non sono più quelli di un tempo, che la manutenzione di questi apparecchi è decisamente scarsa?

Fatto sta che abbiamo scattato foto a diversi semafori dove spesso le “visiere” sono rotte o mancanti, oppure, ancora peggio, alcuni semafori sono ruotati di alcuni gradi mostrando le lanterne colorate in altri punti.

Che dire poi quando i semafori sono nascosti da fronde di piante o da altri cartelli?

Come mai questa negligenza? Denota forse che, come abbiamo detto più sopra, nessuno controlla gli apparecchi?

Semaforo in Via Degli Scipioni, nascosto dal prunus

Di seguito una carrellata di varie situazioni imbarazzanti per questi strumenti di viabilità che dovrebbero essere impeccabili. Alcuni semafori sono in queste condizioni da molto tempo.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

18 commenti su “Milano | Arredo Urbano: i semafori tristi”

  1. E’ evidente che tenere ben curati i semafori non porta oneri di urbanizzazione e nemmeno titoloni sui giornali, quindi…avanti la sciatteria ed il menefreghismo (fino al giorno in cui qualcuno ci lascia le penne ed inizia una causa penale e civile contro il Comune)

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  2. Di sicuro c’è qualche pirla che si diverte a staccarli. Non credo che sia casuale.
    Lo stesso pirla che sradica i cartelli stradali ( ce ne vuole di forza, non può essere l’ubriaco del sabato sera)

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  3. Ma non è possibile mettere delle visiere fisse e che facciano parte del semaforo e non che si possono staccare?
    A cosa serve poterle staccare?
    Probabilmente bisognerebbe rifare gli stampi che vengono utilizzati dalle ditte che producono i semafori.
    Ma il tutto si potrebbe risolvere anche con un po’ di manutenzione e con dei vigili di quartiere che facessero il loro lavoro e cioè controllare e dire cosa c’è da sistemare.E far intervenire subito chi di competenza perchè qui è un discorso solo di arredo urbano ma anche di sicurezza.

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  4. M le centinaia di milioni incassati dal comune con multe e pedaggi area C non dovrebbero essere investiti nel migliorare la viabilità e la sicurezza stradale ? Qualcuno sa dirmi come vengono spesi questi milioni ?

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  5. È un (solito a cui siamo abituati) classico degrado milanese, che oltre a compromettere la già bassa sicurezza stradale cittadina (troppi pali, troppi elementi distraenti, troppo caos visivo, cartelli, panettoni, striscioni, adesivi abusivi..strade senza segnaletica orizzontale . A Milano non manca niente che possa abbruttire) offende anche il Senso Estetico. Danno d immagine oltre che costruttivo. Nessun paese al mondo ha semafori (e Segnali stradali) che al primo tocco o impatto si girano, staccano o rompono. È tempo di cambiare.

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    • In effetti… basta guardare gli altri dettagli delle foto…

      – pali verdi dell’ATM che non vedono una mano di vernice da almeno 50 anni
      – pali dei semafori lasciati non verniciati (non per mesi dopo l’installazione, ma per anni…)
      – marciapiedi asfaltati con il bitume che cola sui cordoli e pieni di rattoppi “caserecci”
      – erba incolta nei parterre dei tram
      – segnaletica “casual” e spesso in stato pietoso
      – tag ovunque
      …..

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  6. Immagino che questo vandalismo sia figlio di azioni ben precise e volute, non di certo di becero divertimento fine a se stesso. Ma, in ogni caso,le soluzioni semplici sono spesso quelle più efficaci: via le visiere da tutti i semafori.

    Per quanto riguarda pali, segnaletica etc… purtroppo finchè il governo non modifica e semplifica il codice della strada poco si può fare. L’unica cosa sarebbe iniziare per lo meno a ridurre il numero degli impianti semaforici: in una città non così grande come Milano ce ne sono oltre 700… mi sembrano eccessivi.

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    • Per quanto riguarda le visiere ho notato che per esempio a Bergamo quelle per l’attraversamento pedonale sono molto più piccole, cioè solo un circoletto di qualche centimetro e non un grande visiera come a Milano, anche per evitare che i camjon nella svolta le prendano dentro con gli specchietti.

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  7. Possiamo togliere circa la metà. In piazza XXIV novembre sono riusciti a mettere almeno 50. Spesso i semafori a Milano sono messi male, in vie dove un semaforo non serve o sono rotti/mal programmati. A Milano serve più shared space, come a Londra o Copenhagen. In questa città più di 80% dello spazio pubblico sono a uso esclusivo del trasporto privato (auto). È sbagliato e ingiusto

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  8. ci viene detto che mancano sempre i soldi, e con questa scusa (magari mancano veramente, basterebbe ridurre spese inutili o amministrare meglio..), cosi facciamo veder eun Italia che si avvicina sempre più al terzo mondo (sarà per quello che gli sbarchi continuano inesorabili?..).
    A parte il sarcasmo del messaggio, la verità è che siamo sempre messi peggio!

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