Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: 5 aprile 2018, seconda parte

Ed ecco la seconda parte del nostro reportage fotografico dal cantiere della Biblioteca degli Alberi, progettato dallo studio Inside-Outside. Come avevamo detto, questo articolo riguarda la parte di Piazza Einaudi, dove il cantiere è partito molti mesi dopo la parte principale, verso Piazza Gae Aulenti.

Proseguono le piantumazioni nella grande piazza giardino che è stata inclusa nel progetto della Biblioteca degli Alberi. Anche qui sono stati creati gli spazi circolari dove sono stati piantati gli alberi che formano i boschetti per specie. Naturalmente ogni “cerchio alberato” ha un differente allestimento d’arredo. In questo caso è stata sistemata la rete traforata che permetterà all’erba di crescere ugualmente dove la gente potrà passeggiare. Sono in corso anche le sistemazioni delle panchine.

Nel frattempo è stato anche riqualificato il parcheggio sotterraneo pre-esistente.

Altre immagini dal cantiere mentre ci siamo diretti verso il viale della Liberazione. Come si vede, gli alberi sono già stati piantati quasi tutti ed è rimasto, dal vecchio allestimento, un albero adulto. E’ stata anche riposizionata e restaurata una fontanella “drago verde”. Unica parte ancora in alto mare, ma in fase esecutiva, è quella dove si trova l’ingresso automobilistico dal lato dei palazzi della Tim.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: 5 aprile 2018, seconda parte”

  1. Troppo schematico , si può uscire dai percorsi !!! Non è un parco é una esposizione floreale , come nel cimitero , tutto perfettamente diritto con la stessa distanza !!! È troppo radical chic , i tromboni saranno lì con macchina fotografica

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  2. Ieri sera guardavo il parco e mi chiedevo , ma quanti percorsi perfettamente diritti in cemento , isole che racchiudono alberi ,verde, piante, fiori e panchine tutti rigorosamente in cerchio , mi sembra il cortile della sciura Maria dove é proibito tutto , angosciante , poche aree Verdi calpestabili , senza cuore , abbiamo pagato degli olandesi per tirare il righello e continueremo ha farlo visti gli alti costi di manuntezione

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  3. Bello da disegnare meno da vivere. Alberi a fusto piccolo che non faranno da ombra manco per se stessi. Assenza totale dell’elemento acqua.

    Vialoni che manco l’A1. Manca solo il casello a metà strada.

    Si sarebbe potuto fare qualcosa di meno schematico e più naturale. Con alberi a fusto più grande, qualche corso d’acqua che d’estate distolga dal senso di deserto che avremo nel camminare in quei vialoni senza ombra.

    Non ci voleva molto a fare molto meglio.

    Poi per carità meglio questo che altro e ci sono alcune cose belle anche perché è tutto nuovo e concepito con modernità. Ma io la vedo come una enorme occasione persa.

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  4. ma perche’ non piantano gli alberi in parallelo dei percorsi pedonali come in qualunque parco che abbia un minimo di senso?? ci starebbero almeno altre centinaia di piante vere, non lattuga e bulbi..ok ai cerchi delle piante, ma se ne metti altre lungo i percorsi pedonali, quando crescono ombreggiano ..e’ cosi’ difficile pensare a qualcosa che esuli dalle solite menate di marketing milanese e che abbia un reale vantaggio per le persone??

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