Passando in questo scorcio della Roma umbertina, non si può far a meno di notare l’elevato numero di edifici moderni goffi e posticci che affollano la zona tra il Viminale e la stazione Termini, frutto di un epoca in cui evidentemente non c’erano scrupoli nel sostituire palazzi d’epoca con discutibili edifici contemporanei.
Un esempio lampante proviene dal grande palazzo in piazza del Viminale, uno stabile che versa da molti anni in uno stato precario, con i locali al piano terra dismessi e una galleria commerciale in evidente affanno. La cosa è ancor più grave considerando che in questo lotto un tempo sorgeva la galleria Regina Margherita, un chiaro esempio di architettura di fine ‘800 – inizi del ‘900 con i richiami allo stile Liberty.
Insomma, a quanto possiamo vedere dalle rare immagini dell’epoca, un decoroso palazzo buttato giù senza troppi pensieri agli inizi degli anni ’50 per far posto a ciò che oggi possiamo ammirare in questa piazza.
Sembra che ora Inarcassa, proprietaria della struttura, voglia valorizzare l’immobile proponendolo ad uso ricettivo, con un brand spagnolo disposto a scommettere su questa nuova iniziativa economica.
Speriamo che ciò possa servire a togliere un simile sfregio dal centro di Roma.
La vecchia galleria Regina Margherita da “Roma Sparita”:
Uno dei piu grandi assassinii in Roma . Dopo il porto di Ripetta e il Primo Garage in Roma a Piazza Verdi , la Galleria Regina Margherita per questo obrobbrio, ora non c’ è più neanche il cinema Tiffant