Lo studio Asti Associati ha progettato la riqualificazione del vecchio edificio sorto sul finire degli anni Ottanta secondo un progetto dello studio di architettura Perotta. Si trattava di uno dei pochi esempi di “postmoderno” in centro città, corrente d’architettura abbastanza discutibile che lentamente pare venire cancellata.
Il nuovo cantiere era partito con le bonifiche del caso lo scorso luglio (2017). Il nuovo edificio è stato spacchettato, e si può vedere la struttura portante, infatti mancano ancora le vetrate di rivestimento.
Essendo l’estetica soggettiva per definizione (e soggetta quant’altri mai all’andirivieni delle mode) TUTTI gli stili architettonici sono “discutibili” (e discussi).
Trent’anni fa il postmoderno era molto figo, ed era una reazione abbastanza prevedibile agli eccessi del modernismo e dell’International Style.
Probabilmente, fra trent’anni anche le attuali torri che adesso ci sembrano molto fighe, a forma di fusillo al sugo, di cetriolo o di telefonino satellitare, saranno considerate “discutibili” e, chissà, magari i nostri nipoti rimpiangeranno i “begli edifici postmoderni” accusandoci di averli sciaguratamente smantellati.
Sono pienamente d’accordo. Già oggi rimpiango lo stile originario delle due “torri gemelle” (note anche come “il maschio e la femmina”) alla stazione Garibaldi che, benchè mal costruite e con parecchi problemi, avevano uno stile molto più personale di quello attuale e nello sky-line milanese, nel bene o nel male, venivano notate. Ora si confondono nella globalità di vetri sfaccettati, curvi, lobati ecc
Concordo pienamente e del resto è già successo con lo stile “liberty” (come lo chiamiamo noi), ostracizzato dopo la 1GM e adesso amato da tutti o quasi.
In ogni caso io non credo che quando fra 25 anni (o probabilmente meno) faremo un ulteriore face lifting di questo edificio (e soprattutto delle Torri ex FS a Garibaldi), ci sarà nessuno che le ricorderà con rimpianto o si ricorderà il nome di chi le stravolse dal loro stile originale per renderle banalmente conformi al goût du jour.