Ecco il nostro primo reportage al cantiere che tanto disagio procura ai cittadini, ma che era necessario.
Si tratta della seconda e ultima fase di un rinnovo del sistema dei binari in piazza Cinque Giornate e corso di Porta Vittoria iniziato lo scorso anno, e come successo l’anno scorso, i lavori sono stati attivati nei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto) per creare meno disagi possibile. Nella pagina ATM troverete tutte le modifiche apportate alla rete dei trasporti per i necessari interventi.
Gli interventi prevedono l’asfaltatura al posto del pavé in masselli di pietra, la posa di binari tecnologicamente innovativi – che riducono al minimo le vibrazioni e la rumorosità al passaggio dei mezzi – e la dotazione di nuovi apparati di comando scambi in radiofrequenza. È previsto anche l’adeguamento delle banchine di fermata in corso XXII Marzo angolo piazza 5 Giornate al fine di consentire una migliore accessibilità.
E’ in corso la sostituzione dei binari nel primo tratto di viale Premuda.
Al centro della piazza, il tratto che da Viale Monte Nero incrocia Corso XXII Marzo era già stato sistemato con il catrame rosso (impercettibile) al posto dei masselli del pavé, che come abbiamo visto, quest’anno saranno eliminati completamente.
Quindi diremo addio ai classici masselli in pietra, tanto amati da una parte di milanesi e tanto odiati dall’altra parte di milanesi. Noi gradiremmo che almeno quei masselli tolti, finissero ad abbellire le vie del centro storico e i marciapiedi di questa stessa piazza, che come si può notare, sono in volgare catrame, che come succede spesso, cola al calore del sole e incrementa la sensazione di sciatteria così comune a molte vie e piazza di Milano, dove l’arredo urbano non esiste.
Anche la curva che si trova all’imbocco di viale Regina Margherita subirà una sostituzione.
E’ già stato cantierizzato anche il tratto di Corso di Porta Vittoria, dove saranno sostituiti i binari.
Sarebbe auspicabile che questi interventi sull’arredo urbano e sui binari portassero ad una velocizzazione dei viaggi in tram…che qui hanno la preferenziale ma tra semafori e fermate ogni 100 metri sono sempre fermi e procedono con una lentezza esasperante.Ci sono ben 5 fermate tra piazza cinque giornate e Largo augusto…ne basterebbero tre…Possibile che in ATM ed in Comune nessuno valuti questi aspetti nella gestione del servizio?
Non sono tanto le fermate quanto i semafori che bloccano le ripartenze del tram…
Il tram si ferma per far salire e scendere, chiudere le porte… e poi…
deve aspettare 5 minuti che scatta il verde per il tram. a quasi ogni fermata..
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… che scatti…
prima di dare lezioni di italianismo agli altri.
Scatti Lei…
Italianistica o italianismo?
È una malattia?
???
Comunque il tram non è concepito per fare fermate ogni 50 metri. Specie il Sirietto che solo per aprire e chiudere le porte perde 30 secondi.
io ne conto 4. Niente da dire sulla velocità commerciale. siamo ancora nel terzo mondo, anche se attiveranno questo benedetto asservimento semaforico, se non vengono prese anche misure anti traffico servirà a poco.
Ps pechè i commenti o non vengono postati o li trovo dopo diverse ore o addirittura il giorno dopo?
Anziché pretendere di riaprire i Navigli per riparare l’errore irreversibile fatto nel secolo scorso in nome di una malintesa concezione della modernità, bisognerebbe evitare di compiere oggi un analogo errore con le pavimentazioni in pietra.
È arrivato il sig. Benaltro.
In effetti il paragone tra le Marinettiane automobili che avevan bisogno di una strada al posto del Naviglio e le Maraniane biciclette che han bisogno dell’asfalto al posto dello scassato pavè, ci sta tutto… 🙂