Un viaggio fotografico nelle cave di marmo del Duomo di Milano nella frazione di Candoglia del Comune di Mergozzo (Verbano-Cusio-Ossola) per mostrarvi da dove arriva il marmo del Duomo di Milano.
Un storia iniziata nel 1387 quando Gian Galeazzo Visconti concesse l’utilizzo delle cave di Candoglia alla Veneranda Fabbrica del Duomo.
Desidero ringraziare la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano per avermi dato l’opportunità di accedere alle cave e realizzare questo servizio fotografico che offro e regalo a voi.
(foto e testo di Andrea Cherchi)
Il marmo di Candoglia è un marmo di colore bianco/rosa o grigio. Nell’area di Candoglia sono presenti tre banchi di marmo verticalmente immergenti, costituenti la crosta continentale. Il banco settentrionale, il più potente, è quello sfruttato per il Duomo di Milano. La colorazione rosa di questo marmo è causata dalla occorrenza diffusa di ossido di ferro Fe2O3 all’interno del marmo stesso.
Il suo uso è noto fin dall’epoca romana, era però impiegato in rari casi. L’impiego più importante di questo marmo è nella costruzione del Duomo di Milano. Il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti concesse infatti nel 1387 l’utilizzo delle cave di Candoglia alla Veneranda Fabbrica del Duomo per estrarvi marmo da destinare alla costruzione della cattedrale.
L’estrazione del marmo dalle cave di Candoglia era difficile e costoso ma diventava economicamente conveniente sia per il risparmio sui costi consentiti dal trasporto fluviale lungo il lago Maggiore il Ticino e i Navigli milanesi (canali artificiali) fino a dove oggi si trova l’attuale via Laghetto, in ricordo della piccola darsena dove i blocchi di marmo venivano infine sbarcati, proprio dietro il fabbricando Duomo, che per l’assenza di dazi, un’altra concessione di Gian Galeazzo Visconti, sul marmo usato dalla fabbrica.
Le imbarcazioni che trasportavano i materiali (esenti da pedaggi) per la fabbrica erano contraddistinte dalla scritta ad usum fabricae, da qui deriva l’espressione milanese viaggiare ad ufo, cioè gratis.
Una legge del 1927, in seguito confermata da una legge regionale piemontese, rinnova il diritto esclusivo dell’ente della Fabbrica del Duomo ad utilizzare i marmi di Candoglia.
Nel paesino di Candoglia si trovano molti frammenti provenienti dal Duomo di Milano sostituiti da nuovi blocchi.
Grazie! Molto interessante!