Milano | Eventi: Il punto sulla Milano olimpica a 3 mesi dall’assegnazione

La stagione agonistica dello sci sia alpino, che di fondo è appena finita, mentre i giorni che mancano al 24 giugno, oramai, non sono più composti da 3 cifre, bensì da 2 cifre e gli obblighi fatti nel percorso di candidatura sono superiori a quelli ancora da farsi in questi 3 mesi abbondanti che ci separano dall’assegnazione di Losanna. In questo scenario è opportuno fare una fotografia di quello che ci aspetta nelle prossime settimane, oltre che una spiegazione di quanto inserito nel libro di candidatura presentato al CIO (Comitato Internazionale Olimpico lo scorso 11 gennaio).

La candidatura congiunta Milano-Cortina prevede quatto venue clusters più un quinto isolato che è quello di Anterselva per il biathlon, ovvero:

• Milano

  • Cortina d’Ampezzo
  • Valtellina (Bormio – Livigno)
  • Val di FiemmeFocalizziamoci, però, su Milano e presentiamo quelli che saranno i 3 cluster venues all’ombra della Madonnina:
  • Palaitalia Santagiulia per l’hockey maschile;
  • Milano Hockey Arena (riqualificazione del Palavobis) per l’hockey femminile;
  • Forum di Assago per il pattinaggio artistico e per lo short track.A questi dovranno aggiungersi i luoghi di:
    • Stadio Giuseppe Meazza per la cerimonia di inaugurazione;
    • Piazza Duomo per la medal Plaza;
    • Il villaggio olimpico di Porta Romana;
    • Il media e broadcaster center alla fiera di Rho.Analizzando l’impiantistica sportiva possiamo dire che:Il PalaItalia verrà realizzato da Lendlease nell’ambito del progetto di riqualificazione di Milano Santa Giulia nord, avrà una capienza di 16.000 posti e la destinazione post evento sarà un’arena multifunzionale. L’arena la cui approvazione in consiglio comunale dovrebbe essere per ottobre 2019 dovrebbe vedere i lavori preliminari di pulizia dell’area nel 2020 con la partenza dei lavori nel gennaio 2021 per concludersi alla fine del 2023. Il costo dell’investimento è pari a 69.557.734 €Per la Milano Hockey Arena il valore dell’investimento è di poco meno di 8 milioni di € (7.798.640 €), rinnovato completamente da fondi privati per diventare dopo le olimpiadi una arena multifunzionale a vocazione sportiva della capacità di 7.000 posti. Per l’approvazione del progetto il cronoprogramma cita giugno 2019 con l’approvazione definitiva in conferenza dei servizi nell’agosto 2020 al fine di far partire i lavori nel dicembre del 2020 con la prevista conclusione per settembre 2021 e l’apertura il mese successivo, come riportato a pagina 19 del bid book.Ma veniamo a cosa ci dovremmo aspettare nelle prossime settimane.Dopo la visita del CIO a Stoccolma, l’altra ed unica candidata, eseguita dal 12 al 16 marzo, tra il 2 ed il 6 aprile sarà la volta.

Ma vediamo analiticamente i passaggi ancora da affrontare:

  • 2 – 6 Aprile visita del CIO a Milano;
  • 12 Aprile scadenza per la consegna del file con le garanzie finanziarie;
  • Maggio: Sessione finale di domande risposte con la commissione di valutazione;
  • Maggio: Pubblicazione del report di valutazione di valutazione da parte del CIO;
  • Giugno: Possibilità delle città di rispondere in merito al report di valutazione pubblicato dal CIO;
  • Giugno: Breafing da parte delle città candidate con i membri del CIO e con le federazioni olimpichedegli sport invernali;
  • 24 Giugno: Assegnazione della città delle olimpiadi 2026 durante la sessione 2019 del CIO che sisvolgerà a Losanna
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Eventi: Il punto sulla Milano olimpica a 3 mesi dall’assegnazione”

  1. In questa ipotesi, ci troveremmo dopo le Olimpiadi con
    Palaitalia Santagiulia da 16.000 posti
    Forum Assago da 12.000
    Milano Hockey Arena da 7.000
    Palalido da 5.000

    E’ però molto strano che non si preveda di usare il Palalido, nemmeno per i Giochi Paralimpici.

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  2. L’unica cosa che mi lascia un po’ perplesso è la ‘Medal Plaza’ (perché in inglese poi? Boh) in piazza Duomo.

    Secondo me ci sono tanti altri luoghi di Milano altrettanto iconici ed evocativi, che sono migliori dal punto di vista logistico e forse anche più scenografici, o quantomeno ‘telegenici’: mi vengono in mente ad esempio l’Arco della Pace e l’Arena (quante città al mondo possono vantare uno stadio che risale all’epoca napoleonica??) oppure, se vogliamo dare un’immagine più contemporanea di Milano, Citylife o Porta Nuova (nel 2026 potrebbero essere realizzati anche alcuni progetti sugli scali, ma non sapendo come saranno…)

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    • L’idea dell’Arco della Pace è davvero molto bella!!!

      Se sei contro gli inglesismi però dovresti scegliere un nome diverso…. tipo…. Comasina? 🙂 🙂

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  3. “Medal plaza” in Duomo mi convince fino ad un certo punto.
    Sicuramente il Duomo è suggestivo come sfondo, ma la piazza è piccola per gestire tutti i servizi aggiuntivi per un periodo lungo (tra Olimpiadi e Paralimpiadi è almeno un mese)

    Non si tratta di organizzare il concertone di fine anno, ma servono tribune, sistemi di sicurezza, spazio per TV di tutto il mondo, sale stampa, spazi di ristoro, servizi igienici ecc ecc

    Io farei la Piazza Olimpica davanti al Castello che è comunque bello come sfondo ma ha molto più spazio a disposizione. E col vantaggio di poterci investire soldi veri per avere una zona bella e ben ristrutturata a fine Giochi (sempre che li avremo, cosa su cui è lecito avere molti dubbi)

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    • A Torino 2006, la Medal Plaza era a piazza Castello e ne occupava solo una parte. Logisticamente piazza Duomo funziona. La scelta è puramente di immagine per la città.
      Detto questo, è forse il punto meno critico in quanto non richiede strutture definitive. Ben diverso è il villaggio olimpico a Porta Romana, sono molto curioso di vedere come è stato ipotizzato

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      • E’ però vero che rispetto al 2006 è cambiato il mondo in termini di necessità di sicurezza, antiterrorismo e filtraggio accessi.
        E che Piazza Castello a Torino non ha due linee di metro sotto, le cui fermate durante i grandi eventi in piazza devono rimanere chiuse, per non parlare del fatto che al concerto di capodanno 2019 a Milano han dovuto fermare pure i tram (per avere gli spazi di filtraggio accessi).
        Un mese così è difficilmente gestibile, ma non credo si sia ancora fatto un ragionamento strutturato sul tema, credo si aspetti con sano e ragionevole dubbio di vedere se ce le assegnano veramente.

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  4. Qualcuno sa dirmi cosa si intende per “riqualificazione del Palavobis”? che genere di lavori verranno fatti? si tiene il “tendone” così com’è?

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  5. Posto che il termine “medal plaza” è metà inglese e metà spagnolo e fa rabrividire tutti coloro che amano la lingua italiana, mi chiedo:
    – come mai l’arena di S. Giulia non venga progettata ancora un po’ più capiente
    – come mai si sia scelta piazza Duomo per le medaglie quando è impossibile da raggiungere comdamente con i mezzi privati (penso alle decine di mezzi delle telavisoni di tutto il mondo)
    – come mai (e questa è la domanda mare di tutte le domande) Milano non sia l’unica città sede olimpica ma si sia scelta nche Cortina che – per quanto bellissima – è microscopica rispetto a Milano, disti almeno 3h 30′ di auto e abbia già ospitato i Giochi invernali.
    – varie

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    • Riguardo al terzo punto ti invito a recuperare info sulla querelle relativa alla candidatura congiunta di Milano-Torino-Cortina e sui relativi scazzi e presunte rappacificazioni tra esponenti del governo degli ultimi 6 mesi.

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  6. Milano per incrementare ulteriormente il turismo ha bisogno di servizi e infrastrutture per una mobilità sostenibile, parchi e aree pedonali, ristrutturazione degli edifici pubblici… NON di palazzetti del ghiaccio, le piste di pattinaggio del periodo natalizio sono più che sufficienti.

    Spero che un eventuale sconfitta al bando per le Olimpiadi sia un’occasione per dedicare le risorse pubbliche ad attività meno folkloristiche.

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  7. La vittoria o meno dipenderà dal supporto politico nazionale.

    Come con Ema conts pochissimo la sede, la città in sé e le varie locationi servizi offerti.

    Certo che se fsranno le olimpiadi Milano sarà finalmente conosciuta in tutto il mondo e avrà una eco pazzesca su tutti i social e turisticamente sarà larmageddon…

    Tv di tutto il mondo faranno una pubblicità mondiale alla città.
    Saremo invasi da turisti.
    Altro ché Expo!

    La città decollerà finalmente e definitivamente.

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