Milano | Centro – La foto del giorno: il caos di moto e motorini davanti a San Babila

Milano, San Babila.

Per la rubrica “La foto del giorno”, ecco uno scatto da Piazza San Babila, dove tra le tante incongruenze urbane spicca la peggiore: il caos di moto e motorini parcheggiati alla rinfusa proprio davanti alla basilica di San Babila e ai piedi dell’antica colonna del Leone. Un vero percorso a ostacoli per i pedoni, costretti a una gimcana tra i mezzi in sosta selvaggia.

Sarò anche un rompiscatole contro il parcheggio selvaggio, ma capisco la difficoltà di trovare un posto dove lasciare il proprio mezzo. Detto questo, vi sembra normale trattare in questo modo un monumento così importante per la città? Possibile che nessuno intervenga per VIETARE il parcheggio selvaggio in certi luoghi?

Ci troviamo esattamente nel punto in cui chi attraversa Corso Venezia provvenendo da Corso Matteotti “sbarca” sul marciapiede davanti alla medievale (e novecentesca) chiesa di San Babila, proprio accanto a una delle uscite della metropolitana. Punto sommerso da almeno una quindicina di moto e motorini parcheggiati nel caos totale.

Ma dov’è finito il senso civico? Il rispetto per la città e per gli altri? Sembra che ormai regnino solo menefreghismo ed egoismo: l’importante è trovare un posto per il proprio motorino, poco importa se poi i pedoni sono costretti a slalom improbabili. Tanto, chi se ne frega.

Ne avevamo parlato in un nostro articolo del 2023, e come si vede, nulla è cambiato. Ma ancora prima da un precedente articolo che riguardava l’intera città.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • San Babila, Marciapiedi, Arredo Urbano, Mobilità, Decoro, Degrado, Civiltà, Moto, Motorini, Parcheggio Selvaggio
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Centro – La foto del giorno: il caos di moto e motorini davanti a San Babila”

  1. Lei mette tenerezza. Si chiede “ma dove è finito il senso civico?”. Che l’ha mai visto nei sacerdoti della mobilità sostenibile? Dagli addosso ai prepotenti automobilisti, e quelli della mobilità sostenibile eccoli lì a fare le stesse cose. Ognuno fa il piffero che gli piace “pro domo sua”: bici, monopattini, automobili, moto. Ma le automobili sono un po’ più grandi, quindi dagli addosso.

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    • si, come in tutti i paesi civili: usando la bici o i mezzi pubblici. Biosognerebbe chiederne conto alla Regione che da anni ammazza il trasporto pubblico regionale però…

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    • Certo che no. Non fare finta di non capire. Il problema non è l’uso delle moto, quanto il fatto che vengano parcheggiate alla ca22o (scusate il francesismo) senza il minimo riguardo. Mi pare abbastanza chiaro il concetto.

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    • E certo e i cani come dovrebbero fare la pupù? Semplice, alla fine ci si è arrivati, che si deve cattar su e metter in saccoccia e non lasciarla lì, anche se ancora qualche amante dei cani lo fa. Così anche per i mezzi di trasporto, prima o poi anche gli italioti diventeranno persone civilizzate.
      Bene fa Urbafile a denunciare regolarmente questo stato di cose, anzi suggerisco la più assurda e tipicamente “milanese” delle foto del giorno: proveniendo da S. Fedele, proseguendo verso la Scala, l’ avete presente cosa ci sta a fare l’ orrendo palettone color grigio, piazzato esattamente davanti alla facciate del teatro? Serve a sorreggere i cavi? No, perchè a un metro c’è già un super lampione simil epoca in ghisa che sorregge anch’ esso tutti i cavi del cavolo e anche di più. Perchè non lo tolgono, il palettone? Almeno camuffatelo da lampione… che sforzo sarebbe!

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  2. Purtroppo ormai ci siamo abituati a vivere in una situazione di progressivo degrado. È evidente, non c’è la volontà di affrontare neanche i piccoli, ma rilevanti, problemi. Da qui la disaffezione dal voto, “tanto non cambia niente”

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  3. Non sapevo che il vero e unico problema di Milano fossero 4 motorini sui marciapiedi….stupri, rapine, violenze sono evidentemente sotto controllo e in percentuale assolutamente irrilevante: ma vi siete bevuti il cervello o volete fare propaganda al miglior sindaco d Italia, che con le sue monate sta distruggendo la città????????

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    • Guarda, giusto per seguire il tuo (peraltro giustissimo) ordine di priorità (che comunque non rende il tuo intervento meno fuori luogo) ti auguro sentitamente nell’ordine: 1. di non cadere mai e poi mai vittima delle violenze di cui parli, ma se proprio malauguratamente dovesse capitare, e fossi costretto a muoverti in città — che so — con una carrozzina (ma anche solo con le stampelle): 2. di non trovarti mai a dover transitare sul marciapiede o attraversare la strada in angoli resi impraticabili a causa della sosta sregolata come quello illustrati in questo articolo

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    • A coloro i quali commentano scrivendo “e la gente come dovrebbe andare a lavorare?” chiedo umilmente di provare a mettersi nei panni dell’altro. Ma non un altro qualsiasi, pensate ad una persona ipo o non vedente.
      Nel tempo ne ho incontrati in metropolitana, provate a immaginare come possano muoversi una volta giunti in superficie: noi i motorini, le bici, i monopattini e le auto ch intralciano il passaggio le vediamo. Loro no.
      Dopo questo il decoro diventa un aspetto secondario.
      P.S. quanto sopra vale anche per le deiezioni canine non raccole.

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  4. Io quando lavoravo in centro andavo appunto in bici o a piedi se avevo tempo, ma abitavo a pochi chilometri dal luogo di lavoro. Altrimenti ci sono i mezzi pubblici. Pochi anni fa, cercando un po’ trovai un appartamentino in affitto non arredato, a 5 fermate dal Duomo, per 500 euro mensili (più spese, aumentate dopo i recenti rincari del gas). Vede un po’ che se uno ha veramente bisogno e sa anche solo leggere e scrivere, una soluzione, magari con qualche sacrificio, la trova. Può essere più difficile per una famiglia intera, ma se si riescono a raggranellare almeno due stipendi medi in qualche modo ce la si fa. Io sono nipote di contadini e figlio di operai, e abbiamo abitato per 20 anni, in prima in cinque, poi in quattro, in due camere con salotto cucinino e bagnetto. Vero è che da allora purtroppo i prezzi sono definitivamente impazziti. Comunque ha mai notato che tutte le line della metro, nonché buona parte delle linee tranviarie passano proprio dal centro? Chi anche arriva in auto da fuori città ha solo l’imbarazzo della scelta su dove parcheggiare per montare in metro, e risparmiarsi quell’ulteriore mezz’ora e più di traffico necessaria anche solo per coprire la tutto sommato piccola distanza tra la periferia e il centro della città.

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  5. E dove le mettete tutte le auto o van a noleggio con conducente, chevscorazzano per tutto il centro di Milano e che spostano con il motore acceso davanti alle varie boutique o hotel del centro di Milano, si vede che loro non inquinano e i normali cittadini no.

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  6. A coloro i quali commentano dicendo “la gente come dovrebbe andare a lavorare?” o altre amenità del genere chiedo per un momento di provare a mettersi nei panni di un altro, ma non un altro qualsiasi: provate a mettervi nei panni di una persona ipo o non vedente. Ne ho incontrato qualcuno in metropolitana, provate a immaginare se potete a come possano camminare e muoversi una volta arrivati in superficie: noi vedenti i motorini, le bici, le auto e i monopattini li vediamo. Loro no.
    A fronte di questo, il decoro diventa un aspetto secondario.
    p.s. quanto sopra vale anche per le deiezioni canine non raccolte.

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  7. E pensare che quello slargo potrebbe essere uno scorcio molto carino! Bisogna eliminare lampossibilita’ di parcheggiare sopra la qualunque, i vigili urbani devono urgentemente attivarsi nell’elargire multe a piu non posso. Andare in centro con i mezzi pubblici, altro che con auto moto e motorini.

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  8. Devi pedonalizzare tutto.

    Così motori non entrano proprio.

    E convertire soste auto con rastrelliere per biciclette.

    Se li fai entrare in centro poi li ritrovi li.

    Devi impedire l’ingresso e stop

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  9. Ma chissenefrega di come parcheggiano i motorini o bici. Sono tutti oggetti amovibili che non creano danni permanenti. Mi chiederei piuttosto che senso civico hanno avuto coloro che hanno distrutto due quinti della città antica per far posto ai casermoni. Piazza San Babila, piazza Diaz e corso Europa in primis.

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