Piazzale Loreto è uno dei luoghi che nei prossimi anni cambierà, su questo il piano Milano 2030 è molto chiaro, come ha ribadito l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran.
Il Comune ha organizzato un concorso di idee e chiamato gli architetti a immaginare il piazzale fondamentale per la struttura della città, che unisce il centro città alla periferia. Questo in previsione per un bando da lanciare per la primavera del 2020.
Alcuni progetti son già usciti nei mesi scorsi, un altro lo ha pubblicato oggi il Corriere della Sera.
Un “astronave” al centro della piazza, semi pedonalizzata, con grandi aiuole verdi e un veloce attraversamento pedonale da nord a sud secondo un disegno degli architetti Silvia Lista e Ugo Gorgone. La circolazione veicolare confinata ai lati e al centro una grande spirale che si concentra in un edificio commerciale che unisce la parte di superficie con la sottostante stazione della metropolitana.
Da domani saranno affisse nel Piazzale di Porta Genova, pedonalizzata recentemente, con una mostra muraria per iniziare a vedere la Milano del futuro durante la Designweek.
Articoli precedenti: progetto Citterio Viel – progetto LAD e Hypnos.
Se l’analisi dei flussi di traffico è optional e si ha la fortuna di vivere nel magico mondo incantato dell’Architetto Torre d’Avorio, questo è il progetto migliore.
Poi magari è solo questione di avere coraggio, semipedonalizzare e le auto si sparpaglieranno scoraggiate altrove e va tutto a posto. In fondo sognare è gratis e certe volte i sogni si avverano pure.
Funziona esattamente così. Le auto si prendono tutto lo spazio che gli dai, e se non glielo dai andranno altrove o spariranno. E’ stato dimostrato in tante città più lungimiranti (lungosenna parigi etc.)
Speriamo che prima o poi lo capiscano anche qui
I francesi (che son meno fessi di noi) lo han sperimentato sul lungosenna però. Sull’Etoile ci lavorano da anni con studi ed analisi. Non prendono 4 Architetti e gli fan disegnare il marciapiede più largo….
Sembra fatto da un bimbo delle elementari, non sta in piedi.
La cosa bella che vedo e strategica sono i marciapiedi larghi a forma di pancia di randa lungo il perimetro nord che danno respiro ai palazzi che si affacciano sul,a rotatoria.
Molto bene che si progetti sui lati in questo modo.
Però mi sembra che i percorsi elettivi di atttraversamento pedonale da nord sud ed est ovest non siano stati studiati .
Lavorare di più su questo più che sul centro effettivo della rotatoria.
La vera chiave di questa piazza è riqualificare il perimetro con flussi pedonali più che mettere il cappello nel suo centro…
Che schifo. Una volta al centro delle piazze si mettevano i monumenti, non i centri commerciali… Io sfrutterei l’ampiezza dello spazio per conferire monumentalità. Piuttosto che quell’obrobrio fate uno svincolo multilivello, almeno occupate lo spazio con qualcosa di utile non solo alla speculazione. (personalmente lo troverei anche più suggestivo)
Progetto sicuramente migliore del catino mostrato qualche settimana fa.
Il progettista questa volta ha sicuramente speso del tempo per pensare alla mobilità oltre che all’estetica del risultato.
Ma si può fare ancora di meglio pensando anche alla ciclabilità e aumentando ulterriormente gli attraversamenti pedonali.
Ricordiamoci che sono le auto, le ultime arrivate, a dare fastidio ai pedoni e ai ciclisti e non il contrario!
Sono perplesso. Va bene immaginare di diminuire le auto, ma questo è uno snodo fondamentale per la mobilità cittadina. Aumentare cosi’ tanto i marciapiedi vuol dire ridurre l’intera rotatoria a 2 corsie. Risultato sarebbe avere una rotatoria perennemente intasata e quindi rendere invivibile chi nel mezzo della rotatoria dovrebbe starci per godersi le panchine ed il panorama (!) come da render. E’ fuori dal mondo.
Anche quello spartitraffico verde che blocca il fronte Baires che vuol dire? non siamo in via Morgagni.. La parte centrale invece mi pare interessante. Sicuramente meglio di quel grande bidet bianco con dentro qualche albero girato giorni fa. Ci vorrebbe un po’ più di realismo credo.
Io proporrei la pedonalizzazione di gran parte di Corso Buenos Aires (lasciando le sole traverse aperte al traffico) e ricongiungere la piazza proposta con il corso. Solo in tal modo la piazza sarà viva ed il corso usufruibile dai consumatori. Se Piazzale Loreto e Corso Buenos Aires vengono affrontate congiuntamente da un punto di vista urbanistico qualcosa di più sostenibile e fruibile nel tempo si può ottenere.
Si comincia a vedere qualcosa di interessante. Il livello si sta alzando. Eureka!
Tutti pensano pero’ sia necessario e inevitabile piazzarci un centro commerciale. Nessuno pensa invece a piazzarci luoghi pubblici. NESSUNO! Secondo per pigrizia mentale e visione provinciale. Ma metteteci piuttosto un centro civico, un centro sportivo, LA BIBLIOTECA NAZIONALE, un museo, un auditorium, un centro culturale, un mercato coperto, oppure qualcosa che contiene tutto questo.
Ma scherzi? Con la Bibblioteca non si mangia. Piuttosto ci vedrei bene un ristorante tipico con specialità: “fattura alla milanese”.
L’importante è che sia un ristorante di una catena in Franchising.
Di negozianti indipendenti a Milano non ne vogliamo più (son tutti leghisti…)
L’unica necessità che vedo per cambiare le cose attuali, è la voglia di far lavorare il “cemento” al suono di “mazzette”, perchè in pratica è cosi che si lavora!!! Far circolare i soldi dei soliti noti a discapito delle circolazione veicolare e delle esigenze dei cittadini che vi abitano, è una classica prerogativa del PD. Il Progetto potrebbe essere bello, solo se tenesse in conto l’esistenza delle automobili; siccome però viene pensato solo per “annientare” le auto, allora è brutto e non funzionale, perchè discriminatorio e non risolve i reali problemi degli abitanti.
Finalmente un progetto di una piazza frequentabile da tutti, anche da chi non può spendere 10k per acquistare un’automobile e tu lo descrivi discriminatorio. Bah.
Fammi capire: le auto che transitano in piazzale Loreto possono provenire da: Viale Monza servito dalla M1, Via Padova Via Porpora e Via Costa servite dalla M2, circonvallazione servita da 90/91, Corso Buenos Aires servito da M1. Non parliamo delle varie traverse di Corso Buenos Aires stra servite dai mezzi pubblici. Gli automobilisti sono davvero senza alternative! Nè possono minimamente pensare di utilizzare i mezzi perché non ci sono! Mezzi che chi va in macchina ovviamente svilisce, chi usa la macchina in questo contesto fa subire l’inquinamento indiscriminatamente a tutte le persone (pedoni e non–>anche gli automobilisti) e rende la vita impossibile a chi vive nella zona. Quali sarebbero i reali problemi degli abitanti secondo angelo de Francusco? Fare come gli pare e magari parcheggiare la macchina gratis già che c’è? Secondo sondaggi chi vive in zona vuole meno auto e maggiore fruibilità ma angelo de Francusco questo non lo sa….Parla di ben altri bisogni. Poi voglio capire quale cementificazione è in atto: Loreto ed il circondario sono completamente urbanizzati, si vuole riqualificare una piazza mal progettata, seguendo la tua filosofia non si può toccare nemmeno la finestra di casa tua.
Perché ovviamente tutte le auto che passano dalle sopradette vie, partono o arrivano esattamete in corrispondenza di una delle fermate della metro….
Non mi e’ chiaro in cosa consisterebbe il “veloce attraversamento pedonale”
Qualunque progetto che occupi la prte centrale della piazza è un pugno in un occhio. Questo poi è decisamente impresentabile. Certe volte – come in questo caso – le scelte più semplici sono le migliori. Ritengo che piantare una decina di alberi nelle aiuole e lungo alcune delle strade che convegono in Loreto sia la scelta migliore. L’architetura si sfoghi in altri luoghi di Milano
Sicuramente è un progetto migliore del catino visto qualche settimana fa. Ciò che mi preoccupa e che preoccupa evidentemente anche altri commentatori è la troppa attenzione all’estetica dell’intervento in una piazza dove la priorità massima è la mobilità.
In piazza Loreto andrebbe realizzato un progetto da degli urbanisti e non da degli architetti. Mi piacerebbe vedere uno schema con i flussi di traffico ciclistico, automobilistico e pedonale della futura piazza prima ancora del rendering sull’estetica dell’intervento.
Purtroppo anche questo progetto è incentrato sulla struttura centrale mentre la viabilità è solo abbozzata, i ciclisti non esistono in nessuna delle immagini nonostante (vedi le immagini) le auto si siano ridotte drasticamente e le persone che frequentano la piazza sono aumentate. Magari nascosta nel progetto c’è anche la formula magica che il sindaco dovrà pronunciare per far avvenire questo miracolo.
Infatti, sarebbe meglio avere un approccio urbanistico ancora prima che architettonico. La piazza può essere bellissima ma se continua ed essere vista come una rotonda non verrà mai vissuta da chi passeggia in Corso Buenos Aires o proviene da Caiazzo o Viale Abruzzi. Prima deve essere veicolato il traffico in modo razionale di modo che a mio parere si possa costituire un’isola pedonale in Buenos Aires che si congiunga a Piazzale Loreto senza il rischio di vedere i pedoni investiti dalle auto.
E chissà se con il rinnovamento, verrà smantellata l’impalcatura (che si vede anche nella prima foto, sulla destra) che serve SOLO per sostenere il cartellone pubblicitario, dando l’impressione di perenni lavori in corso. Una bella furbata dei proprietari del palazzo..
Sul subito ho pensato a un progetto del “DemoGorgone”…