Dallo scorso inverno sono in corso i lavori per “proteggere” il Parco Verga e il Borgo Porretta a Parco Certosa (zona meridionale di Quarto Oggaiaro, al confine con la Bovisa) dal rumore dei treni che sfrecciano a pochi metri da case e parco.
L’intervento era necessario, ma la scelta di Ferrovie dello Stato per mettere al riparo dal fastidioso rumore gli abitanti del quartiere pare non piacere molto agli interessati. Prima subivano il noioso frastuono degli sfreccianti treni, ma almeno potevano vedere uno spazio verdeggiante e un po’ di cielo.
Ora, lungo il terrapieno della massicciata ferroviaria è stato inalzato un muraglione alto circa sette metri, decisamente e visibilmente brutto a vedersi. Così impattante che gli abitanti ci hanno chiesto di documentare lo stato delle cose e così siamo andati a vedere di persona, come cerchiamo di fare sempre.
E’ stato fatto anche un appello da parte dei cittadini coinvolti a chi di competenza, di risolvere in qualche modo l’impatto estetico del muro, magari ricoprendo il manufatto con della vegetazione e delle piante in vaso.
Per ora gli operai proseguono con il montaggio del muraglione che pare più il fatidico “muro di Berlino”. Ad aver perso la vista sulla ferrovia e sul verde, sono soprattutto le vecchie casette del “borgo” che si trovano in via Porretta al numero 8, 10 e 12, venutesi a trovare ad una distanza ridicola di pochi metri.
Forse le Ferrovie, avrebbero dovuto utilizzare una struttura muraria tipo questa che alleghiamo di seguito, dove spontaneamente crescono piante di vario genere in piccoli vasi sovrapposti. Oppure avrebbero potuto costruire il muro un metro più all’interno e lasciare lo spazio per far crescere, ad esempio, degli alberi o dei cespugli tra il nuovo manufatto e la carreggiata automobilistica. Ora così a ridosso della strada, di spazio per far crescere alberi o cespugli, pare non ce ne sia.
Staremo a vedere se abitanti e ferrovie arriveranno ad una soluzione.
In questo caso un pò di urbanismo tattico prima di procedere con la creazione del muro non avrebbe guastato!
Ma il comune non può sviluppare un piano di lungo periodo che preveda l’interramento delle linee ferroviarie? Si libererebbe la città di barriere che ostacolano lo sviluppo e abbassano la qualità della vita.
Cavolo, ma veramente assomiglia al muro di Berlino.. incredibile.
Farlo trasparente costava cosi tanto di piu?
In effetti fa veramente schifo !!!!
Che cosa brutta…
Spiace veramente per i residenti che finiranno per cuccarsi l’ennesimo murale colorato, che ci ripropongono ormai fino allo sfinimento totale.
E non vogliamo parlare della pista ciclabile con tanto di pali e lampioni e dissuasori inclusi?
Se lo facevano in plexiglass era meglio. Assorbe meglio i rumori e non occlude la vista.
Questo muro ha parecchi difetti, non ostante la sua altezza non arriva a coprire i cavi della tensione usati dal treno quindi non ripara da tutto il rumone ed inoltre non ha quella curvatura in testa, verso la fonte del rumore, che “chiude” il suono su se stesso. PER NON PARLARE DELL’EFFETTO ECO che si sviluppa tra le case e il muro! In vero tocca dire che la perfezione di cotanta ingegneria spetta sopratutto alla società che l’ha realizzata per scomputo oneri di urbanizzazione e al comune che l’ha autorizzata.
L’aspetto estetico è fondamentale e non è stato nemmeno considerato, ma qui non resta neppure la magra consolazione di avere un’opera funzionale.
Ringrazio i curatori del blog per aver dato risalto a questa realtà.
Nicola
vedi anche via arturo tosi, anche li muro
Muri, muri, muri….
Milano sta diventando una città di muri…
E speso dietro quelli abbandonati a se stessi, si accumula il degrado.
Il muro come un paraocchi fornisce un comodo alibi al cittadino che di solito gira la testa dall’altra parte….
Aree dismesse, lungo le ferrovie, sotto i ponti…., gli esempi a Milano e dintorni dove un muro nasconde la vergogna, la miseria e l’inciviltà sono davvero tanti….
Non mi stupirei se con i primi freddi anche qui iniziasse a comparire qualche tenda, qualche baracca appoggiata dietro al muro, al riparo dalla vista e dai controlli.