Sono stati distribuiti nuovi rendering per il progetto di Torre Milano in costruzione alla Maggiolina, in via Stresa.
Come abbiamo già visto, la Torre Milano si pone in continuità con lo sviluppo verticale della Città: 80 metri di altezza per 23 piani fuori terra e un 24° piano tecnico con belvedere sulla città. Sono previsti, inoltre, due edifici di tre piani ciascuno, distinti e indipendenti rispetto alla costruzione principale. Nel complesso saranno realizzati 105 appartamenti di tagli differenti, con metrature dai bilocali ai pentalocali (anche su due livelli), mentre nei piani interrati sono previsti 150 box auto.
Dal punto di vista architettonico, Torre Milano, progettata dallo Studio Beretta Associati, si ispira ai grattacieli simbolo del boom economico della Città e agli stilemi tipici dell’architettura razionalista, con forme geometriche pure e volumi che creano l’illusione di fondere il dentro e il fuori. In cemento armato come il grattacielo Pirelli e la torre Velasca, ma con terrazze e giardini verdi e rigogliosi, oggi molto di moda e richiesti.
Noi possiamo dire che, l’edificio, secondo noi, ha una facciata interessante posta a Sud, realizzata con una griglia strutturale che racchiude i terrazzamenti in maniera ordinata e, appunto, molto anni Cinquanta/Sessanta, un po’ sulle orme del grande Vico Magistretti. Ci lascia perplessi la soluzione per il lato Nord, meno interessante e dove la facciata è condivisa da logge e finestre in modo casuale.
Torre Milano, come ci è stato riferito dalla società, è stata progettata secondo standard di sostenibilità, in classe energetica A. Tra le altre cose è prevista l’installazione di 190 pannelli fotovoltaici (che produrranno 68,4 KW di energia) e la realizzazione di una vasca con capacità di 15.000 litri per la raccolta delle acque piovane a scopo di irrigazione. Ogni appartamento sarà dotato di un impianto di ventilazione controllata (VMC) per il ricambio di aria in casa recuperando il calore di quella naturalmente espulsa.
Lo sviluppo in verticale della Torre – in costruzione su un’area precedentemente occupata da un edificio abbandonato da 15 anni – consentirà di utilizzare parte della superficie del lotto (3.300 mq) a verde condominiale con parco giochi.
Altro tratto distintivo del progetto è quello che i promotori chiamano smart living: ogni appartamento avrà in dotazione il servizio di interazione vocale di Amazon, Alexa, integrato con la domotica (su piattaforma MyHOME_Up di BTicino).
Curiosità interessante il fatto che Torre Milano sia stata oggetto anche del primo progetto di equity crowdfunding immobiliare a Milano tramite la piattaforma Concrete, specializzata nella raccolta di capitali destinati ad investimenti in progetti real estate. La campagna di raccolta degli ordini di investimento, di cui si è occupata Concrete, si è conclusa raggiungendo l’obiettivo prefissato di 750.000,00 euro.
Come abbiamo già detto nell’articolo precedente, la nuova Torre Milano ha suscitato non poche polemiche nel quartiere che, a dire il vero, oramai ci sembrano inutili, a cantiere avviato. Infatti, secondo il comitato “Torre insostenibile“, un edificio così alto si inserisce in un contesto fatto di villette; anche se, di fatto, dove sorgerà è circondata soprattutto da palazzi di 7/8 piani del quartiere di via Cagliero.
Citazione del costruire in elevazione a Milano nel boom, per materiali, proporzioni e scansioni pieno vuoto. In contro tendenza rispetto alle torri nere con brise soleil di legno tanto di moda. Ci sta, un po’ di radici. E si tarlerà di meno.
Ah be…speriamo che qualche glicine prima o poi cresca sui mille pergolati disadofni e poco graziosi dei palazzoni….vedi tanti esempi del recente passato che sembrano palazzi non finiti….speriamo bene….
Il palazzo non mi piace ma condivido la posizione che ritiene sterili e pretenziose le polemiche dei comitati.
A sentire alcuni sembra che questa torre verrà costruita in una via di ville barocche e non in un quartiere di stecche di palazzoni.
Il nostro è un paese conservatore e ostile al cambiamento. Non per niente è uno dei paesi più vecchi del mondo.
Ciò non toglie che il progetto a me non piace. La citazione del razionalismo italiano non mi convince. Magari è ingeneroso parlare di torre di Vimercate, ma questo intervento l’avrei visto meglio a Cascina Merlata.
La sensazione è che sia una torre costruita in economia.
Concordo. Se ascoltassimo sempre i comitati non si farebbe mai nulla che cambi lo status quo.
Per i materiali usati e lo stile qualche dubbio ce l’ho anche io
Il razionalismo italiano è tutta un’altra cosa. Si è persa ancora una volta una buona occasione. Milano meriterebbe ben di più. Una volta “si usavano ” i geometri per progettare gli edifici in economia ora cosa è cambiato? Si scopiazza malamente e i risultati ottenuti non lasciano segno.
Non c’ Il link a progetto precedente! Cos’era che non andava bene dei rendering precedenti? Era un ottimo progetto, ora invece è una sciatta (alta) casa popolare veramente brutta, non capisco come sia possibile che i costruttori possano stravolgere un rendering in questo modo… pensavo lo facesse solo la Mafia e lo stato italiano
La mafia fa i rendering? Ma dai. E io che pensavo che li facessero i grafici.
Oh, magari Milanese sa’ di grafici mafiosi…?
se vendono l’appartamento col glicine di 50 anni sul balcone già ben arrampicato, lo compro!