La Sovrintendenza, dopo settimane di dibattiti e di polemiche, ha finalmente espresso il suo punto di vista sulla questione della demolizione dello Stadio Meazza di San Siro per la costruzione di uno nuovo inserito in un nuovo quartiere: “La demolizione non è l’unica opzione per il Meazza. Suggeriamo di valutare ipotesi alternative, come l’adeguamento e la trasformazione dell’impianto”.
Ora il parere della Sovrintendenza, da parte della responsabile dei Beni culturali, Antonella Ranaldi, peserà non poco sul futuro di San Siro e della sua demolizione.
“Perché, certo, le trasformazioni sono state talmente tante che la connotazione dello stadio è diventata quella degli anni Novanta”, ha spiegato ancora la sovrintendente. Eppure. “Oltre alle quattro torri e al terzo anello” realizzato per i Mondiali ’90, “alla struttura originaria se ne era aggiunta un’altra negli anni Cinquanta che considero significativa dal punto di vista architettonico”. Ed è proprio il valore “architettonico” del secondo anello che potrebbe scongiurarne la demolizione, ancora più di quello originario del 1926.
Quindi potrebbe scattare qualcosa di simile al vincolo storico-relazionale e che in alcuni casi viene messo per proteggere beni che, oltre al significato culturale, portano con sé un legame con l’identità e la memoria di una comunità.
Anche in consiglio comunale la questione pare ancora in fase di burrasca. Infatti una buona parte bipartisan dei consiglieri, compreso il Sindaco, chiede a gran voce di verificare, tramite un terzo organismo, l’ipotesi di ristrutturare il vecchio stadio.
In altre parole i consiglieri vogliono avere un parere diverso da quello proposto dalle due squadre, ovvero che riqualificare il Meazza non sia conveniente né per i costi (510 milioni), né per la durata dei lavori che costringerebbero le squadre a giocare in trasferta per almeno 4 o 5 anni.
Perché demolire San Siro non sarebbe come cancellare con un colpo di ruspa un qualsiasi altro edificio, ma si tratterebbe di demolire uno dei simboli stessi del patrimonio architettonico e culturale di questa città.
Intanto qualcuno (Alessandro Morelli della Lega) si appresta la settimana prossima a presentare un progetto per la riqualificazione del Meazza realizzato da tecnici del Politecnico.
Nel mentre si continua a evocare la possibilità, da parte delle due squadre, di migrare la proposta di realizzare un nuovo stadio a Sesto San Giovanni nell’area ex Falk. Per l’appunto le due società non vorrebbero farsi trovare impreparate all’eventuale ‘no’ del Comune di Milano e per questo avrebbero iniziato a ristudiare le mappe e le regole urbanistiche nella nuova zona.
Bisogna notare che per il nuovo progetto, presentato dalle due squadre di Milan e Inter, non si tratterebbe solo di un nuovo impianto sportivo, ma il tutto sarebbe coronato da un centro commerciale, da due o tre torri alte sino a 140 metri e diverse palazzine residenziali, sicuramente di pregio, con la creazione ulteriore di un giardino-parco pensile.
Qui il nostro articolo sulle proposte per il nuovo stadio di San Siro presentate dalle due squadre cittadine, Milan e Inter.
In Italia le Sovraintendenze sanno solo mettere vincoli assurdi a strutture di nessun interesse, mentre non tutelano in alcun modo il patrimonio artistico, che infatti finisce in malora.
Non è la prima volta che a mano lunga dello Stato prova a fermare il progresso di Milano
Hai ragione
La Sovrintendenza fa il suo mestiere. Poi però i consiglieri che si oppongono alla demolizione dovrebbero anche spiegarci come pensano di poter pagare la manutenzione ordinaria e straordinaria del Meazza se le squadre scelgono di farsi il loro stadio altrove (a Sesto). E poi dovrebbero anche dirci cosa ne sarà di una struttura mastodontica senza le partite di Milan e Inter… a cosa servirebbe? Chi se lo prenderebbe pagando al Comune il canoen di affitto che oggi pagano le squadre? Vogliono metterci soldi del Comune? Da dove li tolgono? Aumentano le tasse? O pensano di farci visite guidate come al Colosseo, soprattutto dopo un paio di lustri quando comincerà a cadere a pezzi e assomigliare a una rovina?
Qualche giorno fa sono stato lapidato pubblicamente in questo forum per aver osato dire che San Siro ERA bello nella configurazione a due anelli degli anni 50, mentre con il terzo anello esteticamente è diventato una schifezza (in particolare le putrelle rosse sporgenti — tipo cantiere non finito — non si possono proprio vedere).
Ora la Sovrintendente, in modo appena un filino più diplomatico, dice esattamente la stessa cosa.
A costo di subire una seconda pubblica lapidazione, faccio la mia modesta proposta.
Qui abbiamo due esigenze: uno stadio esistente che non è più adatto a svolgere le sue funzioni per come sono intese oggi ma che, nella versione a due anelli, sarebbe bello mantenere perché ha un suo valore storico-archittetonico; uno stadio nuovo che ha bisogno anche di funzioni commerciali per essere sostenibile economicamente.
La mia proposta è questa: la parte commerciale facciamola dentro l’attuale Meazza (senza terzo anello), al posto delle gradinate, manteniamo a imperitura memoria il parterre centrale come giardino a forma di campo di calcio (come nella proposta Sportium), preserviamo l’esterno magari giusto con un restyling minimo (ad esempio, un sistema di illuminazione che valorizzi le volute esterne).
Non è impossibile trasformare un’arena in un mall di qualità, l’hanno fatto per esempio a Barcellona con la ex Arena de Toros dopo che il governo catalano aveva proibito le corride.
Insomma, capra e cavoli, o se preferite, have your cake and eat it too, visto che adesso è di moda anglicizzare tutto.
Meno male un po’ di buon senso.
Infatti la soprintendenza ha espresso un ‘parere’ ma si è ben guardata dall’invocare un vincolo.
In effetti l’Italia è piena di edifici vincolati che cadono a pezzi perché così come sono non ci si può fare niente e vengono lasciati vuoti a deteriorarsi.
@Anonimo 6 Ottobre 2019 at 14:48
Mi pare di aver capito che smontare il terzo anello e recuperare la struttura a due anelli, secondo Milan e Inter, costi poco meno che costruire il nuovo stadio (564 milioni). Magari la perizia indipendente richiesta da alcuni consiglieri dirà anche che costerà “solo” 400 milioni, magari anche 300 e in ogni caso sembra difficile che da un catino di cemento a due anelli possa saltare fuori unc entro commerciale razionale ed efficiente. Chi li mette quei soldi?
Bene! Finalmente prevale il buon senso
San Siro dal punto di vista architettonico era molto bello quando aveva solo due anelli.
Oggi non è in granché
Le nuove proposte non dispiacciono. San Siro è particolare ma non bello…rimango idea che l’unica possibilità sia trasformarlo. I problemi sono sempre gli stessi…dove giocare durante la trasformazione e sopratutto quanta volumetria dare alle 2 società per centro commerciale e abitative…speriamo in una decisione che sia la migliore possibile
Cioe’, il fatto che non e’ “bello” ( secondo te’) ma “particolare”, l’unica possibilta’ sarebbe trasformarlo in qualcosa di “ normale” ma “bello”(sempre secondo te)?
Non capisco questo commento..
È ovvio che se qualcuno esprime un parere, lo fa ‘secondo lui/lei’… si spera che non ripeta a pappagallo pareri altrui.
Perché non provi anche tu a esprimere il tuo, di parere, invece di criticare gratuitamente chi lo fa?
Perche’ secondo te “ bello o brutto” sarebbe esprimere un parere ?
Infatti, bello o brutto, e comunque e’ considerato a livello internazionale uno dei piu’ belli al mondo, fa parte della storia di Milano.
Sarà anche considerato “bello”, però poi vorrei vedere quale squadra di medio livello scambierebbe il suo con San Siro…. (e non parliamo delle squadre top, quelle sono un altro mondo)
Allora io invece vorrei vedere quale giocatore di medio livello o top livello non si emozionerebbe di piu’a giocare nella “ scala del calcio” piuttosto che a SestoSanGiovanni, senza nulla togliere ai sestesi
Il giocatore medio di calcio che bazzica in Italia è generalmente un mercenario quasi sempre di origine estera e che si emoziona a seconda dei soldi, sai che gli importa se gioca alla Scala o agli Arcimboldi…
Alla Scala e agli Arcimboldi non si gioca a calcio. Fai un altro esempio al prossimo giro. Evidentemente il termine “scala del calcio” coniato, potrei sbagliarmi da Gianni Brera, ti sfugge.
Ussignur, allora anche la Scala, a proposito, se vogliamo dirla tutta, non e’ che sia questa gran capolavoro di architettura, e’ un buco soffocante, ma cosa facciamo, la demoliamo e andiamo tutti agli Arcimboldi (che tra l’altro e’ un bellissimo teatro)? Storia, tradizioni, consuetudini, milanesita’, andiamo avanti cosi’, a farci del male.
Vogliamo veramente paragonare La Scala ad uno stadio invecchiato un po’ male come San Siro? Magari 30 anni fa ai tempi di Gianni Brera ci poteva anche stare (come iperbole giornalistica un po’ provinciale), ma adesso è ridicolo.
Anche la Scala stava invecchiando, infatti l’hanno ristrutturata.
Ok sempre più evidente che il nuovo stadio lo faranno a Sesto dove politici non disponibili a rinunciare un miliardo di investimenti, stenderanno tappeti rossi a Milan e Inter.
Magari San Siro diventerà il prossimo stadio del Monza, o più probabilmente sarà solo un enorme peso nel bilancio comunale.
Condivido pienamente.
Lo stadio ha veramente senso che vada a Sesto che è collegato meglio di San Siro e soprattutto ha più spazio.
Il futuro di San Siro è residenziale (L’area del trotter senza stadio di fianco vale molto di più) e uffici/commerciale.
Non so che ne sarà di San Siro senza inquilini che paghino affitto e manutenzione, ma qualcosa ci si inventerà.
Se la struttura più iconica è il secondo anello, perché la sovrintendenza non si oppose esplicitamente alla costruzione del terzo? Il solito non parere. In più uno stadio può solo fare da stadio. O può non fare da stadio ma averne i relativi costi che senza le società il comune non può accollarsi. Una soluzione potrebbe essere monumentalizzare parte o parti dello stadio integrandole nella nuova area commerciale e verde.
Sì però non si può criticare la sovrintendente di oggi per un non-parere non-espresso 30 anni fa, quando lei presumibilmente andava ancora all’università.
“Lo stadio può fare solo da stadio“… falso.
Sei mai stato in uno stadio all’estero? Ci sono dentro negozi, ristoranti e locali, centri convegni…
Qualche anno fa sono stato in un convegno (era sulle tecnologie, nulla a che fare col calcio) che si teneva dentro lo stadio di Wembley, dove ci sono sale meeting attrezzatissime di varie taglie.
stiamo parlando di Wembley nuovo o quello demolito per far posto a quello nuovo? Perchè mentre noi chiacchieriamo a Londra l’hanno demolito e ricostruito lo stadio storico.
Falso in generale, non nel caso specifico. San Siro è costruito per fungere solo da stadio per il gioco del calcio. Ogni altro uso è reso difficoltoso (concerti) o del tutto impossibile (centro commerciale) proprio dalla sua struttura. Lo stadio che hai visto tu è per l’appunto stato demolito e ricostruito per poter integrare in centro commerciale.
Quanto al non parere mi riferisco a quello di oggi, che evidentemente dato che i sovrintendenti cambiano ma la sovrintendenza resta come istituzione, dice e non dice proprio per non sconfessare la cantonata del terzo anello.
Veramente più di un cantante rock (Springsteen su tutti. Ma anche Ligabue, Vasco Rossi e pure Bob Dylan e David Bowie a suo tempo) ha detto che San SIro è meraviglioso per i concerti. E non posso che confermare: mediamente si vede e si sente benissimo e non sei neppure troppo lontano dal palco anche se al terzo anello.
Forse san siro sarà bruto esternamente. Ma dentro è ancora oggi una bomba. Poi mi rifiuto di adeguarmi alla vulgata secondo cui una squadra senza stadio di proprietà non vince nulla: ci sono decine di altri modi per un club di fatturare e diventare più competitiva.
Ma del vecchio stato di San siro non è ormai rimasto nulla. Ciò che si vede ora è praticamente lo stadio di Italia 90, non ha alcun senso mantenere una struttura così obsoleta e bloccare un investimento che potrebbe rilanciare tutto il quartiere. Follia.
la sovrintendenza dovrebbe secondo me rivolgere i suoi pensieri ad altro, invece che occuparsi di san siro, che può avere soprattutto un valore affettivo – la scala del calcio etc. – ma non è così di pregio a livello architettonico e che si porta dietro difetti sostanziali dagli anni 90 in poi (di sicurezza ma anche di manutenzione del campo, che ha costi sproporzionati rispetto ad altri stadi.
il punto qui non dovrebbe essere tanto il rifacimento dello stadio (guardiamo avanti!) quanto il rischio di una brutta speculazione sul fronte centro commerciale e grattacieli che sembrano appiccicati lì per fare volumetria.
su quello si vigili e si guidi, come deve fare un’amministrazione seria, che non lascia il pallino ai costruttori.
Tutti quelli che festeggiano questa sentenza della soprintendenza devono sapere che san siro con questi vincoli farà la fine dello stadio flaminio di Roma…
E tutto l’investimento andrà a Sesto.
E la zona fiera stadio sarà semore di più un bronx landa desolata.
Infatti. Uno dei vantaggi dei progetti presentati è che si spera che una volta realizzato quel complesso faccia da traino a quel disastro del quartiere intorno a piazza Selinunte.
Se invece prevarrà l’ostilità, Sesto alla fine va benissimo. e’ molto meglio collegato di San Siro e il nuvo stadio magari farà da traino a una città che dopo 20 anni di paralisi sulle aree Falck ne ha anche bisogno.
ConSan siro in abbandono il degrado e la criminalità schizzeranno in alto e ci sarà la fuga delle famiglie dal quartiere.
San siro chiuso e abbandonato ci saranno occupazioni e pusher di droga.
Portando il quartiere in una spirale di dequalificazione e svalutazione generale.
Se sei tanto preoccupato della criminalità, ci spieghi perché voti per il partito che fa entrare “risorse” di ogni risma, che poi diventano manovalanza criminale o essi stessi criminali “In proprio”?
Non è uno stadio o una rqualificazione che tiene lontao i criminali, quanto una giustizia non politicizzata e un minstro degli Interni che salva il paese dalle invasioni
si, ma io continuo a non capire perchè per fare uno stadio (basandosi sull’interesse pubblico), si debbano costruire centri commerciali e palazzi residenziali… mi sfugge il nesso.
non ricordo che altre società, di altro tipo, per costruire un grande, grandissimo capannone, magari dando lavoro a centinaia di persone, abbiano anche fatto dei centri commerciali connessi… vuoi fare lo stadio, fallo, vuoi fare il palazzinaro, fai il palazzinaro, ma non usare lo stadio come scusa.
bergamo e udine sono esempi lampanti che se si vogliono fare le cose, le si fanno, roma è il contrario.
almeno io la penso così.
potrebbero costruire il nuovo stadio e liberare il vecchio del terzo orrendo anello, preservando il progetto di una certa validita` e assegnando funzioni diverse….
Ad Amsterdam lo stadio olimpico del 1929 (bello! ed in mattoni) e`stato poi ampliato nel 1937 con aggiunte in calcestruzzo armato….e lo hanno rovinato….
Fine anni 90 quando volevano radere al suolo tutto per fare nuove case…proteste….proteste….
risultato? hanno capito il valore dello stadio olimpico del 1928 ed hanno abbattuto la parte orrenda in calcestruzzo…ora lo stadio del 1928 e` li bello e circondato da nuovi quartieri residenziali, parchi e piazze…..e ci hanno fatto nel 2016 i campionati europei di atletica…..
lo stadio dell`Ajax …si trova in altra zona della citta`meno centrale e ben servita dai mezzi di trasporto
A Milano: forse provare a ragionare su diversi scenari e strategie e`ancora possibile????