Ci risiamo … nessuno pare prendersi cura di ripulire dalle scritte il secolare muro della chiesa barocca di Sant’Alessandro in Zebedia, uno dei primi esempi del barocco al mondo.
La via dello scempio è via Zebedia, che collega la piazza Sant’Alessandro con piazza Missori; è una graziosissima stradina che costeggia la possente chiesa. Possibile che in tutti questi anni nessun ente si sia preoccupato di ripulire il muro dalle scritte? Scritte e scarabocchi più volte segnalati in alcuni articoli negli anni scorsi (2017).
Anche se in misura minore, lo stesso succede a San Fedele. Dello scandalo dell’abside di San Lorenzo già avete detto più volte.
Continuo a non capacitarmi di come questo fenomeno sia stato sconfitto, o almeno fortemente contenuto, in tutte le principali città dell’Occidente, ma non in Italia.
Nell’impossibilità di addebitare i costi all’imbrattatore di turno, mi sembra ovvio – purtroppo – a chi competa l’onere di ripulire.
In questo caso, così come negli altri.
Io invece non riesco a capire il disinteresse dei condomini a questo problema.
Capisco la rabbia ma purtroppo si deve provvedere. Anche questo è decoro.
In questo specifico caso, i “condòmini” sono molto più interessati all’Amazzonia che a quel che hanno ereditato da custodire a Milano… 🙂
Ma come potremmo fare senza di te? Grazie!
dovrebbe occuparsene la chiesa, magari.
non è che fa tutto l’amministrazione pubblica sua sponte, eh.
c’è un servizio amsa apposito: chiami, fai fare un preventivo e procedi.
certo, è un costo (non stellare) come lo è per tutti i condomini imbrattati dai campioni della bomboletta.
Nessuno pensa che lo debba fare il comune, che non è capace neanche di pulire i suoi di muri… (figuriamoci di combattere il fenomeno graffiti)
che schifo, e concordo sul fatto che rimane un fenomeno tutto italiano. Di qualcuno sarà la colpa. Al di là delle punizioni, è necessario che il Comune continui a ripulire e anche gli stessi Condomini, non è accettabile che in palazzi del centro abitati da gente benestante non ci si curi di ripulire le facciate! il solito senso civico italiano. A degrado, si aggiunge degrado
“Non riuscite a capacitarvene”, “non capite”, “Dovrebbe occuparsene…”
La questione è molto più semplice: finché si continuerà a tollerare queste cose con un “massì, sono ragazzi…”, continueremo a vedere questi scarabocchi.
Serve tolleranza zero, telecamere (con revisione della legge sulla privacy) e pene severissime. Gli imbecilli che imbrattano i muri capiscono solo la legge del carcere (vero) e delle multe salatissime.