Milano | Missori – Quegli scarabocchi sulla chiesa

Ci risiamo … nessuno pare prendersi cura di ripulire dalle scritte il secolare muro della chiesa barocca di Sant’Alessandro in Zebedia, uno dei primi esempi del barocco al mondo.

La via dello scempio è via Zebedia, che collega la piazza Sant’Alessandro con piazza Missori; è una graziosissima stradina che costeggia la possente chiesa. Possibile che in tutti questi anni nessun ente si sia preoccupato di ripulire il muro dalle scritte? Scritte e scarabocchi più volte segnalati in alcuni articoli negli anni scorsi (2017).

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8 commenti su “Milano | Missori – Quegli scarabocchi sulla chiesa”

  1. Anche se in misura minore, lo stesso succede a San Fedele. Dello scandalo dell’abside di San Lorenzo già avete detto più volte.

    Continuo a non capacitarmi di come questo fenomeno sia stato sconfitto, o almeno fortemente contenuto, in tutte le principali città dell’Occidente, ma non in Italia.

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  2. Nell’impossibilità di addebitare i costi all’imbrattatore di turno, mi sembra ovvio – purtroppo – a chi competa l’onere di ripulire.
    In questo caso, così come negli altri.

    Io invece non riesco a capire il disinteresse dei condomini a questo problema.

    Capisco la rabbia ma purtroppo si deve provvedere. Anche questo è decoro.

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  3. dovrebbe occuparsene la chiesa, magari.
    non è che fa tutto l’amministrazione pubblica sua sponte, eh.
    c’è un servizio amsa apposito: chiami, fai fare un preventivo e procedi.
    certo, è un costo (non stellare) come lo è per tutti i condomini imbrattati dai campioni della bomboletta.

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    • Nessuno pensa che lo debba fare il comune, che non è capace neanche di pulire i suoi di muri… (figuriamoci di combattere il fenomeno graffiti)

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  4. che schifo, e concordo sul fatto che rimane un fenomeno tutto italiano. Di qualcuno sarà la colpa. Al di là delle punizioni, è necessario che il Comune continui a ripulire e anche gli stessi Condomini, non è accettabile che in palazzi del centro abitati da gente benestante non ci si curi di ripulire le facciate! il solito senso civico italiano. A degrado, si aggiunge degrado

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  5. “Non riuscite a capacitarvene”, “non capite”, “Dovrebbe occuparsene…”

    La questione è molto più semplice: finché si continuerà a tollerare queste cose con un “massì, sono ragazzi…”, continueremo a vedere questi scarabocchi.

    Serve tolleranza zero, telecamere (con revisione della legge sulla privacy) e pene severissime. Gli imbecilli che imbrattano i muri capiscono solo la legge del carcere (vero) e delle multe salatissime.

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