La giunta regionale della Lombardia, su iniziativa del vicepresidente Fabrizio Sala, ha approvato la delibera che finanzia con 5 milioni di euro la realizzazione del nuovo “Parco gasometri” nel quartiere della “Goccia” della Bovisa, a Milano.
Il progetto del recupero dei gasometri della Bovisa, “Parco dei Gasometri“, in accordo col Politecnico di Milano, colmerà finalmente un vuoto urbano che sarà recuperato con nuovi spazi dedicati all’innovazione, alla ricerca, con relative aree verdi e sportive accessibili anche ai cittadini. Qui il Politecnico di Milano da anni ha sviluppato la sua nuova sede che si va ad ampliare.
Il progetto di massima prevede il recupero dei due gasometri, oggi due giganteschi scheletri d’acciaio in mezzo al bosco selvaggio e rimasti al centro della “Goccia” il terreno industriale incastrato tra le ferrovie (Nord e FS), per creare nuovi spazi in grado di ospitare le 120 aziende incubate ora presso il Polihub del Politecnico. Realtà che già hanno saturato più volte gli spazi esistenti, pur se sistematicamente allargati.
In passato i gasometri venivano utilizzati per accumulare il gas di città che in un primo periodo veniva prodotto prima per gassificazione del carbone e successivamente tramite cracking del petrolio. Questo gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l’illuminazione pubblica delle città. Quelli della Bovisa vennero eretti nel 1906 e nel 1930.
La trasformazione del nuovo distretto non prevederà solo i nuovi spazi dedicati all’innovazione ma verranno riqualificate anche aree verdi e sportive accessibili ai cittadini, un complesso che in prospettiva punta ad ampliare la platea dei partecipanti.
Il Parco fungerà anche come punto d’attrazione per imprese e nuove start up che vorranno localizzarsi vicino a dipartimenti universitari e alle strutture dove si fa Ricerca e Innovazione.
Foto MilanoPanoramica
sperém
Chi disegnera’ il parco e le relazioni con la citta’?
Hanno appena approvato le delibera, un po’ presto per chiederlo, non ti pare?
quale iter sara` adottato per arrivare al disegno del parco ed alle relazioni con la citta`?
Ma perchè bisogna recuperare dei gasometri?
Io invece sono contento che vengano salvati e recuperati. Fanno parte della “skyline” del quartiere, sono un ricordo di un epoca industriale passata, e all’interno della vasta area in cui si trovano non occupano uno spazio “vitale”.
Nella stessa ottica, anche alcuni altri edifici dell’area meriterebbero un recupero, anziché l’abbattimento.
Speriamo diventi simile al quartiere Gazi di Atene
Mah, non potevano semplicemente abbatterli? Erano strutture industriali oggi non più necessarie, secondo me non hanno alcun valore.
A ogni modo l’importante è che venga fuori un bel progetto
in bovis sarebbe bello che passasse una linea della metro
Ci dovrebbe passare attraverso la MM7 (Cascina Gobba-Certosa), secondo il PUMS. Non una metro “pesante” ma una metrotramvia ben fatta e da 21 secolo (ossia non come quelle schifezze di linee del tram che abbiamo adesso)
Non sembra però che nessuno abbia particolare fretta ad implementare tutte le nuove linee previste nel piano 2030 😉
https://faremilano.files.wordpress.com/2011/01/sviluppo_infrastrutture11.pdf
hai ragione credo sia però fondamentale prima la mm8 marrone che colleghi s,cristoforo a certosa e chiuda la circle line
poi ovviamente il resto di conseguenza
MM7? non la vedrò mai di questo passo sarò già nell’aldilà, peccato
Intanto per adesso sembra Bucarest dopo la caduta del muro…
O Beirut dopo la guerra.
La mm 7 !!!!!!! Non servirà , useranno il teletrasporto di star trek
Come il carroponte di sesto ,fa ca…….., testimonianza de che , fate un bel parco con qualche laghetto che é meglio , cose semplici le migliori
E’ possibile conoscere il progetto preliminare, è stato reso pubblico? Grazie