Milano | Porta Lodovica – Il nuovo “Quindes” di via San Martino

Nel quartiere del Quadronno, a Porta Lodovica, dove si incrociano via San Martino e via San Francesca d’Assisi, sta per sorgere Quindes; un tributo alla città che cambia. Una nuova ed elegante costruzione, inserita armoniosamente nel tessuto tipico del centro città milanese. Un palazzo che si contraddistingue per gli ampi terrazzi, le logge e i balconi, che si affacciano sulle vie e sui giardini interni con un disegno elegante e discreto e soprattutto un nome in milanese, “quindes” in dialetto significa appunto quindici.

Attualmente in via San Martino 15 si trova una vecchia casa del primo decennio del Novecento un po’ derelitta, che forse si poteva salvare in parte, anche se non di particolare pregio, ma i costruttori hanno preferito realizzare qualcosa di nuovo, d’altronde il contesto è un bel mix di architetture d’epoca e palazzi del Novecento, firmati da grandi architetti.

Troviamo l’architettura del nuovo palazzo molto bella ed elegante. L’aver disegnato i primi tre piani rivestiti in materiale chiaro e gli ultimi due più arretrati e a terrazza, sia stata una scelta azzeccata e che si inserisce meglio nel contesto fatto di case abbastanza basse.

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15 commenti su “Milano | Porta Lodovica – Il nuovo “Quindes” di via San Martino”

  1. Trattasi di pura e semplice speculazione edilizia! Inoltre il valore di un edificio “antico” non risiede tanto nel suo ipotetico pregio, concetto quanto mai volubile, ma nell’essere testimonianza unica e irripetibile del passato.

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    • L’edificio demolito era orrendo. Il bosco verticale sorgeva nel nulla e ora è ammirato da tutto il mondo. Evviva le costruzioni nuove ed ecosostenibili, al posto di vecchiume senza pregio architettonico di classe energetica H. Lo studio Asti ristruttura il bello, vedi Cortile della Seta. Sarà una bella riqualificazione della strada, con edifici anni 60-70 orrendi.

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  2. Peccato! Il nuovo edificio non rispetta il contesto architettonico dalla via. Salvaguardare le vecchie facciate non è possibile?

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  3. Un orrore, spero che venga salvato e che questo progetto non vada in porto. Così favoriamo la distruzione del nostro passato. Già il centro storico di Milano ha perso abbastanza bellissimi palazzi antichi. Quindi smettiamola di distruggere il nostro passato. Quell’edificio, sicuramente bello, sta bene in un quartiere moderno, non in questo quartiere dove è totalmente fuori contesto.

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      • si, bravo, meglio il triste cemento, abbasso le piante e la natura che distruggono l’uomo… peccato che a poche centinaia di metri da li, via Quadronno 24, c’è il primo palazzo verde di Milano, progettato nel verde da uno dei più grandi architetti, evidentemente ignorato dal glorioso anonimo.

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  4. Urbanfile la notizia di oggi è che le polveri sottili negl ultimi giorni sono aumentate in mancanza di auto , censura !!!

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  5. concordo con tutti i commenti precedenti:
    la solita “zugurrat” a-la-milanese degli anni recenti. Nessun valore estetico o di dialogo con il contesto urbanistico, solo la possibilità di salire più in alto e fare attici con terrazzo da vendere a 10mila euro al metro.
    Lo stessa banale soluzione adottata ad esempio nel nuovo edificio in costruzione a pochi passi, in fondo a via crivelli.
    Purtroppo con queste nuove costruzioni e i sopralzi forsennati stiamo deturpando il fascino antico del centro della nostra città.
    Peccato.

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  6. L’abominio è compiuto, del palazzo di inizio Novecento non c’è più traccia. Per spostare una finestra in periferia 6 mesi di pratiche.

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  7. Dopo anni di di continui disagi e disfunzioni a carico degli stabili viciniori, il mausoleo è in via di ultimazione, del tutto fuori contesto urbanistico e con evidente violazione della topografia urbanistica di Via S.Francesco d’Assisi, ovvero sopravanzamento del fabbricato e del marciapiede antistante con riduzione di circa 1/3 della sede stradale. Tutto regolare ?

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