A quanto pare Milan e Inter si sono incontrati, ieri, giovedì 16 aprile con gli assessori Pierfrancesco Maran, Roberta Guarnieri e Roberto Tasca del Comune di Milano si sono incontrati in teleconferenza per condividere lo stato di avanzamento del progetto del Nuovo Stadio di Milano.
Un progetto che oggi con l’emergenza da Covid19 «assume una rilevanza ancora più strategica nell’ottica dell’auspicata ripresa economica della città», come recita la nota emessa dai due club dopo la riunione.
In una Milano paralizzata dalla pandemia di Coronavirus, con le prospettive globali di un futuro abbastanza problematico, i due club sportivi non hanno abbandonato l’idea di portare a compimento la realizzazione del grande progetto urbanistico che prevede la costruzione di un nuovo stadio, il salvataggio di parte dello storico Meazza, voluto dalla Sovrintendenza, e un distretto commerciale e residenziale abbastanza importante.
Progetto Manica-Cmr
Progetto Populous
Come richiesto dall’Amministrazione Comunale, sono stati presentati ulteriori approfondimenti sulla rifunzionalizzazione del Meazza, nel quadro del più ampio progetto di un Nuovo Stadio per Milano a San Siro e di un nuovo distretto dedicato allo sport e all’intrattenimento. Seguirà nelle prossime settimane un nuovo incontro con l’Amministrazione Comunale. I due club, rappresentati rispettivamente dal presidente Paolo Scaroni e dall’ad corporate Alessandro Antonello, nei mesi scorsi si sono detti disponibili ad accogliere, per quanto possibile, le richieste del Comune sulla conservazione e «rifunzionalizzazione» dell’attuale impianto e avevano già depositato in Comune lo scorso gennaio i progetti rivisitati, dei due finalisti del concorso internazionale, gli studi Populous e Manica-Cmr. Il vecchio impianto dovrebbe esser ridimensionato e trasformato in una “piazza” aperta alla città per sport minori e luogo di svago. Punto critico sono soprattutto le volumetrie richieste, secondo il Comune ancora troppo esagerate.
Sicuramente Palazzo Marino dovrà valutare cosa conviene alla città, specie in questo periodo di grave crisi. Infatti, cosa non trascurabile, il cantiere darà lavoro a circa 5000 persone per almeno tre anni. Una carta da giocare in favore delle due società, perché, anche se il progetto per il nuovo stadio trova molti oppositori, specie per chi vorrebbe salvare il vecchio Meazza, è anche vero che veder sfumare un investimento simile in un momento di crisi come quello che viviamo, porterebbe sicuramente altre proteste.
Il vecchio Stadio Meazza di San Siro
Area dell’intervento
Che ne sarà del vecchio ippodromo del trotto?
Grazie e saluti
Nel Trotto si avrà una riqualificazione a residenziale con mantenendo dela pista a verde
Resterà così per sempre!
La sua funzione nativa non è più necessaria. Però c’è vincolo dalla sovraintendenza e di diversi comitati, quindi è intoccabile. Nessuno investirebbe per farci qualcosa così com’è. Così com’è è inutile… ma resterà tutto così.
E pensare che se si potesse abbattere il trotto, potrebbero estendere l’attuale Meazza e salvarlo!
L’area dell’ippodromo del trotto è privata ed è stata da poco venduta da Snaitech al gruppo Hines e si sta aspettando di capire cosa e come si vuole realizzare su quei terreni. C’è da tenere presente che c’è un vincolo della sovrintendenza per quanto riguarda le vecchie stalle sul lato di via Harar e c’è anche il comitato dei residenti che è pronto a dare battaglia contro la cementificazione eccessiva della zona. Insomma una situazione non semplicissima e di immediata soluzione.
Bene, sarà un’ottima occasione per ricominciare
Da qui si vede bene come il Meazza sia ormai vecchio.