Milano | Tre Torri – Le opere per la città generate dal progetto di CityLife

Via libera a nuovi interventi a scomputo oneri: la ristrutturazione di due plessi scolastici, orti e un progetto di copertura del Velodromo Vigorelli. Prevista anche la riqualificazione di Piazza VI Febbraio.

Importanti risorse private da destinare ad opere pubbliche di edilizia scolastica, edilizia sportiva e verde. Vengono generate nell’ambito della convenzione tra il Comune e CityLife SpA, società a capo del Piano Integrato di Intervento che ha dato vita alla riconversione dello storico polo urbano della Fiera, oggi modello di trasformazione urbana e creazione di una nuova centralità.

A seguito dell’alienazione del Palazzo delle Scintille, la cui riqualificazione interna secondo l’originaria convenzione avrebbe dovuto essere interamente a carico dall’operatore, l’Amministrazione ha individuato i nuovi interventi che CityLife dovrà realizzare a scomputo oneri in luogo dell’intervento sull’immobile.

Se da un lato quindi con l’alienazione – per un valore di oltre 30 milioni di euro- il Comune ha restituito un bene alla città attraverso le funzioni pubbliche che verranno promosse dall’acquirente e generato importanti risorse pubbliche, dall’altro ha “liberato” risorse private da destinare a interventi pubblici nel Municipio 8.

In base a un ulteriore accordo, inoltre, CityLife provvederà al rifacimento di Piazza VI Febbraio, ampliando notevolmente la portata dell’intervento già originariamente previsto.

“Milano si appresta a vivere una fase delicata e complessa, ma una caratteristica nel dna della città è la capacità di fare squadra tra pubblico e privato – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Se da un lato lo sviluppo di CityLife ha creato un nuovo quartiere vivo e modificato lo skyline di Milano con edifici caratterizzati da elevata qualità architettonica e sostenibilità ambientale, dall’altro ha portato interventi diffusi nel quartiere, a partire dal parco che oggi è frequentato da tutti i cittadini. Questi nuovi interventi pubblici sul territorio porteranno nuovi servizi fondamentali a servizio di tutti, a partire dalla riqualificazione delle scuole”. “La sicurezza delle scuole – sottolinea l’assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta – ha sempre avuto un ruolo primario nelle scelte dell’amministrazione. Ma mai come in questo momento l’attenzione deve essere dedicata ai più piccoli che con l’arrivo dell’emergenza sanitaria hanno visto sospendere le lezioni in classe e limitare i luoghi per la socializzazione. Questi due interventi avranno un impatto positivo importante in due grandi scuole del quartiere e di conseguenza sui suoi cittadini”.

“Per il Municipio 8 è un’immensa soddisfazione – aggiunge Simone Zambelli, Presidente di Municipio 8 -, grazie a queste risorse riusciremo finalmente a far partire lavori per opere pubbliche di straordinaria importanza per molti quartieri, a partire dalle scuole e dalle aree verdi, servizi essenziali per i cittadini”

“I nuovi interventi concordati nell’ambito della convenzione con il Comune sono un’ulteriore conferma della proficua collaborazione che in questi anni si è creata tra CityLife e l’amministrazione – ha commentato Armando Borghi, Amministratore Delegato di CityLife -. CityLife è fortemente impegnata nel contribuire al successo di un progetto di rigenerazione urbana all’avanguardia che ha già restituito alla collettività un’area completamente rinnovata e oggi fruibile da tutti”.

In particolare, secondo i nuovi accordi, che dovranno essere oggetto di un aggiornamento degli impegni convenzionali, l’operatore provvederà al risanamento conservativo di due edifici scolastici, la Rinnovata Pizzigoni e la Cappellini di via Giovanni Battista Rossi, per complessivi 14 milioni di euro, individuati tra quelli prioritari nel Piano delle Opere Pubbliche. Per la prima si tratta di opere per il rifacimento del tetto e dei solai con la realizzazione dell’isolamento termico, oltre ad altre opere connesse per un valore di 6 milioni di euro. Per la seconda si tratta di lavori di manutenzione straordinaria della copertura, opere di risanamento interno, adeguamento degli impianti, rifacimento dei bagni e antisfondellamento per complessivi 8 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’incremento del verde, come indicato dal Municipio 8, verranno realizzati nuovi orti in vasca nelle via Pogatschnig, Chiarelli/Donadoni, e Omodeo/Cechov. L’operatore realizzerà inoltre un progetto di fattibilità per la copertura del velodromo Vigorelli, del quale ha già in carico la rifunzionalizzazione dell’impianto (di cui le prime due fasi sono già terminate).

Per quanto riguarda Piazza VI Febbraio, la riqualificazione migliorerà l’accessibilità e qualità dello spazio pubblico, trasformando un’area disordinata in un nuovo luogo di socialità. La zona centrale diventerà un grande spazio verde libero e fruibile: verranno piantati nuovi alberi, posate panchine, sedute e tavoli, rifatta la pavimentazione e l’impianto di illuminazione. Saranno inoltre inerbiti i binari della linea tranviaria e le aree attorno ai parcheggi e realizzati nuovi attraversamenti per migliorare i flussi da via Ferrucci e via Monti. Attraverso il ridimensionamento della parte carrabile sarà inoltre realizzata una nuova pista ciclabile che da viale Cassiodoro perimetra la Piazza, percorre via Francesco Ferrucci e si ricollega a via Ippolito Nievo.

Proprio in questi giorni sono terminati i lavori di completamento della sede stradale di Viale Duilio, un intervento svolto in accordo tra CityLife e il Comune di Milano con l’obiettivo di riqualificare l’asse viario di Viale Duilio e favorire l’ampliamento dell’area destinata alla mobilità ciclabile e pedonale.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

25 commenti su “Milano | Tre Torri – Le opere per la città generate dal progetto di CityLife”

  1. Peccato per il vincolo della Sovrintendenza, il progetto del 2013 lo trovavo a livello di una città europea. Fossilizzarci sull’intero vigorelli è un peccato che non ci fa godere a pieno di una struttura sportiva di livello. Mantenere la pista storica intervenendo con un pesante intervento di restyling del resto del velodromo avrebbe reso il giusto omaggio alla storia permettendo al contempo di ospitare altre discipline oltre che servizi per il quartiere.

    https://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/concorsi/concorso/35
    per chi fosse interessato ecco qui i primi 3 classificati

    Rispondi
  2. Benissimo! Questa zona ha bisogno di ciclabili e alberi. Se vogliamo rendere Milano più vivibile dobbiamo aumentare il verde, creare una rete di ciblabili sicure e ben collegate tra di loro e ridurre l’inquinamento atmosferico (mobilità dolce, mobilità elettrica, teleriscaldamenti e inceneritori, fotovoltaico e tetti verdi)

    Rispondi
    • Si forse i soldi era meglio usarli tutti per quello anzichè sparpagliarli in mille interventi tra cui piazza VI Febbraio (che con tutte le piazza conciate di Milano non vedo perchè andare a rifare proprio quella…) o il tetto del Vigorelli (che oltre a non aver capito a che serve, non ci avevano dedicato i soldi del cancellato Museo di Arte Contemporanea per rifarlo??)

      Rispondi
  3. Importante che venga rifatto tutto il percorso delle piste ciclabili includendo anche via monte rosa, che da tempo è in stato di totale degrado. In viale Berengario dovrebbero essere messi dissuasori di velocità per rendere la zona a lento scorrimento.

    Rispondi
    • La ciclabile in Via Monte Rosa (vecchia di circa 20 anni) è completamente rovinata e ci sono cordoli spezzati che sono anche pericolosi per i ciclisti. Si pu`intervenire con poco, vanno sistemati i cordoli (meglio toglierli), va riasfaltata e vanno messo dei dissuasori per evitare che le auto blocchino la pista. Niente di impossibile, si intervenga in tempi rapdi!

      Rispondi
    • Monte Rosa degradato?
      Vogliamo parlare di quello schifo di piazzale Lotto, indegno di una città indiana? Una “non” piazza sede di bivacco, prostituzione e usato come deposito autobus ?
      Diciamo l’ultimo tratto di Monte Rosa .

      Rispondi
      • Secondo me in tutta la via Monte Rosa la corsia auto è troppo largha. Così la usano come parcheggio selvaggio (anche alle fermate autobus!). Poi all’incrocio con Via Domenichino / piazza Amendola fanno un gran casino. Li cominciano a suonare il clacson come dei matti dalla mattina alle sei. E poi vanno tolte le auto dal marciapiede e porotette le aiuole, come è già stato fatto in alcuni tratti. Piazzale Lotto la frequento poco, però le do ragione. Secondo me anche li vanno tolti i parcheggi in superficie. Se lo guarda dal satellite vede che tutta la zona è praticamente un parcheggio semiabusivo.

        Rispondi
      • Secondo me in Via Monte Rosa le corsie sono troppo larghe e così vengono abusate come parcheggi selvaggi. Le aiuole vanno porotette con dei piccoli recinti, come è già stato fatto in alcuni parti. L’incrocio con via Domenichino è troppi incasinato, gli automobilisti incivili cominciano a suonare il clacson la mattina alle sei. Anche le fermate autobus vengono usate per la “sosta breve” di alcuni furbetti, che vanno al supermercato e trovano inaccettabile di dover camminare 2 passi per raggiungere l’auto. In piazzale Lotto vanno anche tolte i parcheggi in superficie e va resistemata rendendola veramente utilizzabile per il quartiere.

        Rispondi
        • Lavorando fuori Milano da 30 anni, percorro da sempre i viali i che costeggiano la fiera e di conseguenza vedo da sempre la pista ciclabile .non ho mai visto più di 1 ciclista al giorno che ne usufruisce.

          Rispondi
          • A) non è detto che in quei 20 minuti circa che percorrerai accanto alla pista tu veda tutti quelli che ci passano – si spera che tu tenga gli occhi sulla strada mentre guidi, non sulla pista; b) il fatto che tu ne veda uno solo durante il tuo transito non significa che nelle restanti 23 ore e 40 minuti della giornata non ci passi nessuno.

          • I ciclisti devono andare in strada, perchè la pista esistente è pericolosa e molto rovinata. Va riparata e restituita ai ciclisti.

          • Si consoli: tutte le sante mattine percorro Viale Duilio, e la ciclabile e’ sistematicamente snobbata dalle decine e decine di biciclette dei ragazzi che vanno a scuola

          • Ovvio che pochi usino la ciclabile di viale Duilio! La hanno fatta dal lato sbagliato! Per andare a scuola è contromano e bisognerebbe attraversare due volte perdendo un sacco di tempo ai semafori

          • Brava Cristina.
            Hai perfettamente ragione.
            Puntare solo sulla mobilità a pedali è da rimbecilliti di sinistra, rimasti ai tempi dei treni a vapore

        • Togliere spazio ai parcheggi x combattere la sosta selvaggia è come tagliarsi i testicoli x combattere il meretricio.
          Cazzo ma tu sei mentecatto come Wf. Ammesso che non sia lui con una nuova verginità.
          Per combattere la sosta selvaggia devi costruire i parcheggi, sveglione!
          Tanto più che quelle sono auto di residenti.
          Ma come va un demente come te, anonimo delle 10.42 , a scrivere ste minchiate in un portale di Architettura e urbanistica?
          Ma entra in un sito per seguaci di Nostradamus e spara lì tali minchiate.
          Ma roba da matti

          Rispondi
  4. Quella pista è dell’amministrazione Pillitteri e rappresenta come NON va fatta una pista ciclabile almeno per il tratto Lotto > Amendola (non parliamo di via A. da Giussano!) tant’è che per quei pochissimi che la usano, male, non servirebbe affatto.

    Rispondi
  5. Ma mai nessuno si preoccupa del fatto che esistono anche le automobili, che vedranno ridotto lo spazio a disposizione dei parcheggi. E chi non ha un box dove la metterà l’auto in questo bel paradiso?
    La cosiddetta vivibilità di Milano dovrebbe anche evitare interminabili giri serali per trovare il parcheggio, unitamente al disagio settimanale della pulizia auto.
    Sembra che le migliorie procedano sempre da belle idee di persone illuminate, ma alle quali non viene mai in mente di pensare alnhe al benessere di chi ci abita.

    Rispondi
    • Ci sono due opzioni: o i modelli sono il Cairo, Mumbai o Lagos. Conseguenza: caos & inquinamento. O metropoli europee. Non ci sono miracoli. Non esistono esempi nel mondo di cittá dove in una città di 1,4 miliioni di abitanti circolano più di 2 milioni di auto e la città e vivibile. Il parco auto a Milano va ridotto di almeno 50%. Il parcheggio gratis perchè è comodo non può esistere in una città come questa. Londra ha fatto passi in avanti giganti quando ha capito questo. 20 anni fa.

      Rispondi
      • Anonimo delle 23.44, Londra avrà capito cosa fare. Ma tu non hai capito proprio un cazzo.
        Londra ha fatto edifici bassi con posti auto. Milano ha concentrato auto e abitazioni facendo pochissimi parcheggi.
        Alla faccia della tua testa sinistra perché cazzo devi impedire alla gente di avere un’auto?
        Prima si fanno tanti parcheggi, poi di vieta la sosta. Punto e fine.
        Così hanno fatto nel mondo. E smetti di votare PD, cazzo

        Rispondi
  6. Spero vivamente che la circolazione attorno alla Piazza venga rimodulata..al momento tra divieti non rispettati, tram e precedenze confuse è molto pericolo.
    Dal piano di riqualificazione manca Viale Boezio/Cassiodoro, una via lasciata a se stessa, con lo spazio del tram non adeguatamente protetto, parcheggi selvaggi ad uso delle attività commerciali e scarsa illuminazione (Cassiodoro).
    Spero che gli organismi di zona si attivino.
    grazie

    Rispondi
  7. Spero vivamente che la circolazione attorno alla Piazza venga rimodulata..al momento tra divieti non rispettati, tram e precedenze confuse è molto pericolo.
    Dal piano di riqualificazione manca Viale Boezio/Cassiodoro, una via lasciata a se stessa, con lo spazio del tram non adeguatamente protetto, parcheggi selvaggi ad uso delle attività commerciali e scarsa illuminazione (Cassiodoro).
    Spero che gli organismi di zona si attivino.
    grazie

    Rispondi
  8. Vorrei far notare al estensore del post che si è recato in loco per fotografare, che la nuova viabilità di via Duilio è estremamente penalizzante per i residenti.
    Senza nulla togliere alla pista ciclabile, l’area a verde adiacente alla recinzione che delimita l’area di city Life è sta privata del pregresso sentiero con panchine e aiuole di ortensie. L’arredo urbano è dequalificato.

    Inspiegabilmente è stata privata la possibilità di svolta a sinistra, in direzione piazza Sei Febbraio, per chi proviene da via Savonarola (dove sono ubicati posti auto sotterranei dei residenti) con il risultato di costringere ad una svolta in direzione opposta, circumnavigazione del Velodromo, due semafori in più per rimettersi nel verso giusto.

    Non limitatevi a descrivere le evoluzioni, ma valutatele criticamente.

    Rispondi

Lascia un commento